Mostre
nel Museo di San Marco
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Beato Angelico:
"Beato Domenicano" |
Beato Angelico:
"Beato Vincenzo
Ferrer" |
"L'Angelico
ritrovato.
Studi e ricerche per
la Pala di San Marco"
Biblioteca Monumentale
del Museo di San Marco - Firenze 20 dicembre 2008 - 8 marzo 2009
Vedi anche le immagini
sul Museo di San Marco e il Beato Angelico.

©www.zoomedia.it vanna innocenti 2008
Museo di San
Marco: Biblioteca del Michelozzo. Nell'immagine, a destra, si vedono le teche
con
le
tavolette ritrovate dell'Angelico poste in prossimità
della "Pala
di San Marco", la prima
Pala d'altare del Rinascimento Fiorentino. La Pala fu commissionata da Cosimo
il Vecchio
de’ Medici e dal suo fratello, Lorenzo, come manifesto del loro
mecenatismo
e simbolo del loro prestigio politico e culturale. La Pala fu collocata in sostituzione
di
una pala d'altare in stile gotico, per rappresentare l'innovazione, la modernità.
Dopo alcuni spostamenti, la Pala dell'Angelico, fu definitivamente
smembrata in occasione delle Soppressioni napoleoniche.
Nell'immagine, nella Biblioteca di Michelozzo,
Bruno Santi, Soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure (istituto
a
cui si deve il restauro delle tavole
dell'Angelico e lo studio, con le ricerche del CNR, eseguito sulla "Pala
di San Marco"), con Magnolia Scudieri, direttrice del Museo di
San Marco e curatrice della mostra.
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All'architetto Michelozzo
si deve, oltre
allo
spazio espositivo di questa mostra, anche
la costruzione della nuova cappella
maggiore della Chiesa di San Marco che ospitava la Pala nel Quattrocento
Nella
Biblioteca Monumentale nell’ex
convento di San Marco, oggi parte del Museo,
l’esposizione della Pala di San Marco è proposta nel
modo più vicino a come si presuppone doveva essere la sua posizione
all'epoca
dell'Angelico nella cappella della Chiesa di San Marco.
L'illustrazione del percorso
dell' "Angelico ritrovato" offre le conoscenze delle
opera d’arte
grazie ad un corredo
di descrizioni ed ipotesi sull'originaria
composizione
della significativa pala d'altare di San Marco. |

©www.zoomedia.it vanna innocenti 2008
"L'Angelico
ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco", un pannello
con la
documentazione
delle
opere esposte.
Note sulle due tavolette dell'Angelico, il "Beato
Domenicano" e
il "Beato Vincenzo Ferrer" della prima immagine in alto. Nel
2006 si trovavano in Inghilterra. Il proprietario inglese era inconsapevole
della
loro
identità e
del loro valore. Scoperte
e riconosciute come opera dell’Angelico alla fine del 2006, fu
reso noto il loro ritrovamento a Firenze,
in una pubblica conferenza presso il British Institute
dallo studioso Michael Liversidge dell’Università di
Bristol. Liversidge ipotizzò una loro provenienza
dai pilastri della smembrata Pala di San Marco a Firenze, riconoscendo
le affinità delle tavolette con
altri sei Santi
di accertata provenienza da quella Pala. (Le
altre sei tavolette oggi sono conservate in vari musei italiani e stranieri).
La Soprintendenza fiorentina
partecipò all’asta di Duke’s, dove le due tavolette
passarono nell’aprile del 2007, ma fu costretta a fermarsi alla
cifra prestabilita. L'acquisto dei due dipinti fu dell'antiquario
e collezionista fiorentino, Fabrizio Moretti, le tavole
rientrarono così
in Italia.
Dopo una lunga trattativa, seguita da
Cristina Acidini e Magnolia Scudieri della Soprintendenza Speciale per
il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della città di
Firenze, insieme a gli organi centrali
del Ministero, sono state le risorse per l’acquisto
di "San Vincenzo Ferrer", avvenuto all’inizio del 2008,
attingendo ai fondi del Polo Museale disponibili per l’incremento
del patrimonio.
L’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze, a partire dal presidente Edoardo
Speranza, ha permesso l'acquisto dell’altra tavoletta con
il "Santo Domenicano" e poi data in comodato a lungo termine
al Museo di San Marco dove
si conservano le altre parti di
predella rimasti: il pannello centrale della Pala con i due unici laterali.
Dopo l’acquisizione l’Opificio delle Pietre
Dure fu incaricato del restauro sui
Santi Domenicani e contemporaneamente, con il CNR sono iniziati gli
studi, le ricerche e le indagini scientifiche sulla tecnica
esecutiva,
sullo stato di conservazione e sugli interventi, anche dannosi,
subiti nel tempo sul pannello centrale della "Pala
di San Marco" con la "Madonna in trono fra angeli e i santi
Lorenzo, Marco, Giovanni, Domenico, Francesco, Pietro da Verona, Cosma
e Damiano"
e ai
due pannelli
della predella con "La sepoltura dei santi Cosma e Damiano e dei
loro fratelli "e "Il sogno del diacono Giustiniano".
Le indagini hanno aumentato le
conoscenze sulle opere
e sulla loro origine; i dati acquisiti permettono ora una loro comparazione,
una formulazione di ipotesi più concrete
sull’appartenenza
delle singole parti alla Pala e sulla sua possibile ricostruzione;
i dati costituiscono infine, il nucleo di conoscenze per il prossimo
intervento di restauro della Pala.

©www.zoomedia.it vanna innocenti 2008
"L'Angelico
ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco"
Nell'immagine un particolare della Pala
La mostra e il catalogo (Sillabe) sono curati di Cristina
Acidini e Magnolia Scudieri. Il comitato scientifico è composto
da Cristina Acidini, Marco Ciatti, Cecilia Frosinini, Sara Giacomelli,
Bruno Santi e Magnolia Scudieri.