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Firenze

Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze - Eventi
nel quarantennale dell'alluvione

"Contro al cieco fiume: quarant'anni dopo"
(Dante Alighieri - Commedia, Purgatorio, canto I)
Descrizione - Immagini

conferenza stampa
© www.zoomedia.it vanna innocenti 4 novembre 2006
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze - Conferenza stampa del Ministro F. Rutelli durante la visita alla mostra: "Contro al cieco fiume: quarant'anni dopo

Contro al cieco fiume: quarant' anni dopo
(Dante Alighieri Commedia, Purgatorio canto I)

In occasione della ricorrenza del 40° dell'alluvione, il 4 novembre 2006, la città di Firenze nel suo insieme dedica numerose iniziative al ricordo di quell'evento così tragico. I danni provocati dall'alluvione furono grandi, ma grande fu anche la risposta della città, delle istituzioni culturali e dei semplici cittadini, la concreta solidarietà ricevuta da tutte le parti del mondo, l'immediata attivazione di intelligenze, creatività, impegno civile, che portarono, in un tempo relativamente breve rispetto ai danni subiti, a ripristinare una situazione di normalità e al recupero di opere d'arte, libri, documenti che sembravano irrimediabilmente perduti.

La Biblioteca Nazionale Centrale fu duramente colpita nel suo patrimonio librario e nei suoi arredi.
Su circa tre milioni di volumi che ne costituivano il patrimonio, oltre 1 milione furono le opere alluvionate: parte delle opere dei preziosi fondi antichi Magliabechiano e Palatino (per un totale di circa 70.000 opere a stampa, prevalentemente Grandi Formati da sempre collocati nei sottosuoli in ragione della loro dimensione), circa 30.000 testate di riviste e quotidiani spesso molto rare, l'intera collezione dei manifesti, circa 20.000 cassette di miscellanee per un totale di 400.000 pezzi e pressappoco 60.000 volumi moderni.
I magazzini degli inestimabili fondi di manoscritti e codici miniati di cui la Biblioteca è custode dalla sua fondazione, furono invece preservati, perché, come oggi, anche allora si trovavano ai piani superiori dell'edificio.

Quaranta anni dopo, sono stati restaurati 40.000 volumi del Fondo magliabechiano e 7.000 del fondo Palatino, circa 12.000 miscellanee antiche e circa 5 milioni di fascicoli di giornali sono stati riordinati nelle loro serie e messi a disposizione del pubblico, completando così il recupero del materiale periodico: risultano irrimediabilmente perdute solo 1.300 testate sulle circa 30.000 perse al momento dell'alluvione.

Il 4 novembre 1966, la Biblioteca è colpita dalla prima ondata di piena, che rompe gli argini sul Lungarno della Zecca Vecchia fin dalle prime ore della mattina, sommerge poi piazza Cavalleggeri e allaga l'intero quartiere di Santa Croce.

Appena le acque si ritirano, sotto la guida del direttore dell'epoca, Emanuele Casamassima, inizia l'opera di recupero, che in brevissimo tempo vede l'accorrere da tutto il mondo di giovani volontari, esperti delle tecniche di restauro, professori e artigiani: sarà grazie a questo grande concorso di attività e di saperi che prenderà forma il Laboratorio di restauro, ancora oggi Centro di eccellenza, purtroppo minacciato dall'annosa carenza di risorse e di personale.

La Biblioteca si propone dunque di ricordare l'alluvione con una Mostra dal titolo dantesco (Purgatorio, Canto I): Contro al cieco fiume: quarant'anni dopo (4 novembre-16 dicembre 2006).

Nella Tribuna Dantesca saranno esposte alcune fra le più belle opere restaurate del Fondo Palatino Grandi Formati e del Fondo Magliabechiano con esemplari di opere ancora in attesa di restauro, insieme ad una scelta di carte geografiche restaurate, in particolare atlanti e carte a stampa che coprono quasi la totalità della produzione cartografica europea dal secolo XVI all'anno dell'alluvione.

Le carte esposte, al di là dei valori estetici o della rarità, sono state scelte per documentare le difficoltà di intervento e l'alta qualità del lavoro di restauro, unitamente alla copertura spaziale e temporale del fondo: dalle carte celesti, a quelle dei continenti, dell'Europa, del Mediterraneo, dell'Italia e della Toscana, per arrivare alle città italiane, a Firenze con i suoi quartieri, le sue piazze, le sue strade.

All'inizio e alla fine del percorso espositivo, due grandi carte manoscritte della Toscana e dell'Arno, i due protagonisti dell'alluvione.

Nell'atrio e nella Sala distribuzione della Biblioteca troveranno posto le immagini fotografiche di quegli stessi ambienti durante l'alluvione: la sala cataloghi, appena asciugata all'acqua e dal fango, con i libri ammassati sui tavoli, i soffitti dei magazzini su cui la forza della piena ha sospinto pagine strappate dagli stessi libri che si ammucchiano contorti negli scaffali, le catene di volontari e militari che caricano i libri sui camion per trasportarli nei vari centri di raccolta, insieme alle scene di vita quotidiana dei volontari stessi: le vaccinazioni, il panino consumato appoggiandosi a una colonna, il fiasco di vino che riscalda messo accanto al codice che si sta interfoliando.

Da quel momento però, la biblioteca ha percorso un lungo cammino e la Mostra vuole essere anche l'occasione per presentare il frutto di tre importanti progetti relativi ai sui fondi cartografici che sono per qualità e quantità tra i più importanti nel panorama delle biblioteche e degli archivi sia nazionali che europei.

Il progetto Restauro carte geografiche dei Fondi alluvionati è relativo al restauro di 217 volumi e 16.849 tavole dei Fondi Magliabechiano e Palatino. Si tratta di atlanti e carte a stampa che coprono quasi la totalità della produzione cartografica europea dal secolo XVI all'anno dell'alluvione.

Il progetto Carte geografiche, realizzato all'interno del programma Biblioteca Digitale Italiana, ha riguardato la catalogazione e la digitalizzazione di parte delle carte geografiche a stampa e manoscritte del Fondo Palatino.

Il fondo a stampa formato da 829 mappe composte da circa 3.000 tavole comprende carte geografiche, nautiche o militari e piante di città, tutte pubblicate fra il sec. XVII e i primi anni del sec. XIX. Le carte manoscritte sono circa 250 e comprendono portolani e carte nautiche dei sec. XV-XVII e le carte del cartografo Luigi Giachi del XVIII secolo.

E, infine, il progetto europeo DIG MAP, che si propone di utilizzare il materiale cartografico digitalizzato delle biblioteche partecipanti sviluppando tecnologie per servizi che rendano facile e poco costoso classificare, indicizzare, navigare con l'aiuto di thesauri geografici multilingue, elaborare programmi per la catalogazione automatica delle carte storiche. Al suo completamento il progetto prevede l'avvio di tre servizi: il Catalogo internazionale delle carte geografiche antiche digitalizzate, il Thesauro geografico multilingue europeo e l'Archivio internazionale di autorità di incisori, curatori e stampatori di carte geografiche. Il progetto è finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma eContentplus, inizierà il 1. ottobre 2006 e avrà una durata di 24 mesi.
c.s.

"Contro al cieco fiume: quarant'anni dopo"
(Dante Alighieri - Commedia, Purgatorio, canto I)
Descrizione - Immagini
Aperta fino al 16 dicembre 2006 ad ingresso libero
orario:
Lunedì\Venerdì 10\12,30 -- 15-18;
Sabato 10\12,30 Domenica e festivi chiuso
Biblioteca Nazionale Centrale Piazza Cavalleggeri, 1 Firenze

v. innocenti - E-mail: zoomedia

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Pagina pubblicata il 10 novembre 2006 - Aggiornato il 15-Mag-2008