Storia - Liberazione di Firenze - Piccola
cronologia
25 Settembre
1943: l'esercito americano
aveva capito che Firenze, pur essendo culla di enormi tesori culturali,
era anche un centro
di
smistamento utile ai tedeschi e pericoloso per gli "alleati",
quindi la città doveva essere colpita e bombardata. Cercarono
dunque di colpire il nodo ferroviario di Campo di Marte e di recar,così,
danno ai tedeschi (che ricevevano armi coi treni). Per un errore, però,
fu bombardata la zona di piazza Cavour a nord del centro storico
e morirono
tantissimi civili innocenti. (Firenze ricorda, memoria del 61mo, e
del 73mo)
Proprio per questo completo fallimento,
non ci furono più bombardamenti nel restante 1943.
18 Gennaio
1944: ripresero i bombardamenti per danneggiare in qualche
modo i tedeschi. Per non
devastare opere
artistiche
importanti gli "alleati" bombardarono le
zone vicine a Firenze. Dieci civili morirono.
8 Febbraio 1944: continuano i bombardamenti
delle zone periferiche di Firenze, con feriti
e morti.
3 Marzo 1944: sciopero. Lo sciopero nelle
fabbriche ha un grande successo.
19 Marzo 1944: centinaia di lavoratori
vengono concentrati nel convento delle Leopoldine in Piazza S. Maria Novella
e deportati in vagoni piombati. (targhe leggibili presso il Convento e al
binario della Stazione di S. M. N.)
Il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN) si riunisce sempre in
posti diversi.
22 Marzo 1944: (un Tribunale Speciale
straordinario era stato insediato, per punire i renitenti alla
leva) il tribunale speciale decide di fucilare cinque giovani
rastrellati a Vicchio, perché sia d'esempio alle reclute, che
vengono costrette ad assistere alla fucilazione: così all'alba
al Campo di Marte Antonio Raddi, Adriano Santoni, Guido Targetti (la
sua ultima lettera), Ottorino Quiti e Leandro Corona
vengono fucilati
alla presenze delle reclute e della autorità fasciste contro il
muro di cinta dello Stadio di Firenze.
Commemorazioni: 60°, 22
marzo 2004 - 61° 22 marzo 2005
23 Marzo 1944: alle ore 11.05 il Campo
di Marte bombardamento alleato - una bomba esplode
all'ingresso della cripta dei caduti fascisti in
Santa Croce.
2 Aprile 1944: i partigiani interrompono
la linea ferroviaria tra Sesto e Calenzano.
10 Aprile 1944: eccidio di Cercina, vennero uccisi
sei persone. Dopo pochi giorni vennero scoperti i cadaveri sul
Monte Morello.
10 Aprile 1944: viene ucciso Giovanni Gentile, filosofo
ed ex ministro del regime fascista.
21 Aprile 1944: in via Santa Maria un gappista
uccide il famigerato fascista "Pollastra".
23 Aprile 1944: Lisi, un parente del "Pollastra"
ferma Bruno Fanciullacci (partigiano) in Piazza Santo Spirito e
lo accusa della morte del congiunto; dopo
inutili spiegazioni il Fanciullacci scappa ma viene
catturato e
arrestato; viene malmenato e maltrattato,
riceve sei coltellate nel ventre: il Fanciullacci
viene
così ricoverato
all'ospedale..
1 Maggio 1944: bombardamento della città (alleati)
2 Maggio 1944: bombardamento di Campo di
Marte e Rifredi.
13 Maggio 1944: i repubblichini arrestano Annamaria
Enriques Agnoletti, sorella di Enzo Enriques Agnoletti e sua madre.
4 Giugno 1944: gli alleati occupano
Roma
6 Giugno 1944: alleati sbarcano in
Normandia
7 Giugno 1944: i tedeschi al numero
12 di Piazza d'Azeglio arrestano i rappresentanti della commissione
radio del Partito
d'Azione, Radio "Cora": Enrico
Bocci, capo del gruppo, la sua segretaria Gilda La Rocca,
il capitano Italo Piccagli,
Luigi Morandi, Carlo Ballario, la moglie dell'avvocato Maria Bocci,
l'ingegnere Guido Focacci e Franco Gilardini. Insieme alla
sorella di Morandi Andreina ed i suoi genitori, arrestati poco
dopo, vengono portati a Villa
Triste. Bocci e Piccagli si accusano di tutti i reati scagionando
gli altri: tutti vengono torturati percossi e maltrattai con una
violenza
indescrivibile, ma nessuno
rivela informazioni utili ai repubblichini che li torturavano.
8 Giugno 1944:
il C.T.L.N. suddivide la città di Firenze in quattro zone strategiche:
Oltrarno, Cascine-Porta a Prato-Rifredi, Centro, via Bolognese-via Faentina-Campo
di Marte
12 Giugno 1944: Italo Piccagli, Annamaria
Enriques Agnoletti, tre paracadutisti ed un militare,
vengono fucilati a Cercina.
14 Giugno 1944: si consigliano i cittadini
di fare provviste di acqua che potrebbe
mancare da un momento all'altro.
15 Giugno
1944: le trasmissioni di Radio
Cora riprendono con Campolmi e da
Alessandro Rigutini. Le trasmissioni
vengono inviate sempre da diverse postazioni nella città.
19 Giugno 1944: ancora agenti
della banda Carità arrestano
Franco Martelli e Vincenzo Vannini,
Rocco Caraviello ed Edgardo Savoli, usciti da una
riunione; vengono portati a Villa Triste dove sono
barbaramente torturati; freddamente
uccisi qualche giorno
dopo nella zona di Cercina.
6 luglio 1944: le brigate garibaldine "Sinigaglia", "Lanciotto", "Caiani" e "Fanciullacci",
si costituiscono nella divisione "Arno":
comandante della divisione è nominato Aligi Barducci.
8 luglio 1944: le SS affiggono un manifesto che
avvisava dell'ordine di sparare a chiunque non
obbedisse ai tedeschi. Lo stesso giorno arrestano
Giancarlo Zoli, Giuseppe De Micheli, Gaetano
Pacchi
e Cesare Claretto;
qualora accadessero fatti ostili al governo ed ai tedeschi
questi prigionieri sarebbero immediatamente
fucilati.
Piazze vuote
25 luglio 1944: I fascisti partono per il Nord
d'Italia, portando con se i dossier suoi
reati commessi.
Si rifugiano a Firenze migliaia di profughi provenienti
dalle campagne.
Il CTLN dirama disposizioni perché i partigiani che si
trovano sulle montagne scendano in città.
27 luglio 1944: gli alleati occupano
S. Casciano.
29 luglio 1944: le truppe
tedesche accorrono
da sud incalzate dagli alleati.
Le formazioni partigiane presenti erano: la divisione "Arno",
d'ispirazione comunista e le brigate "Rosselli" del
Partito d'Azione con un totale di 1100 patrioti.
Le
brigate del Monte Giovi, della
zona Montespertoli-Lastra a Signa e della zona Grassina-Impruneta
ricevettero l'ordine del CTLN di convergere su Firenze.
Su indicazioni di
Hitler tutti i ponti vengono minati, tranne il Ponte
Vecchio che però rimarrà isolato dalla distruzione
delle strade di accesso.
Gli alleati devono essere rallentati il più possibile
sulla sponda sinistra dell'Arno. I tedeschi affiggono un
manifesto
che avvisa gli abitanti intorno al Ponte Vecchio, Borgo
S. Jacopo, via dei Bardi, via Guicciardini
e via Por Santa Maria, di lasciare le proprie abitazioni
entro le dodici del giorno successivo (30 Luglio).
E' battaglia continua e sempre più ravvicinata;
31 luglio 1944: i ponti sono minati.
3 Agosto 1944:
stato di emergenza,
i cannoneggiamenti
sono più vicini.
le violente esplosioni che riducono in macerie i ponti,
le strade e i palazzi intorno
Ponte Vecchio iniziano
intorno alle 21. Nel 70° della
Liberazione di Firenze, si ricorda:
"La
notte della memoria"
4 Agosto 1944:
arrivano gli alleati a Porta Romana.
I cecchini cominciano a sparare dai tetti colpendo vittime
innocenti.
La popolazione è a rischio quando fa la fila per l'acqua o esce
in cerca di cibo.
5 Agosto 1944: Carlo Ludovico
Ragghianti, il tenente colonnello Niccoli ed il tenente
Fischer (che
aveva steso un filo
telefonico per unire le due sponde dell'Arno) attraverso
il corridoio Vasariano, raggiungono il Ponte Vecchio.
Incontrano gli alleati.
6 Agosto 1944: quattro paracadutisti italiani
attraversano l'Arno per una ricognizione, rientrano
l'8 Agosto dopo aver
raggiunto Settignano e individuato la posizione del nemico.
7 Agosto 1944: in Piazza
Santo Spirito Aligi Barducci "Potente" con
i suoi compagni è in azione per catturare i franchi
tiratori. E' ferito da un colpo di mortaio.
Morirà il 9 agosto. La divisione "Arno" d'ora
in poi sarà la divisione "Potente".
10 Agosto 1944: i tedeschi lasciano la linea
dei Lungarni per attestarsi lungo i
i viali
di Circonvallazione, il Mugnone e la ferrovia Firenze-Roma.
Attraversato il Mugnone i genieri fanno
saltare i ponti:
il Romito e il Ponte
Rosso (che resisterà). I partigiani
attraversano Piazza Beccaria per raggiungere il nuovo fronte.
11 Agosto 1944: alle 6.10 il CTLN ordina
l'attacco.
Alle 6.45 suona la "Martinella" di Palazzo
Vecchio, il segnale dell'insurrezione.
Alle
7 gli uomini del CTLN scortati dai partigiani arrivano
a Palazzo Medici Riccardi e installano il nuovo governo cittadino.
La
battaglia intanto perdura: a San
Jacopino, lungo il Mugnone, alla Fortezza, in Piazza
della Libertà,
al Ponte al Pino, lungo la linea ferroviaria di via Aretina;
si combatte fra le case,
nelle strade. I franchi tiratori continuano a sparare.
Nella battaglia tutte le forze antifasciste combattono:
dai democristiani, ai comunisti, ai socialisti, agli
uomini del
Partito d'Azione;
uniti
dalla lotta contro
il fascismo.
13 Agosto 1944: i genieri alleati
costruiscono ponti Bailey sulle macerie dei ponti distrutti
.
18 Agosto 1944: i tedeschi lasciano
la seconda linea difensiva per mettersi sulla terza
linea difensiva: Barco, Rifredi
Careggi, Bolognese,
Faentina, cave di Maiano e Settignano.
19/22 Agosto 1944: i tedeschi bombardano
con l'artiglieria il centro storico. Proseguono gli
scontri in Piazza Dalmazia, alle Officine Galileo,
al Ponte di Mezzo ed in via
Bolognese.
31 agosto 1944
Liberazione dell'ospedale di Careggi
1 settembre 1944
Liberazione di Fiesole
7 Settembre 1944: Cerimonia
dello scioglimento delle formazioni partigiane,
presieduto
dal governatore di Firenze,
colonnello Mickie. Si ricorda Aligi Barducci "Potente".
I partigiani sfilano per le vie della città fra
gli applausi della folla.
8 Settembre 1944:
Sul giornale, i fiorentini leggono della cacciata definitiva dei
tedeschi da Monte Morello, da
Montesenario, da Monte
Giovi e dalla Calvana.
Piero Calamandrei riapre l'università;
il tribunale riapre i battenti.
13 Settembre 1944: insediamento del
primo Sindaco di Firenze: Gaetano Pieraccini,
socialista tra le le figure della resistenza
più amate
dai fiorentini.
20 Settembre 1944: Radio Firenze riprende
le trasmissioni.
Lisa Bartali - Vanna Innocenti