
©www.zoomedia.it vanna innocenti - 19 febbraio
2010 - GERHARD RICHTER: allestimento.
"Sembra che la sfocatura sia uscita come la grande vincitrice dalla
fine delle ideologie dell'avanguardia, come se, dopo la sua diffusione
nel tardo XIX
secolo, fosse solo temporaneamente passata in secondo piano per poi
salire alla ribalta come "star" del mezzo stilistico, arricchita
di nuove ed ulteriori valenze. ... verso la fine del XX, la sfocatura
è diventata attraente proprio come possibilità di una sintesi fra
arte astratta e figurativa. Il contrasto non si risolve più con una
contrapposizione: molti artisti praticano entrambe le tradizioni..."
Wolfgang Ullaich in "Una storia della sfocatura" per il catalogo
di "GERHARD RICHTER e la dissolvenza dell'immagine
nell'arte contemporanea"

©www.zoomedia.it vanna innocenti 19 febbraio
2010
Nell'immagine, un momento dell'anteprima di "GERHARD
RICHTER E LA DISSOLVENZA DELL’IMMAGINE
NELL’ARTE
CONTEMPORANEA". Sono ideatori della mostra
Franziska Nori, project director CCCS e Hubertus Gassner, direttore
della Kunsthalle di Amburgo.

©www.zoomedia.it vanna innocenti 19 febbraio
2010
Due dipinti di Gerhard Richter in mostra, a sinistra,
Schädel
mit Kerze, 1983; a destra, Brücke (am Meer),
1969. Prestiti alla mostra
della Collection Böckmann - Berlin at Hamburger Kunsthalle.

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2010 - Particolare dell'installazione di Antony Gormley, Clearing V,
2009, Tubo di alluminio 16 swg, 11 km,
12,7 mm x 12,7mm. Il lavoro di Antony Gormley (Gran
Bretagna, 1950) si pone come un’arte sociale che si muove
tra figurazione e astrazione, con installazioni che evocano
il tratto del disegno astratto ma che sono il risultato di un
processo di dissolvenza della figura umana.

©www.zoomedia.it vanna innocenti 19 febbraio
2010
"GERHARD RICHTER e la dissolvenza dell'immagine
nell'arte contemporanea",
uno sguardo sul dialogo allestito con le opere dei sette artisti
contemporanei di Gerhard Richter: Lorenzo Banci, Marc Breslin, Antony
Gormley, Roger Hiorns, Scott Short,
Wolfgang
Tillmans, Xie Nanxing.

©www.zoomedia.it vanna innocenti 19 febbraio
2010
"GERHARD RICHTER e la dissolvenza dell'immagine
nell'arte contemporanea"
...
sul dialogo tra Gerhard Richter e le opere dei sette
artisti contemporanei allestito nella Strozzina, i sotterranei di
Palazzo Strozzi. Sulla sinistra l'opera di Wolfgang Tillmans (Germania,
1968) che sperimenta le possibilità e i limiti della fotografia,
lavorando su vari generi e spingendosi fino all’astrazione con
immagini create direttamente sul negativo senza l’ausilio della
macchina fotografica o della camera oscura.
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GERHARD
RICHTER
e la dissolvenza dell'immagine nell'arte contemporanea
Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - CCCS - Palazzo
Strozzi - Firenze - 20 FEBBRAIO - 25 APRILE 2010
La mostra in corso alla Strozzina, ideale continuazione
della recente Realtà Manipolate, propone
12 opere di un importante artista del secondo Novecento, Gerhard
Richter
(Germania, 1932) e 7 opere d'arte di artisti contemporanei, legati
a Richter da una profonda sfiducia nei confronti dell’immagine
come veicolo di verità. Per la prima volta in Italia,
viene poi proposto ‘Volker Bradke’, l’unico
video realizzato nel 1966 da Gerhard Richter.
Mostra organizzata dal Centro di Cultura Contemporanea
Strozzina, CCCS, in collaborazione con la Kunsthalle di Amburgo. © www.zoomedia.it
vanna innocenti 19 febbraio 2010 Marc Breslin, A Family Portrait
in Color, 2008-2010
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Marc Breslin
(USA, 1983) Tratta la superficie pittorica come un palinsesto,
in cui
segni, graffi e tracce su diversi
strati di pittura creano una metafora della mente umana e della
sovrapposizione, o annullamento, di ricordi ed eventi. |
Il tema dell’esposizione,
"la dissoluzione dell’immagine,
esplora la relazione esistente tra la realtà e la sua rappresentazione
mediante la fotografia e il video. Gerhard Richter, uno dei più conosciuti
e richiesti artisti viventi, ha fatto di questo concetto uno dei paradigmi
del suo lavoro e ha posto le fondamenta per quello degli artisti della
nuova generazione.
Richter, uno dei pionieri nel portare all’estremo la dissoluzione
sia della figura che della tecnica pittorica stessa, dipinge sopra
fotografie originali o usa una particolare tecnica di pittura sfocata.
Come punto di partenza, Richter seleziona deliberatamente soggetti
comuni o casuali. Ben consapevole del potere delle immagini, egli si
sforza di rompere o piuttosto di mettere in dubbio la loro chiarezza,
facendo emergere o scomparire le immagini stesse. Gioca con la realtà e
la sua apparenza e converte le immagini figurative in astratte, focalizzando
la sua attenzione, per esempio, su dettagli minori. Ha posto come base
del suo lavoro l’uso di immagini esistenti, sia per poter trasferire
le caratteristiche da un medium a un altro, sia per utilizzare differenti
generi su uno stesso piano. Richter indirizza la differenza che esiste
tra la percezione soggettiva e l’esperienza oggettiva della realtà,
nel luogo in cui solo la pratica artistica può offrire possibili
approcci, all’interno cioè della difficile relazione esistente
tra l’oggetto e la sua rappresentazione.
Il CCCS ha invitato
a entrare in dialogo con il lavoro di Richter sette artisti contemporanei
che nella loro carriera si sono
concentrati
sul
tema della dissoluzione dell’immagine. Il lavoro di ciascuno
è presentato in uno spazio proprio, all’interno del
contesto unitario della mostra, di mantenere le specificità delle
rispettive ricerche. Oltre ai due artisti inglesi Antony Gormley
e Roger Hiorns - quest’ultimo scelto
nella rosa dei candidati per il Turner Prize 2009 - sono presenti
gli
statunitensi Marc Breslin e Scott Short, il cinese Xie Nanxing,
l’italiano
Lorenzo Banci e il tedesco Wolfgang Tillmans. (Dal
c.s.)
GERHARD RICHTER E LA DISSOLVENZA
DELL’IMMAGINE
NELL’ARTE CONTEMPORANEA è alla Strozzina, nel sotterraneo
di Palazzo Strozzi, in Piazza Strozzi a Firenze ed è aperta in orario:
10-20. Giovedì ingresso gratuito ore
18-23. Lunedì chiuso. Ingressi: Biglietto (valido per un mese):
5,00 € intero; 4,00 € ridotto
(studenti universitari e convenzioni); 3,00 € ridotto scuole. Catalogo:
Edizioni
Mandragora