Sala Ferri: descrizioni
dall'archivio storico G. V. Vieusseux
Notizie sulla scaffalatura secentesca esistente
nella ex-chiesa di Santa Maria degli Angeli presso l'Arcispedale di
Santa Maria Nova
"Questa scaffalatura, veramente pregevole sia dal punto
di vista della materia che dell'architettura, consta di 44 metri lineari
di sviluppo per metri 6,70 di altezza. Provvista di ballatoio scolpito
e dorato, poggia su grandi mensole dorate a forma di chiocciola che
la tengono sospesa dal suolo conferendole un originale effetto di leggerezza.
E' costruita in massello di noce e la palchettatura situata al disotto
del ballatoio è chiusa da sportelli a grata di ferro battuto e parzialmente
dorato.
A parte però il valore artistico ed intrinseco della scaffalatura,
occorre ricordare il grande interesse storico che essa riveste.
La raccolta
di volumi che fu in essa contenuta appartenne al famoso matematico Vincenzo
Viviani, morto nel 1703, discepolo prediletto di Galileo Galilei, che
può considerarsi il fondatore di questa Biblioteca.
Del resto il convento dei frati camaldolesi che aveva allora luogo in
questi locali era famoso per ospitare opere e manoscritti di grande valore;
per lungo tempo anche i manoscritti di Galileo rimasero depositati presso
di loro.
Nel famoso repertorio di Padre Richa sulle chiese fiorentine
si fa diretta menzione della "libreria" disegnata dall'architetto
Antonio Ferri, e si può ragionevolmente pensare che si tratti
proprio della scaffalaura in questione.
Il lavoro d'intaglio è dell'artigiano Gamberai.
Durante l'adattamento nella Sala di Lettura del Gabinetto
Vieusseux, la scaffalatura venne accuratamente restaurata e ricondotta
alle sue proporzioni originali, alterate quando venne sistemata nella
ex-chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Soprattutto, vennero ripristinate
le magnifiche mensole dorate che costituiscono uno dei grandi pregi di questa
opera d'arte del tardo '600."

© www.zoomedia.it - 2005 - vanna innocenti
Palazzo Strozzi - Sala
Ferri: convegno e mostra "Arte e Fede"
incontro tra Culture Orientali ed Occidentali.
L'allestimento della Sala Ferri, comprese le poltrone,
come è ancora oggi,
risale
all'inaugurazione del 1952 di cui pubblichiamo la nota
scritta per l'evento del direttore Alessandro Bonsanti (direttore dal
1941 al 1980 al quale è intitolato il l'Archivio Contmporaneo)
I
ripiani di queste scaffaltura ospitano parte delle raccolte
dei periodici
stranieri
dell'Ottocento della raccolta Vieusseux.
La Sala Ferri è lo spazio dove si svolgono gli
eventi culturali del Gabinetto.
vanna innocenti 