FERRI PER GUARIRE

LAME E STRUMENTI CHIRURGICI TRA '700 e '800

31 MAGGIO - 15 SETTEMBRE 2002

PRESENTAZIONE

Il castrino: piccola chirurgia al servizio del mondo contadino

Il castrino, figura artigianale tipica del mondo mezzadrile aveva il compito di castrare gli animali, con l'obiettivo di renderli più facilmente "gestibili", nel senso che il contadino aveva un solo riproduttore maschio, che doveva servire per tutte le fattrici. I nati maschi venivano castrati e anche le femmine di suino venivano sottoposte a castrazione, perchè nell'allevamento allo stato brado veniva lasciato solo un mnumero determinato di fattrici, mentre il resto del branco veniva destinato esclusivamente all'ingrasso.
Oltre ai suini erano sottoposti a castrazione anche i bovini, la vittima era il torello, destinato a fare il bue e a tirare l'aratro. in questo caso la castrazione mirava anche a "cambiare" il carattere della bestia, che perdendo gli attributi virili diventava più mansueto e dunque idoneo ad essere soggiogato. Ma l'operazione chirurgica più frequente e più banale effettuata dal castrino era comunque quella sui polli maschi, per farne dei capponi, usati soprattutto nel periodo natalizio.
Nella mostra è esposta l'attrezzatura da castrino della famiglia Lotti di Barberino, castrini fin dal '700. Una parte degli oggetti verrà donata al Museo dei Ferri Taglienti ed esposta in modo permanente. Il coltello per il castrino (chiamato "castrino" anch'esso) è uno strumento a lama peghevole. Quest'ultima è munita di un prolungamento posteriore, che serviva per tenere aperta l'incisione e consentire la manipolazione da parte dell'operatore.
La dotazione comprendeva tre tipi di strumenti.
Il primo serviva per raschiare la pelle privandola di peli e setole, una sorta di rasatura, e preparare così l'animale all'incisione.
Il secondo era il vero e proprio strumento chirurgico e serviva per taglira la pelle e i tessuti sottostanti, in modo da consentire l'asportazione, nelle femmine, delle ovaie, e nei maschi, dei testicoli.
Infine, la strumentazione era completata con appositi aghi, a forma ricurva, che servivano per ricucire la ferita.
Questo mestiere, con la fine della mezzadria, che presupponeva di avere tutte le razze, e di tutte le età, in stato brado promiscuo, fini anch'esso: la specializzazione e gli allevamenti intensivi infatti non richiedono più quelle modalità di allevamento che necessitavano l'opera del castrino.

Il castrino: piccola chirurgia al servizio del mondo contadino

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