"Il
cotto dell'Impruneta"
Come si lavora il cotto- 26 marzo al 26 luglio 2009

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Conferenza stampa con i rappresentanti degli enti promotori e con i curatori
della mostra "Il cotto dell'Impruneta". Da sinistra nell'immagine:
Caterina Proto
Pisani, curatrice della mostra con Giancarlo Gentilini; Cristina
Acidini, soprintendente
al Polo Museale della città di Firenze; Giampiero Maracchi, vicepresidente
dell'
Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Ida Beneforti Gigli, sindaco
del Comune
di
Impruneta; Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani;
Marcella Antonini,
responsabile dell'E.C.R.F..

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"Il cotto dell'Impruneta" - Nell'immagine, l'allestimento
e lo spazio espositivo
adiacente alla Basilica
di Santa Maria all'Impruneta che accoglie la sezione
della
mostra: "I Maestri del Rinascimento". Vi sono proposte
le opere originali
di Brunelleschi (La "Madonna
di Fiesole" appena restaurata), Donatello,
Maestro
del San Pietro di Orsanmichele, Luca della Robbia,
Nanni di Bartolo, Desiderio da
Settignano, Andrea del Verrocchio
ed altri importanti Maestri Rinascimentali. La
sezione è curata
dagli stessi ideatori del progetto: Rosanna Caterina Proto Pisani
e Giancarlo Gentilini.
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Tra le opere dei Maestri
del Rinascimento il "San
Gerolamo Penitente",
in terracotta dipinta a bronzo attribuita al Verrocchio. L'opera
fu pensata e realizzata
nella "Bottega del Verrocchio" ed
è stata ritrovata recentemente in modo casuale. In questo periodo
si sta discutendo su una sua più corretta attribuzione.
Nel compimento
dell'opera si pensa vi sia stata la mano, almeno in
parte,
di
Leonardo
da Vinci.
Il "San Girolamo Penitente" è stato ritrovato
per caso in una soffitta nel 1989 ed appartiene alla Accademia Chigiana Senese,
collezione Chigi
Saracini.
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L'architetto Gabriele Morolli ha curato la sezione descrittiva
ed espositiva
dedicata a "Il cotto e l'architettura toscana. Un materiale
per tre millenni di
storia". Qui si ritrovano reperti dell'eta etrusca, della Firenze
romana e via via
fino al '900. Dei periodi Rinascimento e Barocco in mostra i soppani,
prodotti dalla
manifattura imprunetina. Nell'immagine la loro descrizione
e un tipo di montaggio dei soppania dottato
nei cassettoni della villa presso Santa Margherita a
Montici di Piero del
Tovaglia.

©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 20 marzo 2009
"Soppano raffigurante un sole raggiato"
della fine del XVI secolo di
Impruneta e conservato nel "Museo del Tesoro
della Basilica di Santa Maria"
"Il cotto dell’Impruneta. Maestri del
Rinascimento e le fornaci di oggi" sarà aperta
al pubblico dal 26 marzo al 26 luglio 2009, dal giovedì alla domenica,
ore 10–13 e 15–19, in piazza Buondelmonti
nel salone e nei chiostri della Basilica di S. Maria e nei Loggiati del
Pellegrino.
La mostra è dedicata a
Caterina Caneva.
Nel periodo di apertura vi sono molte iniziative collaterali. Itinerari,
percorsi e aperture. Il Museo di Arte Sacra,
i Piccoli Grandi Musei del Chianti, il Museo
Horne di Firenze (ospita l'iniziativa
didattica per i bambini "Artigiani in Famiglia" il 9, il 16 e il
23 maggio), potranno essere visitati acquistando una card a 5 Euro. In occasione
del settecentenario prenderà avvio anche il restauro della fornace Agresti,
una delle più antiche
di Impruneta, che poi ospiterà un
museo, esposizioni, laboratori didattici e un incubatore di imprese legate
ai materiali tradizionali toscani (argilla, ceramica, marmo, legno, argento,
ecc.).