Presentazioni nell'Aula
di San Pier Scheraggio degli Uffizi
:
"Dai Depositi. Nei depositi.
Restauri e repertori di opere di opere
d’arte dei depositi fiorentini" - II volume
©www.zoomedia.it
vanna innocenti 11 maggio 2016
Nell'immagine l’aula della ex-chiesa
di San Pier Scheraggio agli Uffizi durante la presentazione del volume " Dai
Depositi. Nei
depositi.
Restauri e repertori di opere di opere
d’arte dei depositi fiorentini".
© www.zoomedia.it vanna innocenti
11 maggio 2016
Nell'immagine un momento dell'illustrazione della curatrice del volume " Dai
Depositi. Nei depositi. Restauri e repertori di opere di opere
d’arte dei depositi fiorentini, Maria Matilde Simari,
funzionario
responsabile dei depositi delle Gallerie
degli Uffizi e coordinatrice dei beni di provenienza territoriale. Alla
presentazione, con la curatrice, sono intervenuti
il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, la Soprintendente Belle
Arti e Paesaggio
per le province di Firenze, Pistoia e Prato, Alessandra Marino, la Presidente
dell'Accademia delle
Arti del Disegno, Cristina
Acidini (già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino che in quella
carica dispose l'avvio di
questa grande ricognizione per la tutela del patrimonio), Timothy Verdon (Direttore
del
Museo
dell’Opera
di Santa Maria del Fiore e dell'Ufficio Diocesano dell'Arte Sacra e dei Beni
Culturali della Chiesa),
Giorgio
Federici
(Segretario
del
Comitato
Firenze
2016).
Nel volume, nelle edizioni Sillabe,
si
presenta il censimento
delle opere
d’arte presenti nei depositi fiorentini a completamento del lavoro pubblicato
nel primo volume Dai depositi. Nei depositi.
I Fondi Lotto per i restauri e repertori di opere d’arte di alcuni depositi
fiorentini che
delineò un primo,
parziale censimento del patrimonio artistico fiorentino.
Il testo, frutto di un lavoro pluriennale nei
luoghi di deposito dei beni storico-artistici di Firenze:
Limonaia di Villa Corsini a Castello, Museo del Cenacolo di
Andrea
del Sarto a San Salvi, Ville medicee di Poggio a Caiano e della
Petraia, Laboratori di Restauro della Fortezza da Basso, permette di conoscere
le opere tramite numeri, dati e immagini.
Si è ricostruita, attraverso i documenti, la storia delle opere depositate e
in alcuni casi l'intera trama dalle origini dell'opera.
La ricerca ha permesso di stabilire
con certezza non solo le “presenze” numeriche
delle opere nei depositi (quelle riferite alla sola città di Firenze attualmente
inventariate sono
1506 tra dipinti, oggetti d’arte, affreschi e cornici), ma anche quelle
che nel tempo sono
state riconsegnate agli enti proprietari (29) e quelle attualmente in restauro
(83).
In questo anno in
cui si commemorano i 50 anni dall’alluvione del 4 novembre
1966 questo libro testimonia ciò che è stato fatto (dato
l’alto
numero di opere alluvionate
presenti nei depositi e dei restauri che le hanno interessate) e di quanto
ancora resti da fare, in uno scenario
che comunque vuole che nulla venga dimenticato, nulla abbandonato, nonostante
sia sempre più difficile reperire le risorse necessarie per
sopperire alle necessità dei beni culturali. Si
auspica l'attivazione di restauri e le successive ricollocazioni in luoghi adeguati.