Teatro
a Firenze - Teatro del Cestello
Sul palco del teatro del Cestello di Firenze, per i 50 anni
dall’Alluvione, torna la commedia “4 novembre
1966, aiuto l’alluvione”.
Da giovedì 3 a domenica 13 novembre 2016 (con
esclusione di lunedì 8
e martedì 9) torna l'appuntamento nel teatro affacciato sull’Arno
che subì la grande inondazione del 1966 la conseguente ventennale
chiusura.
Il Cestello aveva aperto nei primi
anni del Novecento, con un breve stop per la seconda guerra mondiale,
chiuse
solo a causa della grande inondazione
del 1966
che
lo costrinse
a un silenzio ventennale. In riva all’Arno il piccolo teatro
popolare fu letteralmente sepolto dal fango e per ritrovarlo i fiorentini
dovettero
aspettare la riapertura nella metà degli anni ottanta.
In quello stesso teatro affacciato sull’Arno a 50
anni di distanza torna sul palco il copione di Oreste Pelagatti con la
regia di Marco Predieri.
In
ogni decennale da quel quattro novembre la sala di San Frediano
propone come appuntamento fisso la commedia di Oreste Pelagatti,
suo
storico
direttore, “4
novembre 1966, aiuto l’alluvione”, nella quale
l’autore,
pescarese d’origine, ma fiorentino d’adozione, traccia
un brillante quadro, tra dramma e ironia, della notte in cui la
città fu
sorpresa dai flutti impetuosi del fiume.
L' edizione del
cinquantesimo anniversario è prodotta dalla
Compagnia Stabile Cenacolo dei Giovani e firmata alla regia da Marco Predieri.
In scena tre famiglie di colori politici e “anagrafici” diversi,
sullo sfondo delle beghe condominiali il contesto storico dell’epoca,
con i giovani che già mostrano il fermento d’avvicinamento
al ’68 e su tutto l’irrompere del dramma, l’inondazione,
che portò con sé distruzione e lutti ma tirò fuori
anche lo spirito più autentico e la forza della città e
della gente bagnata dall’Arno. Irrinunciabile per i fiorentini,
anche nelle ore più buie, la battuta e lo spirito ironico,
vero e proprio salvagente per non cedere allo sconforto.
“4
novembre 1966, aiuto l’alluvione” dunque è una
commedia, con la sua buona dose di imprevedibile e brillante comicità,
come imprevedibilmente comica del resto è la grande commedia
della vita, con un pizzico di nostalgico bianco e nero e un lampo
imprevisto
di colore: l’arrivo,
portato dalla piena, di un ospite pronto, anzi pronta, a generare
ulteriore … movimento
in casa Bianchi!
Info e prenotazioni 055.294609 – prenotazioni@teatrocestello.it