"Sul filo del tempo"
La Scuola di Pizzo a Tombolo di Dicomano nella storica sede
dell'Officina Profumo-Farmaceutica
di Santa Maria Novella
"Sul filo del tempo"
Mirella Mercati, ieri allieva oggi insegnante della Scuola
di pizzo a Tombolo della Comune di Dicomano, ha preparato un'esposizione
con esecuzione di lavori in contemporanea della "Premiata
Scuola di Merletto a Fusello di Ginna Marcelli" di
Sansepolcro in
provincia di Arezzo.
Dal
16 al 18 maggio2003 presso la storica sede
dell'Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella in
via della Scala, 16 a Firenze con orario: venerdì e sabato
ore 11:00-13:00 e 15:00-19:00 domenica 11:00-13:00 e 15:00-18:00
L'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria
Novella
A Firenze, ad un passo dalla famosa piazza omonima e
dalla Stazione Centrale, al n. 16 di Via della Scala, si trova una
delle più antiche farmacie
del mondo: l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella
che, con il suo patrimonio storico, artistico ed artigianale, vive
da secoli in simbiosi con la città di Firenze.
L'Officina
racchiude nelle sue sale, come in uno scrigno, dei veri gioielli:
affreschi, arredi ed antichi strumenti di farmacia e soprattutto
i suoi prodotti,
una gamma vastissima di preparazioni che riescono ad affascinare
anche il pubblico più esigente. Nessuno infatti, varcato
il portale d'ingresso potrà mai dimenticare l'indescrivibile
universo di profumi che aleggia nell'aria: è la magia
del pot-pourri, la sapiente miscela di fiori ed erbe dei colli fiorentini,
dall'inconfondibile aroma frutto della lunga stagionatura
negli antichi orci di terracotta.
L'Antica Farmacia lega le sue origini
a quei frati domenicani che nel 1221 si stabilirono in Firenze.
La
fondazione ufficiale tuttavia, per suggerimento del Granduca di Toscana, è del
1612; ne è direttore Fra' Angiolo Marchissi, l'artefice
primo del successo dell’Aromateria e dei suoi prodotti, il
quale riceverà dal Granduca l'onore di chiamarla Fonderia
di Sua Altezza Reale.
Nel XVIII secolo, grazie anche alla genialità delle
tante formule elaborate dai frati speziali, la notorietà della
Farmacia valica molti confini e le esportazioni arrivano nelle Indie
e nella lontana Cina. Da allora la diffusione dei prodotti è andata
in continuo crescendo e, benché la produzione sia sempre della
sola Casa Madre di Firenze, altri punti di vendita si sono aggiunti
a Roma, Milano, Forte dei Marmi, Lucca e Rimini, come a Parigi e Londra.
Tra le molte preparazioni dell'Officina che fanno storia e sono
segno di un'epoca vi sono le essenze ed i famosi e richiestissimi
profumi che vengono ancor oggi in gran parte realizzati in base alle
formule studiate nel 1500 per Caterina de' Medici. Particolare è la
storia dell’Acqua di Colonia: sembra, infatti, che questa sia
stata l'essenza che Caterina de' Medici, Regina di Francia,
portò a Parigi e dalla quale prende il nome di Acqua della Regina;
successivamente l’italiano Giovanni Paolo Feminis, trasferitosi
a Colonia nel 1725 ne inizia la fabbricazione e ne cambia il nome
in Acqua di Colonia in omaggio alla città ospite.
Tra le altre preparazioni, ancora oggi realizzate in base all'antico
formulario dei frati domenicani che per primi le crearono, vogliamo
ricordare
l'Aceto Aromatico o dei Sette Ladri, utile da annusarsi in
caso di deliquio, la cui formula risale al 1600; l'Acqua di
Santa Maria Novella, un tempo nota come Acqua Antisterica per la
sua azione
sedativa ed antispasmodica, creata da Fra' Angiolo Marchissi
nel 1614 e l'Acqua di Rose, ottimo rinfrescante per gli occhi
arrossati, che veniva venduta già nella seconda metà del
1300.
Tra i liquori, famosissimo è l'Alkermes, che ha
detenuto nell’Ottocento il primato assoluto delle vendite,
ma molto apprezzati sono anche gli Elisir di China ed il Liquore
Mediceo,
così chiamato in onore dei Medici e, amaro eccellente, l’Elisir
di Edimburgo. Non possiamo poi trascurare la linea di prodotti per
i capelli, nonché la vasta gamma di prodotti per la cura della
pelle, quali la Pasta di Mandorle, ottima crema per le mani, la Polvere
per Bianchire le Carni, valido esfoliante vegetale per la pulizia
a fondo del viso e, sempre per il viso, il latte detergente, i tonici
e le creme nutrienti ed idratanti ed inoltre il latte, le creme e
gli
oli per il corpo, i bagnoschiuma ed i saponi. Questi ultimi, stampati
a mano uno per uno, stagionati per sessanta giorni in armadi ventilati
ed incartati a mano, vengono ancora fabbricati con macchinari del
1800. Apprezzatissime sono infine le polveri profumate prodotte usando
il
rizoma macinato dell'iris, il fiore diffusissimo a crescita
spontanea sulle colline di Firenze, tanto da assurgere a simbolo
della città nello
stemma che ancora oggi la rappresenta. Attualmente l'Officina
di Santa Maria Novella è tornata ad essere anche erboristeria.
Nel catalogare, infatti, antiche formule dei frati domenicani, formule
non più usate, dopo un periodo di attento studio, è stata
constatata la loro attualità e soprattutto la loro produttibilità.
Nell’attività dell’Officina
passato e presente si integrano dunque in un processo di continua
osmosi e questo trova il suo naturale completamento in una attività culturale
che, ricollegandosi alla più antica tradizione delle farmacie, è iniziata
nel 1990 spaziando in vari campi: concerti e mostre di pittura, conferenze
e presentazioni di libri. Queste manifestazioni si svolgono nella
imponente Sala, in origine chiesa ricca di affreschi, la quale fu
donata dalla
famiglia Acciaiuoli nel 1335 ai frati per riconoscenza e poi trasformata,
per le accresciute esigenze dell'azienda, nel 1848, nella attuale
Sala di Vendita. Questa e le altre sale museali dell’Officina
Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella possono essere visitate
in piccoli gruppi, previo appuntamento.
(Fonte: sito Internet dell'Officina)
V.Innocenti