Patto di fratellanza Firenze -Mauthausen
con scoprimento
di una lapide commemorativa
Contenuto:
1944 - 8 marzo - 2009
a ricordo della deportazione dei toscani
nei lager nazisti
il patto di fratellanza tra Firenze
e Mauthausen
esprime la volontà di pace
quale impegno di solidarietà e
amicizia per le nuove generazioni.

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Patto di fratellanza Firenze-Mauthausen; le autorità comunali,
provinciali e
regionali introducono al significato dello scoprimento
della lapide commemorativa. Nell'immagine un momento
durante l'intervento del presidente della Regione
Toscana, Claudio Martini
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Patto di fratellanza Firenze-Mauthausen. Il presidente dell'ANED (Associazione
Nazionale
ex Deportati), Mario Piccioli e il vicesindaco del Comune di Firenze,
Giuseppe
Matulli scoprono la lapide commemorativa. La cerimonia è avvenuta con
la partecipazione
dei rappresentanti dei comuni della Provincia di Firenze
convenuti
in piazza Signoria per il corteo dei gonfaloni
e degli studenti fiorentini dell'Istituto
Comprensivo
Montagnola-Gramsci, della scuola Pieraccini Rosselli Verdi e della
scuola Leonardo
da Vinci di Lastra a Signa.

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2009
Da sinistra nell'immagine: il presidente dell'ANED Mario Piccioli, (testimone
sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti) l'Assessore
alle
Relazioni
Internazionali
, Eugenio Giani, il vicesindaco del
Comune
di
Firenze Giuseppe
Matulli e il sindaco del Comune
di Mauthausen, Thomas Punkenhofer.

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Nell'immagine lo striscione degli studenti nel Salone dei Cinquecento:
"Firenze - Mauthausen: città gemellate - La memoria ha un futuro di pace"

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Letture di poesie a cura di Riccardo Biffoli, canti dei Coro di voci
bianche
dell'Accademia Musicale di Firenze, musiche della Scuola di Musica
di
Scandicci prima della firma del patto di fratellanza tra le due città.

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Sottoscrizione del patto di fratellanza tra le due città fondato sui
valori dell'
antifascismo, sulla promozione della
pace, del dialogo fra i popoli e
sulla volontà
di mantenere
viva la memoria delle deportazioni nei campi di concentramento,
soprattutto nei
giovani. Il Patto di fratellanza tra il Comune di Firenze e la città di
Mauthausen è stato firmato a distanza di 65 anni dalla partenza dell'ultimo
treno
riempito in
piazza
Santa
Maria
Novella che portò i fiorentini verso i lager nazisti.
Nella
mattinata sono
stati affrontati dignitosi concetti umani, quali l'estremo
impegno per imparare
a "fare la pace" e il "coraggio civile" ossia
il coraggio
d'intervenire quando si vedono atti d'ingiustizia, intolleranza,
xenofobia,
prepotenza, violenza e non solo fisica.