"Vergine annunziata" realizzata
in marmo tra il 1391 e il 1393 da Giovanni d’Ambrogio dall'Opera
del Duomo di Firenze. |
La
mostra propone un approfondito percorso nel
periodo tardogotico, nella varietà dei
temi dell'espressione artistica di allora, nella molteplicità
di tecniche utilizzate per la realizzazione delle opere d'arte
e nei personaggi che, con le loro creazioni, interpretarono
quella "straordinaria stagione".
La mostra segue un ordine cronologico
a partire dalla tradizione trecentesca che aveva avuto origini
nel
filone
giottesco. Dalle opere di
Agnolo Gaddi, di Spinello Aretino, di Antonio Veneziano, di Gherardo
Starnina e di Lorenzo
Monaco (maggiore e personalissimo
interprete,
data anche precoce la morte dello Starnina,
del gotico fiorentino),
si passa ad apprezzare
i lavori degli artisti operosi a Firenze fra Trecento
e Quattrocento quali Lippo d’Andrea, Mariotto
di Cristofano, Giovanni Toscani,
Ventura di Moro, Francesco d’Antonio e Arcangelo di Cola.
L'itinerario prosegue esplorando
i vari livelli delle avanguardie nella scultura quali Jacopo di
Piero
Guidi, Piero di Giovanni
Tedesco, Giovanni d’Ambrogio, considerando il
dialogo continuo tra le opere e le tecniche, tra le pitture e
le scultore per arrivare ai lavori dei grandi interpreti
delle arti
del primo Quattrocento: Lorenzo Ghiberti (grazie alle
sperimentazioni nel suo cantiere per la realizzazione della
prima porta del Battistero, si
formarono molti dei maggiori artisti poi attivi a Firenze), Nanni di Banco,
Donatello, il "Maestro
del San Pietro di Orsanmichele" (Filippo Brunelleschi?)
e Michelozzo.
"Bagliori dorati. Il Gotico
Internazionale
a Firenze" è anche un viaggio che aiuta a comprendere
che nello stesso contesto fiorentino, Michelozzo di Bartolomeo
Michelozzi (artista prediletto
da
Cosimo
il Vecchio) e il Beato Angelico, elaboravano l’eredità del
linguaggio artistico del recente passato che troverà nuove forme espressive
con
Brunelleschi e Masaccio.
Nell'immagine
subito sopra, uno degli spazi allestiti per "Bagliori
dorati. Il Gotico Internazionale
a Firenze" con le pareti attrezzate
in colore blu. La mostra inizia
subito dopo le
stanze della "Maniera Moderna" recentemente inaugurate, (in
colore rosso) al primo piano nell'area dei Nuovi Uffizi con una
varietà di
sculture lignee, marmoree e lapidee e dipinti a tempera, dorati,
decorati a pastiglia ...
È disponibile la scheda:
"Tradizione e novità", di Antonio Natali, Direttore
della Galleria
degli
Uffizi.
La mostra è promossa dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, con
la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed
Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze, con la Galleria
degli Uffizì, con Firenze Musei e dall’Ente Cassa di
Risparmio di Firenze. Il catalogo è edito nelle edizioni Giunti.
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