Il nucleo di tessuti figurati rinascimentali
in seta, lino e oro, che viene esposto per la prima volta fa
parte della raffinata collezione dell'antiquario Herbert Horne.
Le bordure risalgono al Quattrocento e al Cinquecento
e sono state tessute con la tecnica del lampasso o del broccatello.
Sono piccoli esempi
di manifattura di altissima qualità. Le raffigurazioni
sono quelle tipiche dei soggetti sacri della pittura rinascimentale:
l’Annunciazione,
la Natività, la Resurrezione e l’Assunzione.
Sono esemplari tuttora oggetto di studio, ma per le attribuzioni
come autori dei disegni
delle
bordure
esposte ricorrono nomi di grandi artisti quali: Domenico Ghirlandaio,
Bartolomeo di Giovanni e Raffaellino del Garbo".
La collezione testimonia, inoltre, un
periodo del commercio antiquario caratterizzato dalla ricerca ossessiva
per queste testimonianze
preziose e di piccolo formato. In fine Ottocento, gli esemplari
originali d'epoca venivano acquistati in grandi quantità tra
i parati ancora presenti nelle chiese toscane
e, per rispondere
alle tante
richieste,
venivano ritagliate le parti decorate per essere rivendute con il risultato
di essere disperse nel mondo.
Al Museo Horne la mostra “Bordi
figurati del Rinascimento nella collezione Horne”,
parte del progetto: “LUSSO
E MODA. Percorsi insoliti
nei musei Bardini, Horne e Stibbert”, sarà aperta
fino all’8
ottobre 2012.