Nell'immagine: Anfora
realizzata dai maestri Maiolicatori della bottega dei Fontana
di Urbino del 1565-1575 circa e conservata nel Museo Nazionale
del Bargello di
Firenze
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FABULAE PICTAE
Miti e storie nelle maioliche del Rinascimento.
Dal
16 maggio al 16 settembre 2012
Museo Nazionale del Bargello "Fabulae Pictae", tappa del programma di iniziative "Un
anno ad Arte 2012", è la mostra dedicata ad una
delle raccolte maggiori di arte applicata del Museo Nazionale del
Bargello: quella sulle maioliche istoriate del Rinascimento.
E' la prima mostra dedicata alle maioliche.
L'esposizione offre
rari e lussuosi pezzi unici provenienti dalle collezioni medicee
che furono realizzati nelle manifatture più in
voga nelle corti europee del '500, soprattutto a Faenza,
a Urbino e a Cafaggiolo. Una testimonianza
di quella che fu, dalla metà del XVI secolo fino alla fine del
XVIII secolo, la più completa
e prestigiosa raccolta di vasellame
“ a figure” mai esistita.
Con l'obiettivo di "far
parlare l'arte del fuoco" oggi,
attraverso le narrazioni istoriate su di esse nel Rinascimento,
sono state allestite due sezioni con magnifici esemplari
selezionati
e distinti
sui temi
dei racconti
mitologici e delle storie antiche.
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Le storie mitologiche classiche, come quelle derivanti dalle
trascrizioni delle "Metamorfosi" di Ovidio, le gesta legate
agli eroi narrati da Omero, le glorie di Cesare e gli episodi della storia
romana, sono i temi ripresi dalla letteratura e riportati nelle decorazioni
a
grottesche, nelle raffigurazioni, nella ritrattistica e nei motivi
araldici. La mostra racconta di un periodo artistico “che
ebbe nella maiolica, a causa e in forza delle tinte limitate, le sue
riconoscibili tipicità: gli azzurri intensi di cieli e acque,
i gialli luminosi, i verdi freschi, tutti condotti con un ductus ampio
e sicuro, che raggiunse nelle grottesche ‘alla raffaellesca’ prove
di guizzante compendiario” (Cristina Acidini). Nell'immagine si
vede il particolare del fronte dell'Anfora (più sopra),
realizzata nella bottega dei Fontana di Urbino,
con la decorazione continua della superficie "alla raffaellesca" e
un medaglione con la rappresentazione di un episodio
di storia antica: "Elvezi
e Galli davanti a Cesare", in monocromia blu.
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 15 maggio
2012.
"FABULAE PICTAE. Miti e storie nelle maioliche
del Rinascimento". Nell'immagine si vede l'incisione ispirata all'antico, "Incoronazione
di Traiano", realizzata a bulino da Marcantonio Raimondi
negli anni 1518-1520 e proveniente dal Gabinetto Disegni
e Stampe degli Uffizi. Il foglio, è tratto dal rilievo dell'Arco di
Costantino e potrebbe essere stato la vera fonte ispiratrice delle scene
dell' "Incoronazione di Cesare".
Le incisioni dei più celebri artisti del tempo, diffuse in fogli
o nei testi a stampa, furono tra le maggiori fonti e citazioni per
i maestri
maiolicatori che li riprodussero sulle superfici ceramiche. Il Gabinetto
Disegni
e Stampe degli Uffizi, da cui provengono i disegni e le incisioni posti
in continuo confronto con i pezzi “istoriati” di questa rassegna, è partner
dell'iniziativa con il
Museo
Internazionale delle
Ceramiche di Faenza.
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 15 maggio 2012.
"FABULAE PICTAE. Miti e storie nelle maioliche del Rinascimento". Modelli
e
fonti d'ispirazione
per le riproduzioni sulle ceramiche per i maestri maiolicatori furono
anche
medaglie, placchette e bronzetti. Li ritroviamo nel percorso in confronto con
i
pezzi istoriati. Nelle immagini, dall'alto a sinistra, il cammeo in agata della
collezione Carrand, il bronzo dorato della collezione bronzi, la spilla (anche
nell'immagine
sotto
ingrandita) in
smalto,
oro, lapislazzuli e perle di Benvenuto Cellini, tutti conservati nel
Museo Nazionale del Bargello; li accomuna il soggetto dell'illustrazione: "Leda
e il cigno", (Ovidio, Metamorfosi, VI, 109) mito che ebbe notevole fortuna
tra
gli
artisti
del
Rinascimento.
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 15
maggio 2012.
"FABULAE PICTAE. Miti e storie nelle maioliche del Rinascimento".
Nell'immagine, un' anfora del terzo quarto del 1500, ancora un esempio
dell'alta qualità pittorica e cromatica
raggiunta dalla produzione istoriata; nella scena un racconto
mitologico (Virgilio, Eneide): "Nettuno placa i venti".
Prestito alla mostra del Museo della Città-Santa Giulia di
Brescia.
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 15 maggio
2012
"FABULAE PICTAE. Miti e storie nelle maioliche del Rinascimento".
Nell'immagine, si
vedono gli intervenuti
alla conferenza stampa: da sinistra, Beatrice Paolozzi
Strozzi,
direttore del Museo Nazionale del Bargello e della mostra,
Cristina Acidini, Soprintendente per i Beni Artistici e Storici ed Etnoantropologici
e per il Polo Museale della città di Firenze, Alessandra Bandini, Responsabile
per Ente
Cassa
di
Risparmio di Firenze e Marino Marini, curatore della mostra.
Sono promotori dell'iniziativa, con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
la Soprintendenza Speciale, il Museo Nazionale
del Bargello, Firenze Musei, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il
Gabinetto Disegni
e Stampe degli Uffizi, il Museo Internazionale delle
Ceramiche di Faenza e gli Amici del Bargello. Il catalogo
è edito nelle edizioni Giunti. L'opera in marmo alle
spalle dei convenuti è l' Allegoria
dell'Architettura,
del Giambologna,
ispirata alle simbologie
delle
Belle
Arti
che ornavano il
catafalco di Michelangelo nel fastoso funerale dell'artista celebrato
nella chiesa di San Lorenzo nel luglio del 1564. L'Allegoria è al
Museo del Bargello dal 1789 proveniente
dal Giardino di Boboli.
Indice
mostre ed eventi
al Museo Nazionale del Bargello