Mostra: “Il
corpo e l'anima.
I
luoghi e le opere della cura ospedaliera in toscana dal XIV al
XIX secolo” .
A Palazzo
Pretorio fino al 14 settembre
2015

©www.zoomedia.it vanna innocenti 27 maggio 2015
“Il corpo e l’anima”, una
mostra dedicata alla storia di sette ospedali toscani allestita al
Museo di Palazzo Pretorio di Prato. Nell'immagine
si vede la sezione dedicata all'Ospedale Misericordia
e Dolce. Vi si notano i capolavori: la Madonna con
Figlio tra i Santi Bartolomeo, Barnaba e Silvestro con San Giovanni
Evangelista, Santa Caterina di Alessandria e l'Angelo Raffaello di
Leonardo Mascagni del 1618, il Buon
Samaritano di Nicola Malinconico
e lo Stemma dello Spedale della Misericordia e Dolce di Prato;
opere in mostra provenienti dalla
collezione
permanente
del
Pretorio.

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In
occasione dell'apertura della mostra sui luoghi e sulle opere della cura
ospedaliera Toscana, curata da Esther Diana e Francesca Vannozzi,
è stata riallestita anche la Spezieria officinale
che occupa ora parte degli spazi dell’ex Monte dei Pegni di Palazzo
Pretorio.

Nell'immagine si vedono due vasi da farmacia prodotti
dalla Manifattura Ginori di Doccia e appartenenti alla collezione di
circa 90 pezzi della Spezieria officinale di Palazzo
Pretorio. I manufatti sono caratterizzati dai tipici
decori di color azzurro, dalle palmette in uso nelle lavorazioni degli
anni tra il 1760 e il 1810 e dal caratteristico simbolo
pratese del "gettatello": l'infante fasciato.

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“Il corpo e l’anima”, con la ricostruzione
dell'antica
Spezieria dello “Spedale” pratese la mostra
propone una serie di importanti
opere
d’arte, di antichi manufatti, di strumenti d'uso sanitario e di documenti
d’archivio.
Il percorso è organizzato in sezioni dedicate ognuna alla storia di uno
dei sette
ospedali toscani
del progetto. L'immagine mostra un'inquadratura dell'allestimento della sezione
descrittiva dell'Ospedale degli Innocenti di Firenze con le opere:
(da sinistra) lo Stemma dell'Arte della Seta in pietra forte del 1336,
il Putto in fasce in pietra serena del 1557, il Ritratto di Roberto
Antinori di L. Martellini del 1844, la tavola Incoronazione
della Vergine con Santi del 1460-1461 di Neri di Bicci; nella teca i
documenti: segnali di ottone
e carta, documenti di consegna e dichiarazione levatrice.

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“Il corpo e l’anima”,
attraverso le significative opere esposte si
racconta il vivere quotidiano dell’ammalato
all’interno dei luoghi di cura e nel corso dei secoli.
Nell'immagine si vede l'allestimento della sezione
dedicata
alla
storia dell'ospedale
fiorentino di Santa Maria Nuova. Nello spazio è esposta anche la parte
centrale
di un altarolo portatile con raffigurati la Madonna
in trono col Bambino e
la Crocifissione degli
anni 1348-1349, una antica e preziosa opera dipinta dal Giottino;
nella foto, da sinistra, si vedono:
la Resurrezione,
affresco
staccato
di
Niccolò
di
Pietro
Gerini del 1385; il Crocifisso ligneo, del 1520 di Francesco da Sangallo;
il Cataletto della prima metà del Seicento e l'ottocentesco Ritratto
del
Conte Angiolo Galli Tassi, forse il più importante benefattore
della
storia
dell' Ospedale.

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2015
“Il corpo e l’anima”,
il percorso segue un ordine espositivo cronologico
che tiene conto anche del significato delle opere. Il racconto
della storia avviene tramite oggetti, oggi vere e proprie opere
d'arte, legati
alla cura delle
persone, ne sono esempio le tavole della
bottega di
Bartolomeo Bimbi della fine del
XVII secolo della sezione
sull'ospedale fiorentino di San Giovanni di Dio. Sono i cinque
vasi di fiori della collezione di ventotto
capoletto destinati un tempo ad ornare le testate dei
letti di degenza. Con la loro bellezza testimoniano
l'attenzione al supporto culturale verso i malati insieme insieme
alle fondamentali cure quotidiane. Una complementarietà tra
le
cure quotidiane, l'arte e la devozione tra
la cura
del corpo e la cura
dell'anima
che hanno caratterizzato nel
tempo la storia della cura in Toscana. Una presenza diffusa
in mostra nelle diverse descrizioni
degli ospedali.

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“Il corpo e l’anima”,
con il Misericordia
e Dolce di Prato, gli ospedali
fiorentini di Santa Maria
Nuova, San Giovanni di Dio e degli Innocenti sono
protagonisti della mostra a Palazzo Pretorio il
Santa
Maria
della
Scala
di
Siena,
il Santa Chiara di Pisa e il Ceppo di Pistoia. Le loro funzioni spaziavano
dall’accoglienza
del povero e del pellegrino fino all’assistenza del malato
e dell’infanzia
abbandonata. Gli ospedali sono visti come luoghi
di cura ma anche scrigni che conservano un patrimonio
di gran
pregio accumulatisi nel corso dei secoli. La mostra “Il
corpo e l’anima” a Palazzo Pretorio
è stata organizzata grazie
alla collaborazione tra il Comune di Prato e il Comune di Siena
e ne è stata allestita lo scorso anno una prima tappa
al complesso museale "Santa
Maria della Scala" di Siena. L'iniziativa è stata
resa possibile dalla collaborazione tra Regione Toscana, Comune
di Prato col contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Prato, Asl 4, Comune
di Siena, Centro di documentazione per la storia dell’assistenza e sanità,
Università degli
Studi di Siena.
Il corpo e l’anima. I luoghi e le
opere della cura ospedaliera in Toscana dal XIV al XIX secolo è
promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Prato col contributo di:
Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Asl 4, Comune di Siena, Centro
di documentazione per la storia dell’assistenza e sanità,
Università degli
Studi di Siena. È aperta nel Museo di Palazzo Pretorio di
Prato
Date della mostra: 29 maggio - 14 settembre 2015
in orario dalle 10.30 alle 18.30, tutti i giorni, escluso i martedì non
festivi.
Biglietti d'ingresso: € 4,00 (solo Mostra)
€ 10,00 intero (Mostra + Museo di Palazzo Pretorio)
€
8,00 ridotto (Mostra + Museo di Palazzo Pretorio) per residenti, under 26, over
65, insegnanti in attività, forze dell’ordine, gruppi prenotati
dal lunedì al venerdì, soci Unicoop Firenze, Fai, Touring Club,
Frecciarossa card.
Gratuito: titolari della card “Amici del Pretorio”, bambini fino
a 6 anni,
giornalisti accreditati, ICOM, ICCROM, guide turistiche, interpreti e accompagnatori
della Regione Toscana, disabili e invalidi più un accompagnatore. Informazioni
e prenotazioni: tel. 0574 1934996 dal lunedì al venerdì dalle
ore 9.00 alle ore 18.00 sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00.