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Al primo
piano degli Uffizi
Piero
di Cosimo. 1462-1522
Pittore eccentrico
fra Rinascimento e Maniera
Presentazione
della mostra di Paola Grifoni
Segretario regionale
del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del
turismo.
Iniziativa nell'ambito di
Firenze
2015 - UN ANNO
AD ARTE 2015

©www.zoomedia.it vanna innocenti 22 giugno 2015
Allestita al primo piano degli Uffizi è
aperta fino al 27 settembre 2015 la mostra monografica
dedicata a Piero di Cosimo
1462 - 1522. Pittore eccentrico fra Rinascimento e Maniera, organizzata
dalla Galleria degli Uffizi (Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico,
Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di
Firenze) e dalla National Gallery of Art di Washington,
Gallery dove, con alcune varianti, l’esposizione ha avuto un primo
allestimento dal 1° febbraio al 3 maggio
2015.

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La mostra dedicata a Piero di Cosimo, pittore del Rinascimento
fiorentino originale, fantasioso,
ma meno noto al grande pubblico, è
frutto di un'idea di Serena Padovani, già direttrice della Galleria
Palatina di Firenze che, con Elena Capretti, Anna Forlani Tempesti,
Daniela Parenti hanno curato l'iniziativa. Nell'immagine si vede la
tavola del 1490 di Piero di Cosimo: La costruzione di un edificio
prestata alla mostra dal The John and Mable Ringling Museum of Art di
Sarasota (FL).

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Un particolare del dipinto: La
costruzione di un edificio mostra una gru con l'argano mosso
da una ruota con la quale viene issata una statua sulla balautra della
balconata dell'edificio. È un esempio di macchina da costruzione
più complessa
che viene raffigurata da Piero di Cosimo
insieme agli attrezzi più comuni: squadre, compassi, trivelle, tenaglie,
succhielli,
sgorbie,
asce
e per il lavoro degli scalpellini: mazzuoli,
mazze,
bocciarde,
scalpelli,
verghe.


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Le due esposizioni
su Piero di Cosimo hanno trattato aspetti diversi dell'artista.
Alla
National Gallery di Washington si è tenuta una esposizione più contenuta
e strettamente monografica; agli Uffizi di Firenze, oltre ad una
trentina di dipinti in comune, sono proposte circa
100 opere comprendenti anche disegni
di Piero di Cosimo oltre ad alcuni dipinti e disegni di diversi
maestri dialoganti con Piero, quali Filippino Lippi, Fra’ Bartolomeo
e Lorenzo di Credi.
Alla mostra della Galleria degli Uffizi un gran rilievo è assunto
dalla tavola con la Morte di una ninfa della National
Gallery di Londra, capolavoro
commovente
e dal soggetto ancora misterioso,
che
fin dal XIX° secolo ha stimolato la fantasia di altri artisti.
La
mostra fiorentina ricostruisce il percorso artistico di Piero di
Cosimo, a partire dalla formazione nella bottega di Cosimo Rosselli,
maestro dal quale assunse anche il nome (il suo era Piero
di
Lorenzo).
Descrive gli incontri determinanti con l’arte
di Leonardo da Vinci e dei pittori fiamminghi, che stimolarono nel
maestro
la capacità di
osservare la natura e la realtà circostante con incantata
meraviglia, trasponendone suoi frammenti e arricchendo le opere
anche di significati simbolici soprattutto nelle composizioni
a soggetto sacro.
Conoscere i lavori di Piero di Cosimo vuol dire anche
addentrarsi nella storia fiorentina del Rinascimento, dall’età Laurenziana,
epoca alla quale risalgono dipinti di straordinaria qualità come
la Visitazione (Washington, National Gallery) eseguita, per
la cappella di Piero di Gino Capponi - proprio quel Pier Capponi
noto per aver difeso
la città contro Carlo VIII – nella chiesa di Santo Spirito,
o il ciclo con Storie dell’Umanità primitiva eseguito
per il palazzo dei Del Pugliese, di cui sono presenti
le due scene di Caccia del Metropolitan Musem di New York e la suggestiva
veduta di un edificio in costruzione del museo di Sarasota.
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Nelle
due immagini si vedono due ritratti, in alto: la Madonna con
Gesù Bambino (1485-'90)
dal Musée
du Louvre di Parigi, Piero di Cosimo vi raffigurò la Vergine-contadina
caratterizzata da una particolare umanità che ora è tornata apprezzabile
grazie al
restauro
del
2014; qui sopra: Santa Maria Maddalena (1490 circa) che Piero realizzò
riprendendo spunti fiamminghi in voga allora a Firenze, proviene dalla
Galleria
Nazionale
d'Arte Antica di Palazzo Barberini di Roma. Tra i ritratti,
ritenuti tra i più straordinari del Rinascimento fiorentino, è esposto
in mostra il dittico con le effigi di Giuliano da Sangallo e di Francesco
Giamberti (Amsterdam, Rijksmuseum), che risale all’epoca
della Repubblica fiorentina di fra' Girolamo Savonarola e Piero Soderini. |
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Un'inquadratura nelle sale con le Adorazione del Bambino: quella
di Fra' Bartolomeo e, a destra, quella di Piero di Cosimo, mostra l'allestimento
che vede affiancate le opere e gli studi preparatori. I rari disegni della
mano di Piero sono presenti nella mostra di Firenze, mentre le ragioni
di conservazione non ne avevano consentito l'esposizione a Washington. I
tondi fiorentini, come superficie pittorica, erano molto richiesti e diffusi
nel periodo di attività considerato
dalla mostra.

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Le opere di Piero di Cosimo fanno conoscere anche il mondo colto
e raffinato dei suoi committenti: i Del Pugliese, gli Strozzi, i Vespucci
che commissionarono
cicli pittorici a tema mitologico per le loro dimore; in queste opere il pittore
raggiunse
i vertici più alti nell’abilità narrativa, nella ricchezza
dei dettagli, nella varietà di figure, di costumi e di scenari. Imprese
che fanno
intuire
anche la meraviglia degli apparati per le sfilate
e per le
scenografie ideati dal maestro e descritti nella sua vita da Giorgio Vasari.
Nell'immagine, sulla sinistra, una delle due tavole a fregio di Piero con tritoni
e
nereidi
con
satiri (1500-1505) che sono state poste in confronto al modello classico,
il
fronte
marmoreo
di sarcofago con thiasos marino dei primi decenni del III secolo d.C. della Galleria
degli Uffizi

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Piero di Cosimo, secondo
quanto racconta il suo principale biografo Giorgio Vasari, fu pittore
solitario, anticonvenzionale e incolto
nell'aspetto; per usare un’espressione cara a Federico
Zeri: eccentrico. Nell'immagine si vede un paesaggio con edifici a
pianta circolare, particolare della tavola Il Volto Santo di Lucca del
1495 di Piero di Cosimo; è un dipinto dove utilizza anche artifici
con la tecnica trompe l'oeil.
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Piero mostra affinità con Leonardo da Vinci per l’interesse verso
la natura e la raffigurazione degli stati d’animo, come attesta, fra gli
altri, l’intensità dei volti ridenti delle figure nel dipinto Madonna
col Bambino e angeli (nell'immagine) della Fondazione Cini di Venezia. Come
Leonardo fu uno sperimentatore e questa, in un momento che segna il passaggio
dalla tradizionale pittura a tempera ad uovo alla pittura a olio, può essere
la ragione per cui diversi suoi dipinti risultano danneggiati.

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Nell'immagine si vede la pala d'altare più grande
di Piero di Cosimo, la Madonna in trono con Gesù Bambino e
i santi Vincenzo Ferrer e Girolamo di cm 208,9x205,1 degli anni tra
il 1510 e il 1515 (Yale University Art Gallery). La pala è esposta
a metà
lavoro di restauro ed è in mostra corredata degli studi e delle
indagini effettuati prima dell'intervento di recupero che sarà concluso
i prossimi anni.

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La mostra su Piero di Cosimo (Firenze 1462 - 1522), sarà aperta
fino al 27 settembre 2015 agli Uffizi. Evento parte del programma di
mostre "Firenze
2015. Un anno ad arte".
Sono promotori dell'iniziativa: Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo,
Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo della Toscana, Ex -Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze, Galleria degli Uffizi,
Firenze Musei. La mostra è stata organizzata dalla Galleria degli
Uffizi (Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico
ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze)
e dalla National Gallery of Art di Washington. Il
catalogo della mostra è pubblicato
nelle edizioni Giunti. L'immagine mostra un
momento della conferenza stampa nel verone al
primo piano degli Uffizi. L'ombra in contrasto della luce della finestra
è del "Marte
Gradivo" di Bartolomeo Ammannati.

Piero
di Cosimo. 1462-1522
Pittore eccentrico fra Rinascimento e Maniera
Presentazione della mostra
di Paola Grifoni, Segretario regionale
del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Mostra aperta dal 23 giugno al 27 settembre 2015 in orario: dal martedì alla
domenica ore 8.15 - 18.50; dal 7 luglio il martedì sarà aperta
anche in orario 8.15 – 22.00.
Chiuso
il lunedì.
Biglietto intero: € 12.50; ridotto: € 6.25 per i cittadini dell’U.E.
tra i 18 ed i 25 anni; gratuito riservato a minori di 18 anni di qualsiasi
nazionalità, portatori di handicap ed un accompagnatore, giornalisti,
docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze
della formazione, Diploma di Laurea di lettere e filosofia con indirizzi
di laurea archeologico o storico-artistico, Diploma di Laurea o corsi corrispondenti
negli Stati membri dell’Unione Europea.

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