Giovanni Paszkowski
L'ora sospesa
21 settembre - 11 novembre 2006
Museo Marino Marini, Firenze
Nell'ambito del ciclo di esposizioni "Controcampo",
organizzato dal Museo Marini di Firenze, a cura di Antonio Natali, dedicato
agli artisti
fiorentini e toscani che svolgono la loro ricerca nell'ambito della tradizione,
il museo ospita la mostra di Giovanni Paszkowski dal titolo "L'ora
sospesa".
Presentazione di Carlo Sisi
L'ora sospesa di Antonio Natali
Senza calma né ansia di Federica Chezzi
Presentazione di Carlo Sisi
Con i dipinti
di Giovanni Paszkowski si conclude un ciclo di mostre che ha convocato
nella cripta del Museo Marino Marini eletti esempi di arte
formalmente indirizzata al primato del disegno e ad una lirica mediazione
delle apparenze naturali: a volte attingendo, come fa Ceccotti, alla
più colta tradizione paesaggistica; a volte recuperando, come
avviene nei quadri di Fallani, il nucleo misterioso della vita vegetale;
a volte ritagliando in metro monumentale i corpi, come quelli che Cacciarini
'disseziona' in atelier; a volte estraendo dalla poesia del quotidiano,
quella particolarmente amata da Vignozzi, brani di inaspettata evidenza.
Si
può dire che l'itinerario proposto da 'Controcampo' e iniziato
con affondi naturalistici sospesi fra materia e simboli, approda infine
alle silenti prospettive d'una moderna città ideale, entro la
quale il museo è oggetto e insieme movente di sguardi e pensieri
che Paszkowski utilizza quale tramite al personale dialogo con i maestri
- spesso scultori
- prediletti dalla sua ispirazione. Fra questi Marino ha una posizione
eminente e il museo di San Pancrazio è incluso nella geografia
artistica e sentimentale dell'artista che, permeato di esperienze e
passioni americane,
si muove negli scenari urbani fra i temi dell'estraneità e il "piacere
estetico di vedere", senza che questa impercettibile oscillazione
venga a minare l'organicità poetica della sua pittura. Anzi
l'incerto discrimine, analizzato da Antonio Natali nel saggio che introduce
il
catalogo, è in
fondo pensosa metafora dell'aspirazione contemporanea a ricercare nella
confusa compagine delle città la 'sezione aurea', il nucleo
purificato dalle incrostazioni volgari, l'identità insomma della
nostra casa comune e quindi del nostro consistere nella storia.
La meditazione
formale di Paszkowski sui panorami urbani e sugli spazi
del museo riassume dunque in immagine e in liriche cadenze le componenti
di un dibattito attuale, molto acceso intorno al progredire inarrestabile
del degrado e, d'altra parte, esigente nei confronti della concezione
di spazi espositivi destinati più all'"avventura dello
sguardo" che
non alla venerazione del capolavoro. In questo senso la pittura di
Paszkowski è limpido
teorema d'una condizione esistenziale in cerca di identità,
anche se l'ordinata composizione degli spazi non riesce a nascondere
il "tempo
sospeso" e la "malinconia dell'ora".
Presentazione di Carlo Sisi
L'ora sospesa di Antonio Natali
Senza calma né ansia di Federica Chezzi
Giovanni
Paszkowski L'ora sospesa
________.....________
Arte: eventi in programma e in
corso
Arte: mostre concluse