Dino Campana, uno dei maggiori poeti italiani
del Novecento, nacque il 20 agosto 1885 da Giovanni, maestro elementare,
e Francesca Luti,
detta Fanny, a Marradi, ove trascorse la sua infanzia. Fu iscritto poi al
collegio dei Salesiani di Faenza, e qui frequentò anche il liceo classico.
Dopo un primo periodo all'Università di chimica di Bologna, viene
mandato dal padre a Firenze presso uno zio magistrato. Richiamato a casa,
nel 1906 scappa a Genova, che diventerà uno dei luoghi mitici di Campana.
Ha 21 anni quando viene chiuso, per un mese, in manicomio: uscitone, si reca
a Buenos Aires. Tornato in Europa e poi in Italia, riprende a girovagare
tra Firenze, Genova e Bologna. Muore nel marzo 1932, nel manicomio di Castel
Pulci, in Comune di Scandicci in provincia di Firenze.
Dino Campana, poeta allo stato
puro per vocazione e destino, fu un uomo amante del viaggio, una fuga verso
cieli sconfinati e limpidi sotto i quali l'uomo possa sentirsi libero e
liberamente inserito in una Natura forte, potente, primitiva. e trascorse
la sua vita inquieta ed errante, tragicamente chiusa nella lunghissima
stagione della follia, percorrendo Italia, Europa e America Latina.
Recentemente è stata costituita
un'associazione fra le città campaniane in cui Campana ha vissuto.
Al nucleo iniziale: Marradi, Bologna, Faenza, Firenze e Scandicci adesso
ha aderito anche Genova.
L' opera più conosciuta è "I
Canti Orfici".
Nell'opera si evidenzia il legame con la sua terra natale. I luoghi ed i percorsi
del territorio marradese da cui Dino Campana trasse ispirazioni (il ponte sul
Lamone, La Colombaia, casa Vigoli, Campigno, ecc.) sono oggi segnalati da leggii
che riportano i relativi passi dell'opera del poeta e foto d'epoca.
Tratto da: "Marradi" e "Marradi Terra del
Marron buono"
Premio letterario "Dino Campana" : Premiazione 2000 - 2001
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