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Toscana : Cultura e Tradizioni
I canti della tradizione: "siam venuti a cantar Maggio"
Canti raccolti dalla Scuola Materna Serristori di Firenze

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7 - 2010

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Storia

"siam venuti a cantar Maggio"

Nella notte fra i 30 Aprile e il 1° Maggio i "Maggiaioli" andavano ad annunciare il Maggio con canti, spesso accompagnati da chitarra e mandolino, nelle aie delle fattorie e delle case coloniche. Appena giunti cantano:

"Eccoci giunti a questa abitazione per nostra bizzarria e nostro vantaggio
se il capoccia ci dà la permissione siamo venuti per cantarvi il Maggio."

"Di lontan siamo venuti alle vostre case belle,
siam guidati dalle stelle a portar quattro saluti
il bel maggio è ritornato tutto pien di rose e fiori
è da tutti festeggiato festa dei lavoratori;
più non c'è la bianca neve ne' sugli olmi ne' sui faggi,
perché il sole coi suoi raggi la distrugge e non si vede.
Affrettatevi o massaie affrettatevi al prosciutto
Affrettatevi o massaie a portarci un po' di tutto;
Dalle uova alla farina al formaggio pecorino,
caso mai dalla cantina esca fuori un po' di vino;
noi di qui facciam partenza diamo fine ai nostri canti
con profonda reverenza ringraziamo tutti quanti."

Allora i contadini si alzano dal letto, aprono le finestre ed offrono ai maggiaioli pane, farina, uova. I maggiaioli cantano:

"Siam venuti a cantar maggio qui sull'uscio della sposa,
ma la sposa è andata via è nel campo a coglier fiori,
ne ha raccolti una paniera per portarli a primavera
primavera prima o poi canterem maggio per voi."

Nel casi che i contadini fossero rimasti a letto, i maggiaioli li invitano ad alzarsi:

"Voi che siete sulle piume state su più non dormite
le finestre vostre aprite c'è la luna che vi fa lume."

I contadini scendono e cantano insieme ai maggiaioli:

"E' ritornato maggio son ritornati i fiori ecco la festa dei lavoratori
E' ritornato maggio con fiori e gelsomini ecco la festa dei contadini
con gioia e con carezze ritornano gli amanti
all'ombra frescheggiante della pianta, l'usignolo canta,
vola la tortorella e la ragazza bella è innamorata.
L'aria è profumata di rose e di viole, svegliatevi
all'amore o giovinette, l'amante che promette
in questo canto adorno a maggio lo fa ritorno: è Primavera.
La cesta e la paniera pienatecela d'ova, ma non di quelle che la chioccia cova.
E dateci dell'ova e datecene quante un liofante
E dateci dell'ova e dateci il formaggio che noi vi s'è cantato tutto il maggio
E dateci il formaggio e dateci iì prosciutto che il nostro maggio s'è cantato tutto."

MAGGIO

"SIAM VENUTI DA LONTANO SENZA PIOGGIA O SENZA VENTO
QUESTO SI CHE è UN BUON MOMENTO DI CANTARE IL NUOVO MAGGIO.

SI COMINCIA A SALUTARE CHI STA SOTTO A QUESTO TETTO
SIANO AL FUOCO SIANO A LETTO SIANO PUR DOVE GLI PARE
SI COMINCIA A SALUTARE.

SALUTIAM PRIMA IL PADRONE POI LA SUA DILETTA SPOSA
CHE è UNA COPPIA ASSAI GRAZIOSA CHE ANCHE IL CIEL CE LO PROPONE
SALUTIAM PRIMA IL PADRONE

TORNA A NOI LA RONDINELLA CHE FA IL NIDO SOTTO IL TETTO
ANCHE A VOI RAGAZZE BELLE VI CI VUOLE UN GIOVANETTO
VI CI VUOLE UN GIOVANETTO

RAGAZZINE CHE DORMITE DALLE PIUME IL CAP ALZATE
E NEL MENTRE VI SVEGLIATE CANTAR MAGGIO VOI SENTITE
RAGAZZINE CHE DORMITE

SULLA CIMA D'ALTO FAGGIO CI RISIEDE UN CARDELLINO
COL SUO CANTO TENERINO PAR CHE DICA ARRIVA MAGGIO
SULLA CIMA D'ALTO FAGGIO

LA MASSAIA ORMAI SI SENTE CHE L'è ENTRATA NEL POLLAIO
E DI UOVA UN CENTINAIO CE NE DA SE NON SI PENTE
LA MASSAIA ORMAI SI SENTE

SE CI DATE UN BEL PROSCIUTTO VI SI CANTA MAGGIO TUTTO
SE CI DATE UN PO' DI VINO VI SI CANTA PERBENINO
SE CI DATE UN PO' DI VINO

NOI DI QUI FACCIAM PARTENZA D'ALTRE PARTI ABBIAM D'ANDARE
E NEL FAR LA RIVERENZA SI COMINCIA A SALUTARE
NOI DI QUI FACCIAM PARTENZA SI COMINCIA A ALUTARE"

Se i contadini si mostrassero restii a dare la ricompensa ai maggiaioli, questi cantano:

"CHE V'ENTRASSE LA GORPE NI' POLLAIO
E VI MANGIASSE TUTTE LE GALLINE
CHE V'ENTRASSERO 'E TOPI NI' GRANAIO
E VI MORISSE LE BESTIE VACCINE
UN'ACCIDENTE AI PADRE E UNO ALLA FIGLIA
I' RIMANENTE A TUTTA LA FAMIGLIA."

I Maggiaioli rinnovano le richieste:

"SE DELL'OVA A NOI CI DATE
PREGHEREM PER LE GALLINE
DALLE VOLPI E LE FAINE
VI SARANNO LIBERATE
SE DELL'OVA A NOI CI DATE;
E DATECI DELL'OVA E DATECI DELL'OVA,
MA NON DI QUELLE CHE LA CHIOCCIA COVA,
LA CHICCIA COVA."

Se invece i maggiaioli sono soddisfatti chiudono la maggiolata così:

"BENEDETTA QUESTA CASA
BENEDETTO CHI CI STA DENTRO
MURATORE CHE L'HAI MURATA,
DIO TI PORTI A SALVAMENTO"

"ALLA BARBA DEL CONTADINO
S'E' RUBATA L'UVA BIANCA;
SE CI PIGLIA IN SULLA PIANTA,
SAI TU QUANTE CE NE DA'!!
LA, LA, LA, LA, LA, ...
ALLA BARBA DEL CONTADINO
S'E' RUBATA L'UVA NERA;
SE CI PIGLIA SULLA SERA,
SAI TU QUANTE CE NE DA'!!
LA, LA, LA, LA, LA, ...

I maggiaioli
della Scuola Materna Serristori
hanno cantato il maggio per voi con l'auspicio di un'annata piena di frutti.

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Pagina pubblicata il 11-05-2010 - Aggiornato il 12-Mag-2010