Maria Maltoni (2 febbraio
1901-18 novembre 1970)
Cronologia - Il Fondo Maria Maltoni - Il
borgo di San Gersolè - La
scuola di San Gersolè - Bibliografia sull’esperienza di
Maria Maltoni
Cronologia
(In
occasione della mostra: "La
Maestra e la Vita. Maria Maltoni e la scuola di San Gersolè )
1890 Marianna Maltoni nasce a Dovadola
(Forlì), il 2 febbraio da Virgilio e Luisa Quercioli
1901 Nasce
L’Unione magistrale italiana (UMI)
1903 Stato giuridico dei maestri
1910 Maria Maltoni consegue il diploma di insegnante elementare
alla scuola Normale Margherita di Savoia a Ravenna.
1910-1911 Insegna a
Bagnarola,
nel comune di Cesenatico
1911 Legge Daneo-Credaro
sull’avocazione
allo stato della scuola elementare
1911-1919 Maria Maltoni insegna
a Pieve Salutare, nel comune di Castrocaro
1914-1915 Maria
Maltoni è interventista
durante la prima guerra mondiale 1919-1920 Maria
Maltoni insegna a Grezzano, nel comune di Borgo San Lorenzo,
nel Mugello. Qui conosce la
dottoressa
Laura Orioli, figura fondamentale con la quale condividerà la
vita e i propri interessi.
1920 Maria Maltoni inizia ad insegnare
nella piccola
scuola di campagna di San Gersolè
1923 Riforma Gentile.
Istituzione dell’Ente Nazionale di Cultura, di cui è presidente
Giovanni Marchi dal 1923 al 1925, Balbino Giuliano fino al 1929,
Ernesto Codignola
dal 1929 al 1938, anno di soppressione del medesimo. A sostegno
dell’Ente,
dal 15 settembre 1923, viene pubblicata la rivista «La
Nuova Scuola Italiana», di cui è direttore lo stesso
Codignola.
1924 Francesco Bettini è nominato Ispettore
e comandato presso l’Ente Nazionale
di Cultura
1924-1934 Si stabilisce un rapporto di stima e collaborazione
tra Francesco Bettini e Maria Maltoni
1926 Viene istituita L’Opera
nazionale Balilla (ONB) per l’assistenza fisica e morale
della gioventù
1929 Testo unico di stato per la scuola elementare
1933 Durante il
ministero Francesco Ercole, l’istruzione primaria passa
sotto la gestione diretta dello stato
1935-1938 Francesco Bettini è direttore
della sezione “La
Didattica” della rivista «La Nuova Scuola Italiana» e
affida a Maria Maltoni la rubrica sulle questioni didattiche
inerenti la classe prima elementare
1936 Sotto il ministero De
Vecchi, emanazione delle
norme per la scuola elementare e media
1937 L’ONB diventa
Gioventù italiana
del littorio sotto la direzione del segretario del Partito Nazionale
Fascista
1938 Francesco Bettini pubblica presso la casa editrice
La Scuola di Brescia
il volume La scuola di San Gersolè, con i diari dell’alunno
della scuola di San Gersolè Bruno Naldini
1938 La rivista «La
Nuova Scuola Italiana» cessa le sue pubblicazioni
1939 Maria Maltoni prende contatti con Franco Antonicelli per una
sua pubblicazione sulla
scuola di San Gersolè
1938-1941 Maria Maltoni inizia a
collaborare con altre riviste a carattere pedagogico quali «Scuola
Italiana Moderna», «Pedagogia
Italiana», «Argomenti»
1943 Maria Maltoni aderisce al movimento partigiano
clandestino; successivamente farà parte, unica rappresentante nel
comune di Impruneta, del Partito d’Azione e, al suo scioglimento,
del Partito Socialista Italiano. Negli anni del PDA entra in contatto con
Piero Calamandrei, Giusta Nicco Fasola, Raffaello Ramat e Giorgio Spini,
rinsaldando la sua amicizia con Ernesto Codignola
- Maria Maltoni
organizza presso il Circolo del Dopolavoro di Mezzomonte alcune recite
di bambini per aiutare le loro famiglie
1944 Fondazione della Scuola-Città Pestalozzi
da parte dei coniugi Codignola. La Scuola di San Gersolè, insieme
a quella di Scandicci e al villaggio artigiano di Signa, diventa uno dei
tre satelliti di questa esperienza. Maria Maltoni fa parte del Comitato
di
Direzione Didattica.
Fino all’ottobre 1947 metterà a disposizione
la propria esperienza tenendo lezioni agli aspiranti maestri
1945 Programmi
della scuola elementare: abolizione del libro di testo unico per le elementari;
ricostituzione delle organizzazioni degli insegnanti e loro partecipazione
alla resistenza; defascistizzazione dei libri di testo
1946 Su
richiesta dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, Maria Maltoni
invia a New York disegni e diari dei suoi alunni per una mostra
Maria
Maltoni viene invitata dal presidente del Centro Didattico Nazionale Alessandro
Setti a partecipare, con una selezione degli elaborati dei suoi alunni,
ad una mostra delle attività di scuole fiorentine
1947 Il
Ministero della Pubblica Istruzione informa il Provveditorato di Firenze
di aver conferito il diploma di benemerenza di 1° classe (medaglia
d’oro) a Maria Maltoni per la sua proficua attività a favore
della scuola elementare
Maria Maltoni partecipa al Convegno denominato “La
settimana internazionale di studio per l’infanzia vittima della guerra”,
organizzato a Rimini dal Centro Educativo Italo-Svizzero, dal 4 al 14 maggio.
Dal
10 al 20 ottobre tiene un corso per insegnanti a Ravenna
1948 Mostra di
disegni e diari dei bambini proposta da Giovanni Michelucci e da Giusta
Nicco Fasola ai fratelli Sergio e Danilo Santi, proprietari della Galleria
d’arte “Vigna Nuova”, nell’omonima via a Firenze
1949 Pubblicazione del libro I diari di San Gersolè (Firenze,
Il Libro, 1949) Maria Maltoni pubblica sulla rivista «Esperienza
artigiana» i criteri educativi applicati nella scuola di San Gersolè e
inizia una proficua collaborazione con il settimanale socialista «La
Difesa»
1949-1950 I disegni e i diari dei bambini di San Gersolè vengono
esposti alla Galleria d’Arte Fuselli e Profumo di Genova, al salone
da the dell’Hotel Nettuno di Pisa grazie al patrocinio dall’Art
Club della città, alla Galleria “Vinciana” di Milano
e successivamente alla Galleria “La Bussola” di Torino diretta
da Luigi Carluccio; una seconda esposizione viene organizzata alla Galleria
d’arte “Vigna Nuova” di Firenze
1950 Maria Maltoni
invia disegni dei suoi allievi al Comitato Esecutivo Permanente per la
Mostra della Carità, indetta dal Comitato Centrale per l’Anno
Santo nella cornice delle manifestazioni del Giubileo. All’ingresso
della Sala dedicata all’Assistenza alla Gioventù, verrà posto
un pannello raffigurante “Gesù tra i fanciulli” eseguito
dai bambini di San Gersolè
- Maria Maltoni fa parte della
delegazione fiorentina partecipante al II Congresso Mondiale della Pace,
svoltosi a Varsavia
-
Maria Maltoni pubblica con A. Guerra i due
libri di lettura presso la casa editrice fiorentina Marzocco-Bemporad,
dal titolo Vita. Letture per la classe IV, e Vita. Letture per la classe
V
-
Collabora anche con la rivista «Pedagogia
e vita»
1951 La Rai, Radio italiana, invita la Scuola di
San Gersolè a prendere parte al programma radiofonico “I vostri
amici della radio”
-
Maria Maltoni partecipa al convegno Scuola
e pedagogia nell’Urss organizzato a Siena dall’Associazione
Italia-U.R.S.S., durante il quale critica aspramente il sistema scolastico
italiano
1951-1952 Continuano le esposizioni dei disegni e diari dei bambini
di San Gersolè, una a beneficio di Nomadelfia coi disegni di San
Gersolè, di Nomadelfia e di alcune scuole di Milano. Un’altra
alla Saletta della F.L.O.G. (Fondazione Lavoratori Officine Galileo) a
Firenze, una ad Arezzo, presso il Circolo Artistico del Provveditorato
organizzata per iniziativa del Comune. I disegni dei bambini sono esposti
anche nelle sale del «Corriere del Popolo» al Palazzo Negrone
di Genova alla II Mostra Nazionale del Disegno infantile bandita dalla “Bo-Fim” di
Torino
1952 Probabilmente in seguito alla mostra dei disegni dei bambini
ospitata presso la Saletta della F.L.O.G. a Firenze, Maria Maltoni pubblica
una serie di articoli presso il periodico «La voce di lavoratori»,
organo dei lavoratori delle Officine Galileo
1953 Maria Maltoni partecipa
al Convegno nazionale di studio per ispettori e direttori scolastici a
Belluno e il suo intervento dal titolo La collaborazione dell’alunno
e l’opera del maestro è pubblicato negli atti del Convegno
1955 Programmi della scuola elementare
1956 Maria Maltoni prende
congedo dall’insegnamento. Si trasferisce a Pontassieve con la famiglia
dove, negli anni successivi è eletta consigliere comunale
In
seguito ad una visita alla scuola di San Gersolè da parte di Piero
Calamandrei, esce sulla rivista «Il Ponte», di cui è direttore,
un lungo articolo Maria Maltoni
Il 1 dicembre l’Amministrazione
comunale di Impruneta le conferisce la cittadinanza onoraria quale atto
di gratitudine alla maestra che, insegnando ininterrottamente per trentasei
anni nella scuola elementare di S. Gersolè e richiamando l’attenzione
di pedagogisti di tutto il mondo su questa frazione del Comune di Impruneta,
ha elaborato un metodo pedagogico fondato sull’osservazione della
realtà e sul più schietto amore del vero, che è universalmente
riconosciuto come atto a sviluppare la virtù conoscitiva, artistica
e sociale del fanciullo
1956-1958 Alla scuola di San Gersolè le
succede per due anni la maestra Signorini. Dal 1958 in poi l’insegnamento
viene affidato ai coniugi Giuliana e Vittorio Poggi
1957 Fin dall’inizio
degli anni ’50 Maria Maltoni si era inserita nel dibattito nato intorno
al gruppo di insegnanti capitanato da Giuseppe Tamagnini e Aldo Pettini
che, vicino alle teorie di Freinet, dà vita al Movimento di Cooperazione
Educativa e pubblica alcuni articoli sulla rivista del movimento stesso,
dando vita ad un interessante colloquio con il Prof. De Bartolomeis 1959 Esce presso la casa editrice torinese Einaudi, il volume I
Quaderni di San Gersolè a cura di Maria Maltoni, con la collaborazione di Gigliola
Venturi e la prefazione di Italo Calvino
1960 Dopo aver conosciuto,
durante una conferenza pubblica, Luigi Volpicelli, direttore della rivista «I
problemi della pedagogia», Maria Maltoni viene invitata a pubblicare
alcuni interventi
La Scuola di San Gersolè diventa Scuola
di sperimentazione didattica e l’insegnamento viene assegnato ai
coniugi Giuliana e Vittorio Poggi
1962 Maria Maltoni pubblica l’articolo
Educare con l’onestà, in «L’unione: mensile dell’Unione
uomini di azione cattolica di Firenze»
1963 Esce, presso l’editore
Einaudi, Il Libro della Natura a cura di Maria Maltoni, sempre con la prefazione
di Gigliola Venturi
1964 Maria Maltoni pubblica il volume Esperienza ed
espressione a San Gersolè per i tipi La
Scuola Editrice di Brescia
1964 Su richiesta dell’Istituto Italiano
di Cultura di New York, che voleva organizzare una mostra di disegni di
bambini italiani da fare circolare nei musei scolastici della città,
Maria Maltoni invia 42 cartoni contenenti 110 disegni dei bambini delle
classi IV e V
1964 All’Ospedale Sant’Antonino di Fiesole, Maria
Maltoni muore il 18 novembre
1970 Il Comune di Impruneta organizza due
giornate di studio dal titolo La scuola di S. Gersolè. Il pensiero
e l’opera educativa di Maria Maltoni.
1985 Esposizione presso la
Sala Silvani della Basilica di Santa Maria, a Impruneta, dal titolo San
Gersolè quaderni e disegni 1930-1950. Il catalogo della mostra è curato
da Anna Scattigno.
1987 Una nuova generazione di studiosi, fra i quali
spiccano i nomi di Giovanni Contini, Gianbruno Ravenni, Anna Scattigno,
si confronta con la figura di Maria Maltoni e con l’esperienza sviluppatasi
nella scuola di San Gersolè, fornendo nuove chiavi di lettura dal
punto di vista antropologico, sociologico e pedagogico.
1989 A Firenze,
al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi viene organizzata l’esposizione
A scuola dalla natura: i disegni degli alunni di San Gersolè. 2001 Giornata di riflessione su Maria Maltoni e la sua scuola dal titolo San
Gersolè. Le radici del futuro, Villa Corsini di Mezzomonte. Fondazione
dell’Associazione “Gli amici di San Gersolè”.
2004 L’Amministrazione comunale di Pontassieve organizza la giornata
di studi dal titolo La pratica della comprensione. Maria Maltoni – una
maestra accanto ai bambini. Nell’occasione le intitola una piazza.
2006 L’Amministrazione comunale di Impruneta conclude il vasto programma
di digitalizzazione dei quaderni e dei disegni del Fondo Maltoni conservato
nella Biblioteca comunale.
Organizza la mostra di quaderni e disegni La
maestra e la vita. Maria Maltoni e la scuola di San Gersolè a
Villa Corsini di Mezzonmonte dall’11 al 22 ottobre e due tavole
rotonde incentrate sull’attualità dell’insegnamento
della maestra.
2007 L’Amministrazione comunale di Impruneta pubblica
il dvd-rom La maestra e la vita. Maria Maltoni e la scuola di San Gersolè.
Organizza la mostra
di quaderni e disegni del Fondo Maltoni presso l’Istituto
degli Innocenti di Firenze dal 24 marzo all’11 aprile e, in collaborazione
con il Comune di Firenze e l’Istituto degli Innocenti, la tavola
rotonda sulla didattica di Maria Maltoni.
Il Fondo Maria Maltoni
Il Fondo Maria Maltoni è conservato presso la Biblioteca
Comunale di Impruneta. Esso in gran parte è composto di quaderni,
disegni, giornali di classe dei bambini che hanno frequentato la
scuola rurale di
San Gersolè, frazione di Impruneta, e che hanno avuto come
maestra Maria Maltoni.
Maria Maltoni ha insegnato in questa scuola
dal 1920 al 1956,
anno del suo pensionamento.
Il materiale redatto dagli alunni presente
nel fondo è frutto della selezione operata dalla maestra nel
corso degli anni di insegnamento fra tutti gli elaborati che maggiormente
riteneva
corrispondenti al proprio progetto pedagogico. Si tratta di più di
1600 quaderni, 35 album da disegno, un album da fotografie contenente
disegni e composizioni degli alunni; circa 2400 disegni di diverso
formato degli
alunni allievi della maestra; circa 600 “Giornali” che
settimanalmente venivano realizzati in classe.
Oltre agli elaborati
degli alunni il fondo è composto
dagli scritti della maestra Maltoni: da quelli a carattere più istituzionale
come i 32 registri delle classi dal 1933 al 1956 e i 95 quaderni
e i numerosi fascicoli con diari degli allievi da lei trascritti,
a quello
più personale
come agende, appunti e corrispondenza.
Vi sono inoltre fotografie,
articoli di quotidiani e periodici di e su Maria Maltoni e la sua
ricca esperienza
didattica.
Il borgo di San Gersolè
Il borgo di campagna di San Gersolè è posto
a metà strada tra Impruneta e la città di Firenze.
È situato
in posizione collinare ed è quasi una terrazza naturale sulla città di
Firenze e sulla valle del fiume Ema.
Il nucleo abitativo si è sviluppato
lungo la strada che porta al Pian di Grassina. Percorrendola, sulla sinistra,
per primi si incontrano gli edifici della Fattoria della Torre Rossa, nel
Medioevo di proprietà della famiglia fiorentina dei Gherardini,
poi la Chiesa di San Pietro in Jerusalem, di impianto romanico, fatta
costruire dalla medesima famiglia; poco più avanti, sempre a sinistra, vi è l’edificio
della scuola costruito negli anni Sessanta, in sostituzione della famosa
aula posta al primo piano nella quale insegnava la maestra Maria Maltoni
e che è stata descritta innumerevoli volte da intellettuali e giornalisti
che, nel corso degli anni, si sono recati, incuriositi, a visitarla.
La
scuola di San Gersolè
"Oggi 12 marzo 1960 - alla vigilia della
trasformazione della scuola di San Gersolè in scuola di sperimentazione
didattica - voglio tracciarne una breve storia, perché sia chiara
la linea su cui continuare per non tralignare e confondersi con altri
movimenti sorti
dopo di essa. La scuola di San Gersolè nacque dal movimento
che negli anni ’21-’22-’23 e seguenti, alimentato
dalle esperienze della Montessori, della Rinnovata, della Montesca
ecc. fece capo a G. Lombardo
Radice e si concluse poi in quella che fu denominata Riforma Gentile.
Essa non ha dunque niente a che vedere con le scuole che ci vennero
poi dall’estero
- Francia, America, anche se vi soffia uno spirito comune - ma essa
fu più semplice e non mai staccata dalla scuola tradizionale
di cui volle conservare e conservò il calore degli ideali, la
profondità e
la serietà d’intenti viva nelle opere dei grandi pedagogisti
del passato.
Nata dunque dalla Riforma del ’23, piano piano,
precisandosi sempre più nell’ambiente rurale in cui era
situata, aderendo sempre più alla vita di esso, - rischiarandosi
sempre meglio nella conoscenza della popolazione che in quei tempi
viveva sul posto, delle
sue necessità ed aspirazioni - divenne originale e staccata
da ogni influenza ed imitazione. Giunse, nell’ultimo periodo,
ad essere staccata e ad aver rigettato da sé ogni scolasticismo,
a sdegnare ogni artificiosità e
a corrispondere alla vita di una famiglia semplice e serena"
Biblioteca
comunale di Impruneta, Fondo Maria Maltoni, Materiali didattici.
Sunto
bibliografia sull’esperienza di Maria Maltoni
Fu l’Ispettore
scolastico Francesco Bettini che, rimanendo affascinato in prima persona
e traendone materia per i suoi scritti a carattere pedagogico, rese
famosa l’esperienza di Maria Maltoni nella scuola rurale di San
Gersolè.
Innumerevoli sono le pubblicazioni e gli articoli dei quali sono protagonisti
gli scritti di questi bambini, tra i quali senza dubbio la più nota è La
scuola di San Gersolè, Brescia, La Scuola, 1938.
Due disegni
degli alunni di San Gersolè erano stati pubblicati l’anno
precedente nel volume di Giuseppe Fanciulli, I nostri ragazzi, Milano,
Hoepli, 1937.
Nel 1940 è Giulio Caprin che, per il “Corriere della
Sera” pubblica
il primo approfondito articolo sulla maestra e sulla sua scuola
in un quotidiano nazionale; uno fra i primi “a salire” alla
scuola di San Gersolè per
rendere visita alla maestra. Scrive infatti «ha delle barche
dei loro diari. Vorrebbe che li leggessimo tutti, che guardassimo
tutte le
figurine intercalate nei quaderni tenuti come manoscritti d'autore,
i disegni colorati che rifanno rami, fiori, frutti e quelli che
illustrano – ce ne sono degli amenissimi – le
storie raccontate» (Panfilo, Diari di San Gersolè, in «Il
Corriere della Sera», anno XVIII, 20 ottobre 1940)
Dopo la mostra
di disegni e diari dei bambini organizzata da Giovanni Michelucci e dai
fratelli Sergio e Danilo Santi alla Galleria d’arte “Vigna
Nuova”, nell’omonima via a Firenze e in seguito alla pubblicazione
del libro I diari di San Gersolè (Firenze, Il Libro, 1949), Maria
Maltoni e la sua scuola acquistarono grande notorietà.
Maria Maltoni
riceve lettere da maestri, insegnanti, direttori didattici ma anche giornalisti
e intellettuali protagonisti del dibattito culturale del periodo, fra i
quali Antonicelli, Calamandrei, Calvino, Cecchi, Masciotta, Volpicelli
e tantissimi altri. La fama della maestra e della scuola si accresce con
il passare degli anni ed è testimoniata dalle innumerevoli pubblicazioni
che si sono susseguite nel tempo, fino ad oggi.
Sunto bibliografia di Maria
Maltoni
La consistente e importante opera che Maria Maltoni svolse ai
fini dell’educazione fu per lei qualcosa più che una semplice attività di
insegnamento: come lei stessa affermava, fu una vera e propria “missione”.
La concretizzazione di questa missione le fu possibile grazie all’incontro
con l’ispettore scolastico Francesco Bettini, comandato dal 1924
al 1934 presso l’Ente Nazionale di Cultura di Firenze, diretto da
Ernesto Codignola.
A sostegno dell’attività dell’ente
di cultura fiorentino operò la rivista «La Nuova Scuola Italiana»,
diretta dallo stesso Codignola che, iniziando le sue pubblicazioni il 15
settembre 1923, si proponeva di render possibile l’attuazione dei
programmi e delle finalità enunciate dalla Riforma Gentile. Tra
i collaboratori si raccolsero nomi conosciuti quali Mario Casotti, già redattore-capo
di «La Nostra Scuola», e nuovi, quali Padellaro, Volpicelli,
Spirito, Formigari, Gentile, Lombardo Radice, Prezzolini e più tardi
Francesco Bettini, al quale fu affidata la sezione «La Didattica» dal
1935 al 1938, anno in cui la rivista cessò le sue pubblicazioni.
Fu proprio Francesco Bettini che, affascinato dall’esperienza della
Maltoni a San Gersolè, le affidò una rubrica sulle questioni
didattiche relative alla classe prima elementare.
Fin dal 1936 Maria Maltoni
iniziò, inoltre, a pubblicare articoli riguardanti le tematiche
più generali, quali lo sperimentalismo pedagogico, la scuola attiva,
la funzione maieutica dell’insegnamento e l’educazione.
Successivamente
la Maltoni collaborerà, seppure a carattere sporadico, anche ad
altre riviste quali «Scuola Italiana Moderna», «Pedagogia
italiana», «Argomenti», «I diritti della scuola», «Il
Ponte», «Il maestro», «L’Educatore», «I
problemi della pedagogia» e «L’Unione».
Fonte: Istituto Innocenti
"
La Maestra e la Vita. Maria Maltoni
e la scuola di San Gersolè "
Mostra nel
Salone Brunelleschi dell' Istituto Innocenti
24 marzo - 11 aprile 2007
Eventi all'Istituto
degli Innocenti