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- vanna innocenti 13 - 05 - 2006
Parco d'Arte Enzo Pazzagli - Firenze
Arte: mostre in
Europa
Arte: eventi
in programma e in corso in Italia
Arte: eventi e mostre nei parchi e giardini
Arte: mostre
concluse
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Arte: mostre ed eventi nei parchi
e giardini
Parco d’Arte Enzo Pazzagli
- Firenze
Eventi
in programma:
- 17 Settembre: ore 18 incontro con gli artisti
autori delle cinque mucche scultura presenti nel parco provenienti dal Cow
Parade
di Firenze (acquistate
all’asta in favore dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze):
Stefano Canto, Paola Gandolfi, Luigi Mulas Debois, Thomas Bires, Giampaolo
Tomasi.
- 30 Settembre: ore 17,30 inaugurazione della mostra di opere in marmo
dei professori e degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di
Carrara, interviene il Prof. Piergiorgio Balocchi
- 8 Ottobre: ore 17,30 inaugurazione della mostra dello scultore Marcello
Guasti (tre grandi opere realizzate appositamente per il parco)
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Parco d'Arte Enzo Pazzagli - Firenze
Il Parco d’arte E. Pazzagli è un grande spazio
aperto dedicato all’arte contemporanea nella città di Firenze,
si propone come centro attivo per la valorizzazione di artisti sia locali
che internazionali grazie alla sua grande capacità espositiva
e alla sua collocazione facilmente raggiungibile sia dal centro storico
che dall’autostrada.
Circondato da uno splendido paesaggio e costeggiato dall’Arno offre
al visitatore un’atmosfera piacevole quale valore aggiunto alle
sua collezione permanente e alle mostre temporanee di opere d’arte.
Attualmente sono collocate nel parco circa 150 sculture di varie
dimensioni dello scultore Enzo Pazzagli, una scultura vivente formata
da trecento
cipressi, visibile dall’alto, 5 opere dello scultore Giampiero
Poggiali Berlinghieri, la scultura “Nuvole e luna” di Marcello
Guasti,
Fanno parte inoltre della collezione permanente del parco, cinque
mucche scultura provenienti dal Cow Parade di Firenze (acquistate
all’asta
in favore dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze): “Vacca
boia” di Stefano Canto, “Galattafonte” di Paola Gandolfi, “Only
my bag” di Luigi Mulas Debois, “Chianina da Vinci” di
Thomas Bires, “Mucca Vedutista” di Giampaolo Tomasi.
Il Parco mette a disposizione dei giovani artisti un grande spazio (3600
mq) che accoglie mostre temporanee ed opere permanenti.
E’ attualmente aperto al pubblico.
Il parco accoglie eventi culturali, ricreativi,
promozionali, organizzati da enti pubblici, aziende, associazioni.
Parco d'Arte Pazzagli
via Sant'Andrea a Rovezzano 5 - Firenze
Orario di apertura al pubblico:
Nei mesi di marzo e ottobre ore 9,30-12,30; 15-18
nei mesi di aprile, maggio, settembre ore 9,30–12,30; 15-19
nei mesi di giugno, luglio, agosto ore 9,30–12,30; 16,30–19,30
nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, solo per appuntamento
giorno di chiusura martedì
Ingresso gratuito
Lo scultore Enzo Pazzagli
Enzo Pazzagli nasce a Pietraviva (AR), il suo primo maestro è il
padre fabbro-ferraio dal quale apprende l'arte di modellare l'acciaio.
A venticinque anni si trasferisce a Firenze dove attualmente vive e lavora.
La sua prima grande opera risale al 1966 con " I tre Arlecchini";
il suo stile è fin dagli inizi molto riconoscibile, utilizza lastre
in acciaio bronzato plasmate con la lancia termica. Fra le opere che
seguono: il "Pegaso" (simbolo della Regione Toscana) che si
trova nei giardini della sede della Regione a Firenze; il libro traforato
che si legge attraverso il cielo e pesa 665 Kg eseguito per il Comune
di Apricale (IM); "I quattro pellegrini per il Giubileo", esposta
nella personale allestita nelle strade del centro di Arezzo, "il
Gran Concerto" alto circa dieci metri composto da 94 pezzi, attualmente
visibile nel Parco d’arte di Rovezzano. Queste alcune delle opere
di grandi dimensioni, oltre a queste Pazzagli ha realizzato circa 200
opere di medie e piccole dimensioni, che sono state esposte in 25 Paesi
Europei ed Extra-europei e 14 opere pubbliche sono visibili nel mondo.
L'idea di creare un parco d'arte era già nella mente di Enzo Pazzagli
da molti anni, quando ha cominciato a realizzare opere d'arte ambientali.
Negli anni '90 allestisce nel giardino della sua villa a Settignano una
esposizione permanente delle sue sculture, ma solo nel 2001 riesce a
trovare un terreno veramente ideale per il suo progetto. Inizia così i
lavori dedicandosi interamente a questa grande impresa. In anni di lavoro
trasforma un campo incolto in un immenso prato costellato da 300 cipressi
che formano una scultura vivente visibile dall'alto.