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“Dietrich
Klinge. Under the skin”
A cura di Maurizio Vanni
Mostra di scultura contemporanea nei musei archeologici della Maremma
18 luglio - 30 settembre 2008
Vedi programma delle Notti dell'Archeologia
2008
Inaugurazione esposizioni:
18 luglio ore 18 Grosseto
Piazza Baccarini e Museo Archeologico
19 luglio ore 12 Orbetello
Piazza della Polveriera Guzman e Museo Archeologico
19 luglio ore 21 Pitigliano
Mostra curata da Maurizio Vanni e organizzata dall’Assessorato
alla Cultura della Provincia di Grosseto in collaborazione con la
Die Galerie di Francoforte |
La mostra valorizzare un territorio e un sistema
museale attraverso un evento temporaneo di arte contemporanea.
Dietrich Klinge è un artista che non rinuncia alla
manualità della materia, che non dimentica le lezioni del passato,
che non segue mode o espressioni artistiche più agili, pur proponendo
opere mai legate alle convenzioni accademiche.
“Dietrich Klinge. Under
the skin” coinvolge sei musei archeologici
su un evento organizzato nello stesso periodo per rinforzare
il concetto di identità e di spirito di appartenenza
a un territorio con la proposta di un artista proveniente
da un altro paese e da altre tradizioni.
Un' invasione pacifica
con le sculture monumentali di Klinge (all’interno dei
musei saranno sistemate alcune sculture più piccole e qualche
opera grafica dell’artista tedesco) metterà la “Maremma
archeologica” al centro dell’attenzione anche con eventi
temporanei legati ad artisti del terzo millennio.
"Dietrich Klinge non rimane insensibile alla libertà interiore
ed espressiva di popolazioni che non avevano bisogno di ideare qualcosa
di originale per dichiararsi moderne: in lui c’è il tentativo
espressionista di liberarsi della pesantezza di una materia che, attraverso
superfici sempre più rudi, incisioni e graffi, viene portata
all’essenziale
da tutti quegli elementi di accumulazione e sottrazione che determinano
la sua forma definiva. In certi casi, una plastica sintetica che si
sviluppa verticalmente ci riporta ai totem – e alle relative
simbologie – degli
Indiani dell’America del Nord.
Alcuni lavori manifestano un armonico equilibrio tra le parti che richiama
l’origine mitica della creazione del mondo; in altri prevale un
atteggiamento accorato dove l’inquieta e mossa modellazione della
superficie dà come l’impressione che all’uomo sia
stata tolta la pelle, lasciando esposta la carne: una massa grezza e
ardente. In queste sculture il corpo umano viene portato fuori dalla
sua naturale e prevedibile consistenza anatomica: il ritmo serrato prevale
sulla ricerca estetica, l’urgenza comunicativa predomina sul pensiero,
l’eros si impone sul logos."
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