Biblioteca Nazionale
Centrale di Firenze Eventi :
“
Galileo
e l’universo dei suoi libri” - Inaugurazione -
Informazioni
Tribuna Dantesca - 5 dicembre
2008 – 28 febbraio 2009
“ Galileo e l’universo dei suoi libri”: tra
gli scritti nei libri di Galileo il disegno per la
costruzione
del primo canocchiale.
"Nel 2009 ricorrono 400 anni da quando Galileo
Galilei, in Padova, compì le
sue osservazioni astronomiche su Giove ed i suoi pianeti, puntando su questi
astri un cannocchiale di sua fabbricazione; immediatamente a seguito di queste
indagini, nei primi mesi del 1610 fu stampato il Sidereus Nuncius, con il quale
Galileo diffondeva nella comunità scientifica internazionale il frutto
delle sue indagini ed è per questa ragione che il 2009 è stato
proclamato Anno internazionale dell’Astronomia.
All’interno delle celebrazioni nazionali patrocinate dal Comitato Nazionale
per le celebrazioni del IV centenario dell’ “invenzione” del
cannocchiale di Galileo Galilei, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze,
con la collaborazione dell’Accademia della Crusca, organizza una mostra
di autografi, libri e documenti che si propone di ricostruire la biblioteca
di Galileo, attraverso il reperimento dei libri da lui posseduti e presenti
nei fondi della Biblioteca stessa, con un particolare accento anche
sugli interessi linguistici e letterari del grande scienziato.
Ricordiamo a
questo proposito la celeberrima frase:
… .. e forse forse stima, che la Filosofia sia un libro, e una fantasia,
d’un uomo, come l’Iliade, e l’Orlando furioso; libri ne’ quali
la meno importante cosa è, che quello che vi è scritto, sia vero.
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente
ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere
se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri,
ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli,
cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile
a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente
per un oscuro labirinto (Gal. 62 Il saggiatore, pp. 24- 25)
Come è noto,
la Biblioteca Nazionale Centrale conserva il Fondo Galileiano, che raccoglie
quasi tutti gli autografi di Galileo esistenti e molte opere
a stampa sue e dei protagonisti della tenzone scientifica intorno alla
figura dello scienziato pisano.
Base fondamentale per lo studio di questo corpus sono i contributi di Antonio
Favaro che, oltre a curare l’edizione delle opere e dei carteggi di Galileo,
dedicò uno studio, ancora oggi insuperato, alla ricostruzione della
sua biblioteca basato su documenti d’archivio.
Con il contributo dell’Accademia della Crusca di cui Galileo ha fatto
parte, la mostra intende approfondire anche il fondamentale apporto del
grande scienziato alla formazione del linguaggio scientifico, esaminando
il suo particolare
uso del latino e del volgare, insieme alla partecipazione all’opera
del Vocabolario.
Comitato scientifico: Silvia Alessandri, Ottavio
Besomi, Stefano Casati, Antonia Ida Fontana, Paolo Galluzzi,
Nicoletta Maraschio,
Alfonso Mirto,
Paola Pirolo,
Patrizia Ruffo, Isabella Truci, Piero Scapecchi, Cesare Vasoli, Marino
Zorzi
La MOSTRA
Nell’individuare la biblioteca di Galileo ed esporne i volumi più significativi,
la mostra è il più alto e coerente omaggio che la BNCF può rendere
allo scienziato. Il catalogo e l’esposizione rispondono alla domanda
su quali volumi erano posseduti da Galileo nella sua biblioteca. Se la ricostruzione
effettuata dal Favaro raccoglie più di 500 titoli, la necessaria cernita
ai fini della mostra si è concentrata sugli esemplari di particolare
rilevanza, sia per il contenuto scientifico sia per essere corredati da note
di possesso, dediche di pugno di Galileo, postille spesso di vivace commento
alle teorie sostenute nell’opera, un esempio per tutte:
Pezzo d’asinaccio questo è il ringraziamento che tu
mi fai dell’averti
io tante volte cavato di errore? Tu da bufolaccio scrivesti semplicemente
che la maggiore lontananza degli oggetti era causa di minore accrescimento,
ed
io ti insegno che non la lontananza dell’oggetto , ma lo scorciamento
dello strumento, era causa di minore accrescimento; ed ora, villan poltrone,
tu lo vuoi insegnare a me. Gal. 63 p. 52
La mostra sarà allestita
all’interno della Tribuna Dantesca, da
sempre sede delle più prestigiose esposizioni che si svolgono
nell’Istituto.
Il materiale, diviso in sezioni, ammonta a circa 70 fra volumi e documenti
provenienti dai fondi della Biblioteca, integrati dai documenti dell'Accademia
della Crusca che curerà la parte filologica e linguistica.
Sono presenti anche postazioni multimediali in cui è possibile
consultare la copia digitale degli autografi galileiani e dei volumi
della biblioteca
del grande scienziato e collegarsi con l’Accademia della Crusca
e con l’Istituto e Museo di Storia della scienza." c.s.
Orario: Lunedì\Venerdì 10\12,30 – 15-18; Sabato
10\12,30
Domenica e Festivi chiuso. Ingresso libero - Catalogo Vallecchi