“ Donna Africa” all'Istituto Innocenti

“
Donna Africa” I ritratti della fierezza e della speranza
Fotografie di Andrea Semplici e Bruno Zanzottera
Firenze, Istituto degli Innocenti - Salone delle Compagnie
dal 6 al 15 marzo 2009 -
Ore 10 –18, ingresso libero
Ci sono tante afriche
e tante donne diverse in Africa. velate, svelate, contadine dalla fatica
incisa sul volto ed eleganti manager
con cellulari a banda larga, donne che usano la pittura dei loro corpi
come infinito guardaroba e poi stiliste, musiciste, artiste, scrittrici
che narrano la bellezza di un continente.
L’Africa, a chi ha occhi
per ben guardare, smentisce ogni stereotipo: le donne rappresentano il
60% della sua forza lavoro, producono l’80% del cibo. Ma, in Mali,
solo dodici donne su cento sanno leggere e scrivere. In Burkina-Faso
appena otto. Nove in Niger. Ventiquattro in Senegal.
Eppure l’Africa è un
mondo mandato avanti dalle donne. Sono loro a sorreggere i clan familiari,
ad andare a fare legna e acqua nelle zone rurali. La mitologia africana
si muove attorno all’universo femminile.
La mostra Donna Africa
- a cura della rivista Africa e promossa dall’Istituto
degli Innocenti con il patrocinio di Arci Firenze ed il supporto
di Wal Mart Global Procurement - prova a raccontare, con 37 foto
di Andrea Semplici
e Bruno Zanzottera, la storia e la vita quotidiana delle donne
africane. Nei loro volti si ammirano non solo la bellezza, ma,
soprattutto,
il coraggio, l’orgoglio, la speranze. Nei loro gesti si intuisce
la forza ostinata del presente e la fiducia tenace nel domani.
Perché le
donne credono nel futuro.
Lo sa bene Mafua Christine Asong, regina
tradizionale dei Bangwa, piccolo popolo del Camerun occidentale,
che partecipa venerdì 6 marzo, alle
17, all’inaugurazione della mostra.
Le donne africane, dalle coste del Mediterraneo al Capo di Buona
Speranza, conoscono bene le difficoltà della loro vita,
ma sono consapevoli delle loro capacità, della loro resistenza,
della loro ribellione costruita sulle piccole cose. Le donne
africane dovrebbero essere conosciute
con il nome che la gente dell’Etiopia attribuì a
una piccola creatura che, in quella terra, osò alzarsi
in piedi milioni di anni fa. Lucy, il più celebre dei
fossili dei nostri antenati, era una donna. Per gli etiopi lei
era Dinquinesh, ossia: ‘Sei meravigliosa’.
L’otto
marzo, in Africa come altrove, è un giorno che aiuta
a credere fortemente nel futuro. Questa mostra, proprio nei giorni
della Festa della Donna, è un omaggio alle donne di questo
continente. Molte di queste donne africane, negli ultimi anni,
sono arrivate anche
fra noi.
L’Africa non è più una terra lontana dalla
nostra vista quotidiana. Questa mostra, così come le associazioni
di volontariato che vi aderiscono: Amnesty International, Amref
Italia, Annulliamo La Distanza,
Associaçao Njinga Mbande, Associazione La Comune, Nosotras,
PERLAfrica onlus, Volontari “Spedale degli Innocenti”,
e varie altre iniziative culturali di questi giorni, cercano
di far conoscere il mondo femminile
africano oltre ogni luogo comune. c.s.
Venerdì 6 marzo, alle ore 17, la mostra si inaugura con la partecipazione
di Mafua Christine Asong, regina del popolo Bangwa nel Camerun occidentale.
E’ una regione dove Unicoop Firenze ha in corso progetti delle campagna
Il cuore si scioglie.
Domenica 15 marzo, dalle ore 16, la mostra si conclude con una
festa: musica con Mama Du Diagne, merenda offerta da Centrale
del Latte
di Firenze, Pistoia
e Livorno s.p.a, Equoland e Unicoop Firenze, mentre tutto il
giorno si tengono i laboratori gratutiti per bambini di Multicibo_una “mensa” multietnica.

Indice
Istituto Innocenti