Appello della marcia di Barbiana 2008
Il 18 maggio saremo
di nuovo insieme, in salita verso la scuola di Barbiana. Un appuntamento
che ogni anno si tinge d’impegno e alimenta la speranza, mai rituale.
Lo scorso anno, quarantesimo della “Lettera
a una professoressa” e
della morte di Don Lorenzo, ci ha arricchito con stimoli, incontri,
spunti di riflessione; ma soprattutto ci ha confermato che il messaggio partito
da Barbiana arriva con forza lontano, parla al nostro presente e mobilita
le coscienze ponendo nuove, aspre domande, costringe chi lo ascolta ad uscire
dagli schemi abitudinari, a fare i conti con l’oggi perché solo
così può raccogliere la sua preziosa eredità.
A Barbiana
dal 2001 abbiamo sperimentato con la marcia che “la
memoria genera speranza”: abbiamo visto volti nuovi accanto
ai protagonisti delle prime marce, sono echeggiati nuovi interrogativi
Chi è, oggi, Gianni? Come applicare la difficile lezione
della politica e “sortire
insieme” dai nuovi problemi posti dalla globalizzazione? Come
educare i nostri giovani alla meta ambiziosa di diventare tutti (nessuno
escluso) cittadini sovrani? Abbiamo cercato le risposte nel confronto
tra prospettive ed esperienze. Così tornare ai valori che
hanno segnato l’esperienza di Barbiana vuol dire per
noi condividere un percorso impegnativo e sempre affascinante, trovare
alimento per le esperienze diffuse che cercano di dare la parola
agli ultimi, coltivare la speranza. Barbiana manda un messaggio forte
ad ognuno di noi ma parla anche alla crisi della politica e delle
istituzioni.
Barbiana diventa ogni anno che passa un punto di riferimento
per tessere una rete tra coloro che ogni giorno si applicano per
costruire e qualificare “la scuola di tutti e di ciascuno”.
L’appuntamento di maggio diventa così un momento nell’arco
di un cammino comune che continua nel tempo, nel quale le occasioni
di incontro, di scambio, di rafforzamento reciproco sono numerose
e che trova nella marcia l’occasione per ritrovare vecchi
compagni di strada, allacciare nuovi rapporti, farsi toccare da
inedite sollecitazioni, in un
incontro fecondo tra generazioni, territori, sensibilità,
esperienze anche molto diverse tra loro. Un incontro non tra reduci
né tra amici casuali, ma capace di parlare ancora
a tutto il paese per confermare quanto siano cruciali l’eguaglianza
sociale dell’istruzione e la crescita
della cultura democratica, come unico futuro possibile e sensato
a fronte delle banalità di una modernità sempre
con meno speranza e più paure del futuro.
La strada è lunga
e la salita a tratti ripida, ma c’è una
certezza che accompagna i nostri passi: i tempi cambiano, i linguaggi
anche, si trovano nuove parole per nuove emergenze; continua
e si consolida la necessità dell’impegno di tanti
per promuovere lo sviluppo della persona, contrastare la dispersione
e il disagio, contribuire a costruire un mondo migliore attraverso
la scuola e i processi educativi… e allora il passo si
fa più spedito e leggero, il cammino si snoda nel verde,
l’orizzonte si allarga e si vede più lontano.
Una
volta ancora, insieme, per darci la forza e l’entusiasmo
necessari per progettare il futuro!
Il Sindaco del Comune di Vicchio Elettra Lorini
Il Sindaco del Comune di Calenzano Giuseppe Carovani
Il Sindaco del Comune di Montespertoli Antonella Chiavacci
Il Sindaco del Comune di Firenze Leonardo Domenici
Il Presidente della Comunità Montana Mugello Stefano Tagliaferri
Il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi
Il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini

Marcia di Barbiana
