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GIORNATA NAZIONALE PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO
VALLOMBROSA 3 settembre 2006
CORPO FORESTALE e
MONACI VALLOMBROSANI CELEBRANO
Per
la prima volta la Chiesa italiana celebra quest’anno la “Giornata
per la salvaguardia del creato”, che rappresenta una nuova
sfida per le comunità locali italiane, chiamate a confrontarsi
su un tema attuale ma da sempre appartenente alla tradizione di fede,
ed in particolare
degli Ordini monastici.
Il Corpo Forestale dello Stato celebrerà a livello nazionale la
giornata presso l’Abbazia di Vallombrosa assieme alla Congregazione
Benedettina Vallombrosana domenica 3 settembre.
Vallombrosa è stata
scelta grazie alla figura di San Giovanni Gualberto: al contempo Fondatore
dell’Ordine Monastico Benedettino della Riforma Vallombrosana
e Celeste Principale Patrono del Corpo Forestale dello Stato.
Proprio il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato, domenica scorsa,
27 agosto, all’Angelus, l’importante giornata istituita
dalla Conferenza Episcopale Italiana il 22 gennaio scorso: “Il
prossimo 1° settembre la Chiesa in Italia celebrerà la
1ª Giornata per la salvaguardia del creato, grande dono di Dio
esposto a seri rischi da
scelte e stili di vita che possono degradarlo. Il degrado ambientale
rende insostenibile particolarmente l’esistenza dei poveri
della terra. In dialogo con i cristiani delle diverse confessioni
occorre impegnarsi
ad avere cura del creato, senza dilapidarne le risorse e condividendole
in maniera solidale”.
La giornata è stata istituita in sintonia con le altre comunità ecclesiali
europee al fine di riaffermare l’importanza, anche per la
fede, della questione ecologica con tutte le sue implicazioni etiche
e sociali. In
questa ottica è redatta una Carta Ecumenica, firmata congiuntamente
dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e dalla Conferenza
delle Chiese Europee.
Si tratta dunque di un comune impegno dei
cristiani a promuovere atteggiamenti più maturi e responsabili
nel rapporto con il creato, collegando l’ecologia dell’ambiente
a quella che Giovanni Paolo II, con sapiente lungimiranza, ha chiamato
l’ecologia umana (Centesimus
annus, nn 37-39).
L’Annuncio ufficiale è stato dato a Firenze, il
31 agosto, durante una conferenza stampa tenutasi presso il Comando
Regionale Toscana
del Corpo Forestale dello Stato, dall’Abate Generale di
Vallombrosa, Padre Lorenzo Russo, dalla Dott.ssa Paola Porcinai,
Vice Questore Aggiunto
del Comando Regionale Toscana, e dal Capo dell’Ufficio
Territoriale per la Biodiversità di Vallombrosa, Luigi
Bartolozzi, Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello
Stato, la Presidente
della Pro Loco
Saltino- Vallombrosa, Cristina Cherici.
Il programma della giornata di domenica 3 settembre,
concordato anche con la Pro Loco Saltino-Vallombrosa, prevedealle ore
15,00 l’inizio
della manifestazione nel Pratone antistante l’Abbazia con una liturgia
della parola presieduta dall’Abate Generale di Vallombrosa Padre
Lorenzo Russo con i parroci delle Parrocchie limitrofe. La celebrazione
della 1a Giornata per la salvaguardia del creato, proseguirà con
l’intervento commemorativo che sarà tenuto dal Giornalista
Franco Mariani, Segretario Regionale dei Giornalisti Cattolici della Toscana-UCSI.
La manifestazione sarà allietata da intrattenimenti musicali proposti
dal Coro di Reggello, nonché dal Prof. Ciaccheri al pianoforte,
che proporranno canzoni e melodie ispirate alla sacralità della
Natura.
In caso di maltempo tutte le iniziative si svolgeranno col medesimo
orario presso la Sala Capitolare dell’Abbazia vallombrosana.
Nell’occasione,
inoltre, alle ore 10,00 sarà possibile visitare
l’Arboreto Sperimentale gestito dall’Istituto Sperimentale
per la Selvicoltura di Arezzo del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione
in Agricoltura (CRA-ISS).
Tutelare l’ambiente significa anche tutelare
le generazioni future.
La vita buona per l’umanità e tutte le sue creature è quella
fondata sul rispetto e sull’umiltà, in cui l’uomo non è padrone
assoluto della terra, che gli è stata data come dono da coltivare
e custodire in fedeltà.
Il degrado dell’ecosistema - l’inquinamento, nelle sue diverse
forme, il mutamento climatico, la crisi delle risorse idriche, la riduzione
della biodiversità, ecc. - mette in luce l’incapacità di
riconoscere nel mondo quella originaria donazione che precede e fonda ogni
azione umana.
In tale prospettiva si radicano anche il consumo delle risorse e una
produzione di rifiuti che superano largamente le capacità di rinnovamento della
terra, ipotecandone così la vivibilità per le future generazioni.
Tutto ciò si riflette già da ora nella nostra esperienza
quotidiana: viviamo in città inquinate, in una natura sempre
più impoverita,
ci interroghiamo sempre di più su ciò che mangiamo.
Per questo invitiamo anche coloro che sono sensibili alle problematiche
relative ai termovalorizzatori, ai gassificatori e agli OGM a venire
a Vallombrosa per questa importante giornata.
La chiamata
alla “conversione ecologica” di Giovanni Polo II è in
sostanza l’invito ai credenti a riscoprire la relazione tra
la pace di Dio creatore e quella del creato in un’assunzione
di responsabilità per le future generazioni.
Ricordiamo anche che il 24 settembre, a Camaldoli, è annunciata
la nascita del Cenacolo Ecologico Toscano.
L’idea, nata durante la preparazione del terzo Forum dell’informazione
cattolica per la salvaguardia del creato promosso dall’associazione
culturale Greenaccord, svoltosi a giugno Firenze, ha riscosso consensi
non solo tra i giornalisti di area cattolica, e in primo luogo dell’Ucsi
toscana, interessati a queste problematiche, ma anche tra diversi esponenti
dell’ambientalismo toscano vicini alle posizioni della Chiesa in
questo campo.