STORIA
Una storia della forbice e del forfice
Il forfice
I ritrovamenti a La Tène (Neuchatel, Svizzara) di magazzini
con materiali e utensili importanti sia per quantità che per
qualità, appartenenti
ad una popolazione gallica che sviluppò una civiltà del periodo
tra il V ed il II sec. a. C., portarono alla individuazione delle
prime cesoie. Poiché i romani le denotavano come forfex, ne
deriva il nome italiano forfice. Il forfice (o cesoie) è costituito
da un unico pezzo di ferro o di bronzo che viene piegato ad U le
cui estremità
sono forgiate a lame che possono incrociarsi e svolgere così la
loro funzione di utensile da taglio. La parte ad U funziona come
molla
che "richiama" le lame, permettendo così un uso
reiterato. I forfici sono simili alle cesoie che ancora oggi sano
i pastori per tosare
le pecore ed i tessitori di tappeti per rasare e tagliare i fili
di lana.
Da: Lame
al Femminile - Le forbici e le
arti delle donne - cucito, ricami e merletti - XXX Mostra dei Ferri
Taglienti - Scarperia
Vedi anche: strumenti in metallo, Forbici