Lynn
Chadwick: retrospettiva per due giardini
Firenze, Museo del Giardino
di Boboli – Giardino Bardini
9 maggio – 30 agosto
2015
©www.zoomedia.it vanna innocenti 8 maggio 2015
Opere di Lynn Chadwick nell'Anfiteatro del giardino di Boboli
Lynn
Chadwick (1914 -2003) è stato uno dei più importanti
scultori della sua generazione e uno dei maestri della scultura britannica
della metà del secolo scorso. Le sue opere sono parte delle collezioni
dei maggiori musei del mondo come MoMA New York, Tate Gallery Londra e
Centre Georges Pompidou a Parigi. I primi riconoscimenti internazionali
arrivarono nel 1952 quando prese parte alla collettiva che presentò al
mondo intero la nuova generazione di scultori britannici alla Biennale
di Venezia, dove due edizioni dopo, nel 1956, ricevette il premio internazionale
per la scultura. Iniziò da quel momento un percorso di grande importanza
a livello internazionale che lo vide protagonista alla Biennale di San
Paolo e con mostre nelle più importanti istituzioni a New York,
Parigi, Bruxelles.
Il progetto
pensato per il Museo del Giardino di Boboli e il Giardino Bardini prevede
il posizionamento di 24 sculture
disposte nei due parchi per creare un unico percorso di visita e
di scoperta, tenute in gran considerazine la loro orografia e le
loro specificità
monumentali e scenografiche.
L' esposizione delle sculture
di Lynn Chadwick nei due giardini fiorentini si lega fortemente con
l’opera
della definitiva costruzione di un parco per le sculture realizzato
dall’artista
inglese a Lypiatt Park, in Inghilterra, dove sono conservate
quasi tutte le
opere selezionate per il progetto fiorentino.
Il rapporto tra
natura e artificio è alla base della creazione
del Giardino di Boboli e la loro progressiva integrazione
con le due istanze quali l’architettura dei giardini e la scultura
hanno trovato nel parco della reggia medicea uno dei massimi compimenti.
Connubio che si ripresenta
nel Giardino Bardini dove differenti stili, culture
e architetture dei giardini, dallo stile romantico a quello di gusto
cinese, convivono in armonia
con l’originaria destinazione di giardino a frutteto.
Il progetto è curato da Alberto Salvadori,
direttore del Museo Marino Marini e dall' OAC dell’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze. La mostra, corredata da un catalogo edito da Sillabe
di prossima uscita, è promossa
dal Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo, dal Segretariato regionale del Ministero
dei beni e delle attività culturali
e del turismo per la Toscana con la Ex Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale
della città di Firenze il Museo del Giardino
di Boboli, Firenze Musei, l' Ente Cassa di Risparmio
di Firenze e la
Fondazione Parchi
Monumentali Bardini e Peyron