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Firenze

OPEN NETWORK FOR NEW SCIENCE

Primo CONVEGNO: COSMOLOGIA SCIENZA e CREATIVITA'

Firenze - Palazzo Strozzi - P.zza Strozzi, 1
Gabinetto Scientifico Letterario Viesseux (Sala Ferri),
11 novembre 2004 ore: 9.30-13.30 e 15.00-18.00

Programma
Approfondimenti:
-"Cervello e creatività"
dell'On.le Dorina Bianchi
-"REAZIONI CHIMICHE E COSMOLOGIA di Paolo Manzelli

Relazione On. Dorina Bianchi
©www.zoomedia.it 2004 - p.manzelli
On. Dorina Bianchi durante il suo intervento: Cervello e creatività

"Cervello e creatività": Relazione introduttiva dell'On.le Dorina Bianchi - (Neurologa )- Capogruppo Commissione Affari Sociali e Sanita' - Camera dei Deputati - Roma (bianchi_d@camera.it) al CONVEGNO: COSMOLOGIA SCIENZA e CREATIVITA

L'uomo è la misura di tutte le cose? Se lo chiedeva tanto tempo fa Platone in un tentativo di fornire dei percorsi nuovi per la ricerca della verità.
Fin dall'antichità, la riflessione critica filosofica, così come quella alimentata dalla comunità scientifica, si sono interrogate a lungo sulla natura umana. Qual è la distanza o la differenza tra le verità prodotte dalla ricerca scientifica e quelle verità frutto di credenze, opinioni, esperienze personali, fenomeni non propriamente scientifici?

La neuroscienza unificata, che cerca di coniugare l'approccio fisiologico con quello filosofico, ci ha offerto una quantità di osservazioni del tutto innovative per avvalorare nuove ipotesi scientifiche sull'interazione tra pensiero e fisiologia, tra attività cerebrale e costruzione di senso o ricerca della verità. Cercare di comprendere questi rapporti, attraverso la cooperazione tra numerose discipline è la vera nuova sfida del pensiero umano moderno.

Superato ampiamente il concetto filosofico di "materia pensante" e di determinismo genetico, siamo entrati nella sfera del cosiddetto "materialismo istruito", per approdare poi alla teoria che concepisce il sistema cerebrale come "aperto e motivato", un sistema dinamico che interagisce con il mondo esterno: non più, quindi, una scatola nera, ma la sede di un'attività spontanea indipendente ed autonoma fin da prima della nascita dell'essere umano, impegnata continuamente a scambiare energia e informazioni con il mondo esterno.

Secondo le moderne teorie sull'evoluzione del nostro cervello, sappiamo che esso non funziona come una macchina che elabora passivamente informazioni provenienti dall'esterno, bensì tende a produrre spontaneamente rappresentazioni che vengono al loro volta proiettate sul mondo esterno. Così come il bambino esplora incessantemente l'ambiente esterno nel tentativo di recepire il maggior numero di informazioni possibili che possano favorire la sua crescita, più tardi l'adulto elabora delle pre-rappresentazioni per cercare di capire ancora più a fondo il mondo che lo circonda.

Il cervello esplora, sperimenta, tende a monitorare continuamente l'ambiente fisico, sociale e culturale cercando di cogliere risposte, anticipandole se necessario, e confrontandole con ciò che ha in memoria con l'obiettivo di colmare i propri vuoti di senso.

La nostra sfera sociale e cognitiva si trovano in un continuo rapporto di scambio, la nostra attività cerebrale è altresì in continua relazione con gli altri individui e con tutto il gruppo sociale di riferimento. Abbiamo costruito un mondo molto sofisticato facendo leva sulle nostre conoscenze scientifiche e sul rapporto che esiste tra fatti e oggetti del mondo esterno da una parte e oggetti di pensiero interni, prodotti dal nostro cervello.

L'organizzazione del sistema nervoso è quindi diventata sempre più complessa e in continua evoluzione perché ha imparato a rapportarsi in maniera sempre più stretta con l'ambiente fisico, biologico, sociale e culturale.

L'evoluzione biologica ha ceduto il passo all'evoluzione culturale, in cerca di nuove risposte per il pensiero scientifico, avvalendosi degli strumenti della Società della Conoscenza.

Sono fermamente convinta che la conoscenza è il vero motore della nostra società. Un valore sociale ed economico in grado di diffondere nuove energie per lo sviluppo socialmente creativo della società.

Solo attraverso la libera circolazione delle idee, fuori dai dogmi e al di là di ogni tipo di cristallizzazione mentale, possiamo generare una maggiore vivacità intellettuale anche all'interno della nostra comunità scientifica, valorizzando l'interazione, confrontando idee ed esperienze.

Non lasciamoci condizionare troppo dai modelli predefiniti.

Lo scienziato si trova oggi in condizione di operare entro una rete di forze sociali e culturali predeterminate, famiglia, scuola, università, laboratori di ricerca, comunità di ricercatori che lasciano tracce profonde, con una specificità culturale fatta di norme e valori. Imprigionato in un "un habitus scientifico" tende a rimanere chiuso nella propria "torre d'avorio".

Il lavoro di gruppo è un primo passo per rompere l'isolamento del ricercatore, gruppi di ricerca che militano l'unione di discipline complementari. Il progresso della Società della Conoscenza, coadiuvata dagli strumenti della Società dell'Informazione, è il risultato di uno sforzo comune, condiviso da diversi attori, la cosiddetta comunità scientifica. Ma siamo solo agli inizi. I progressi più importanti si raggiungono quando ricercatori legati a sottoculture differenti entrano in contatto e lavorano insieme.

L'uomo non è solo un essere razionale, ma appartiene ad una specie sociale, con un istinto ad apprendere, un imprinting culturale che deve guidarlo verso la partecipazione al corpo sociale senza frontiere o barriere culturali. Sarà possibile in futuro arrivare a pensare senza mente, allenarsi a pensare senza condizionamenti?

Oggi saluto con entusiasmo e voglio offrire tutto il mio supporto al progetto Open Network for a New Science, per il suo tentativo di promuovere una nuova Politica della Scienza in grado di modificare l'approccio troppo accademico dell'università e dare vita ad un network di contributi interdisciplinari, di reciproca comprensione delle scienze e delle conoscenze. Dobbiamo cercare di superare un tipo di sapere sistematico, accademico e disciplinato che rischia di limitare ed ostacolare la vivacità e la creatività intellettuale dell'individuo.

Vorrei infine ricordare l'immenso ruolo che la scienza con i suoi progressi ha avuto ed ha nello sviluppo e nel rispetto dei diritti dell'uomo, del diritto alla vita, all'informazione, alla comunicazione delle idee, nel promuovere la lotta per l'uguaglianza e la fraternità tra gli uomini. Ricca è una società che investe in ricerca e cultura. Libertà della ricerca significa anche libertà di pensiero.

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Pagina pubblicata il 26-11-2004 - Aggiornato il 04-Mar-2009