PREMIO VIAREGGIO
PREMIO INTERNAZIONALE VIAREGGIO VERSILIA - ABRAHAM YEHOSHUA
Programma del 30 giugno e 1 luglio 2006
I Finalisti e i
Premiati della
77esima edizione “Premio
Viareggio Répaci”
PREMIO INTERNAZIONALE VIAREGGIO VERSILIA
ABRAHAM YEHOSHUA
Coerente con la sua premessa antifascista e contro “l'insorgere dei
fascismi, vecchi e nuovi” (Leonida Repaci), il Viareggio ha dato
vita, nel 1967, al Premio Internazionale Viareggio Versilia, assegnato
ogni anno a personaggi, italiani e non, che si siano distinti per l’impegno
nei temi della pace e della solidarietà. Riconoscimento che, negli
anni, è stato dato a Pablo Neruda, Aimé Cesaire, Alexandros
Panagulis, Günther Grass.
Il vincitore del Premio Internazionale è quest’anno
lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua.
Venerdì 30
giugno, in occasione della premiazione di Yehoshua, è stata
organizzata la tavola rotonda “Gerusalemme città aperta:
tre religioni a confronto”, presieduta da Giuliano Amato.
Insieme a loro, Furio Colombo, Khaled Fouad Allam, Simonetta Della
Seta, Mons.
Vincenzo
Paglia.
Abraham Yehoshua è nato a Gerusalemme nel 1936. Attualmente
insegna Letteratura comparata all'Università di Haifa, città dove
vive. Si è laureato in Letteratura ebraica all'Università di
Gerusalemme. Ha avuto incarichi come professore esterno nelle università di
Harvard, Chicago e Princeton. Ha vissuto a Parigi per quattro anni
dal 1963 al 1967. Inizialmente autore di racconti e opere teatrali,
ha conosciuto
il successo con i suoi romanzi ed attualmente è lo scrittore
israeliano più noto. Le sue opere sono state tradotte in 22
lingue e sono state accolte da un crescente consenso internazionale
che lo ha portato
in breve
ad essere uno dei narratori più amati e letti. In tutti i suoi
romanzi, come Cinque stagioni, Il signor
Mani, L'amante (tradotto in
quindici lingue),
Ritorno dall'India e Un divorzio tardivo, il problema dell'identità ebraica
viene indagato a fondo, a partire da una situazione particolare di
partenza che diventa il motore per una ricerca a tutto campo sulle
lacerazioni
e i dilemmi di un'intera cultura.
Yehoshua è un osservatore attivo della realtà del suo
paese e un profondo conoscitore della politica e storia recente.
In questa prospettiva
si colloca il suo intervento saggistico Diario di una pace
fredda, sul
problematico rapporto e la difficile convivenza tra palestinesi e
israeliani.
I suoi romanzi sono: L'amante (1977), Un divorzio tardivo
(1982), Cinque stagioni (1987), Il signor Mani (1990), Ritorno
dall'India (1994),
Viaggio alla fine del millennio (1997), La sposa liberata (2002),
Tre giorni
e un bambino (2003) e Il responsabile delle risorse umane (2004),
tradotti in Italia da Einaudi, che ha anche pubblicato Il lettore
allo specchio
(2003), Tutti i racconti (1999), i saggi Il potere terribile di
una piccola colpa, Etica e letteratura (2000), la commedia Possesso (2001)
e il saggio
Antisemitismo e sionismo (2004). Nel 2005 sono usciti la raccolta
di racconti
L'ultimo comandante, la pièce Una notte di maggio e i due
racconti illustrati da Altan raccolti in Un cagnolino per Efrat.