Crescere
nella legalità
dall'ulivo di via dei Georgofili
un germoglio di speranza
Descrizione
- Il 4
ottobre 2008 negli Orti
di Santa Croce, con ingresso dalla Biblioteca dei Ragazzi, in Via
Tripoli a Firenze, è stata messa
a dimora la pianticella di olivo cresciuta
in vaso da un germoglio radicale (pollone) dell'olivo di via dei Georgofili
collocato in via dei Georgofili nell'undicesima ricorrenza
della strage, le ore 1.04 del 27 maggio 1993.
Le autorità intervenute
alla cerimonia.
Portavoce dell'Associazione tra i familiari delle vittime
di via dei Georgofili
ha parlato Giovanna Maggiani Chelli, di seguito il testo del suo
intevento.
4 Ottobre 2008
CRESCERE NELLA LEGALITÀ
Dall'ulivo di via dei georgofili un germoglio di speranza
Comune di Firenze
Presidente Quartiere 1
Sindaco di Fiorenzuola
Alunni delle scuole di Firenze
Vanna Innocenti
Ringraziamenti.
Anche noi vogliamo dare a questa piantina che è stata trapiantata
dall'albero madre di via dei Georgofili in un vaso e curata amorevolmente
per due anni, quel senso che la locandina preparata dal Comune, dal Quartiere
Uno e dalla Signora Vanna Innocenti hanno voluto dare, il senso della crescita
della legalità.
Se la notte del 27 Maggio 1993, in questo nostro Paese non vi fosse stata
una corruzione dilagante a tutti i livelli, mai avrebbero potuto esplodere
300 chili di tritolo mafioso, finalizzato a sovvertire l'ordine costituzionale.
Mai vi sarebbero state le stragi del 1992 e 1993.
Il significato simbolico di questo gesto privato di Vanna Innocenti però,
del Comune che lo ha raccolto insieme a noi, del Quartiere 1 che se ne è fatto
divulgatore, della scuola che ci è vicina, è però per
noi motivo di altre riflessioni.
Ricorderete il nostro manifesto del maggio scorso che recava la scritta "FIRENZE
HA DIMENTICATO" realizzato con l'immagine delle macerie dell'ultima
guerra mondiale, quando su Ponte vecchio passarono i nazisti, e accanto
a quella l'immagine delle macerie della notte del 27 Maggio 1993.
Questo piccolo albero oggi e quanti lo mettono nella terra insieme a noi,
ci dicono che non tutta Firenze ha dimenticato, così come ce lo
ha ben detto nel mese di Settembre sul giornale "Informa Firenze" la
Signora Ceccherini, la quale ha scritto: l'ho ascoltata Signora Chelli
il 27 Maggio scorso, lei ha ragione ma noi non abbiamo dimenticato e pur
essendo un piccolo circolo, abbiamo realizzato un DVD proprio perché non
si dimentichi e questo DVD lo abbiamo anche proposto alle istituzioni che
lo diffondano per ricordare la strage".
Io allora ho risposto alla Signora Ceccherini dicendo che le Istituzioni
a volte sono distratte, troppo affaccendate in altre faccende.
Ma forse oggi qui qualcosa di diverso sta germogliando?
Insomma questo piccolo ulivo può essere per noi il simbolo di una
speranza grande per quella verità completa sulla strage di Firenze
del 27 Maggio '93 a cui abbiamo diritto e, più nell'immediato, a
quella giustizia sociale rappresentata dai risarcimenti ottenuti con le
nostre faticose cause civili andate a buon fine, ma alle quali lo Stato
non ha ancora fatto onore.
Ci auguriamo che queste speranze si traducano in fatti e che nei prossimi
giorni potremo ottenere dalle istituzioni tutto il sostegno necessario
per vedere riconosciuti i nostri diritti.
Perché vedete il Governo forse farà anche troppi decreti,
ma uno di quei decreti urgenti riguarda anche noi, e speriamo che sia varato
con grande serenità sia per noi che per tutte le vittime di mafia.
Dobbiamo però anche dire che la corruzione oggi è esattamente
come nel 1993, nulla è cambiato, quindi proprio per quei bambini
che vediamo qui davanti, che nelle istituzioni credono, la legalità non
deve essere solo uno slogan, ma un impegno che va mantenuto, perché i
giovani non vanno presi in giro.
Giovanna Maggiani Chelli