Nei materiali tradizionali, l'innovazione
passa anche attraverso un recupero criticamente consapevole delle forme e dei
motivi che la storia ci ha lasciato. Specie in Toscana, una terra che più volte
nel passato ha saputo mettere a frutto il valore aggiunto dell'arte, di un
patrimonio culturale e ambientale rilevante, come è noto, anche dal
punto di vista economico. La mostra rappresenta solo un avvio, il programma
di una ricerca rivolta ad esplorare la storia della pietra, dell'ornato, del
lavoro e dei suoi arnesi, fino ai più recenti; ha l'ambizione di tentare
per temi il dialogo con un patrimonio reso inconoscibile dalla sua stessa estensione,
ma potenzialmente fertilissimo di occasione ed anche di stimoli per il progetto
contemporaneo. L'iniziativa che si avvia prevede la creazione di un abaco che
potrà concretizzarsi, in un elaborato ipermediale in cd-rom ricco di
disegni, di rilievi, di immagini, interattivo e consultabile con più modalità messo
a disposizione degli operatori, dei progettisti, dei restauratori, degli studiosi
e centrale per la didattica e la stessa formazione professionale; uno strumento
in ogni caso da cui attingere informazioni, misure, modelli e idee sulla pietra.
Ad esempio, dal punto di vista dello stile, dei linguaggi via via sedimentati
da questo materiale, si avranno selezionate testimonianze ad iniziare da quel
disegno dell'antico sul quale crebbe il nostro Umanesimo; si esploreranno nelle
tre dimensioni e con la volontà di ripercorrerne la genesi formale,
ornati esemplari messi a punto nel Rinascimento e quelli codificati dalla manualistica;
così attraverso la metamorfosi e le inquietudini del Manierismo e del
Barocco, si potrà introdurre e percorrere l'età neoclassica quando
sotto la spinta delle prime industrie e di una rinnovata volontà di
indagine scientifica, risorgerà l'emozione per l'antico, l'interesse
per desuete lontananze cronologiche e geografiche.
Insidiata, messa in concorrenza con materiali nuovi o nuovissimi, la pietra
prosegue come è noto, la sua eterna avventura di progetto; le sue forme
dialogano col variato, multietnico panorama dei revivals, con l'eclettismo
e poi col Liberty, proseguendo attraverso le eleganze sobrie del Novecento
e degli Arts dèco, fino alla pialla dei razionalisti giungendo fino
a noi con riconfermata centralità, per dare risposte al nostro più intimo
bisogno di solidità, di consistenza. Con una prassi più immediatamente
operativa, trasversalmente rispetto alla progressione degli stili, l'abaco
potrà essere consultato anche a partire da alcune principali tipologie:
singole componenti quali cornici, mensole, balaustri, scalini, piedistalli,
fregi, medaglioni o manufatti più complessi come capitelli, portali,
camini, caposcala, lavabi, vasche ecc. Potendo fornire, man mano che il lavoro
andrà avanti, (traendo dall'archivio, dalla manualistica, dal calco
in gesso o dal rilievo diretto, in qualche caso) pezzi esemplari dei quali
sia possibile avere piena e tridimensionale conoscenza. Un altro patrimonio
tipico dell'ornato in pietra e di speciale interesse per il progetto contemporaneo,
costituito dalla infinita varietà di figurazioni, di tessiture, di simboli
che costellano i nostri monumenti, le nostre città; da quanto è desumibile,
ad esempio, dalla pittura o dalla stessa scultura. Anche sull'enormità di
tale alfabeto può essere coraggiosamente avviata un'indagine: dalle
soluzioni più ricorrenti (la foglia di acanto, il festone, la palmetta),
a quelle più originali e desuete fino a quanto potrà essere notato
e documentato nella cosiddetta cultura materiale, in quella civiltà contadina
così fertile di tipi oltrechè di idee formali. Tutto il lavoro
sarà corredato da una bibliografia tematica che dalla Toscana si estenda
all'Italia e all'Europa, accompagnato e integrato da un dizionario terminologico
dove figureranno nomi e notizie sui vari materiali lapidei, sulla nomenclatura
dei tipi e dei decori, sugli arnesi e sulle macchine di oggi e di ieri, messe
in funzione per le lavorazioni lapidee e che costituirà la chiave d'accesso
privilegiata all'intero sistema.
Ricerca realizzata dall'Istituto Superiore
per le Industrie Artistiche di Firenze e coordinata dai docenti arch. Gilberto
Corretti e arch. Mauro Cozzi
Coordinamento progetti Leader II , Giubileo e allestimento a cura di Cecilia
Bonisoli
PROGETTI DI PIETRA
Un abaco per la pietra: ricerca storica A cura di: arch. Mauro Cozzi e arch.
Gabriella Carapelli
La ricerca di nuove forme Coordinamento arch. Gilberto Corretti
Progetti elaborati degli studenti dell'Istituto Superiore per le Industrie
Artistiche di Firenze: Lorenza Anconetani, Marco Barbieri, Riccardo Bigi, Antonio
Cos, Debora Daddi, Karmelina Martina, Giacomo Poletti
Iniziativa Comunitaria Leader II - Regione
Toscana
La mostra è realizzata attraverso i seguenti cofinanziamenti:
Leader II Consorzio Copser, Firenzuola Progetto di promozione economica Giubileo
della Regione Toscana
Consorzio Le Città delle Pietre Ornamentali - Comune
di Firenzuola,