Cultura e Tradizioni fiorentine
18 febbraio 2009: 266° anniversario
di Anna
Maria Luisa de’ Medici

© www.zoomedia.it - vanna innocenti
- 2007
Omaggio floreale alla statua di Anna Maria Luisa de Medici nel giardino adiacente
alle Cappelle Medicee - Ricorrenza dei 270 anni dalla
firma del "Patto di Famiglia"
- 18 febbraio 2009
266° anniversario della
morte di Anna Maria Luisa de' Medici (18 febbraio 1743)
-Percorso del Corteo Storico
Breve
introduzione
"
Anna
Maria Luisa de’ Medici (1667-1743),
unica figlia nata dal matrimonio
fra il Granduca Cosimo III e Marguérite-Louise d’Orléans.
Si sposò con l'Elettore di Sassonia e lì visse fino a
che non rimase vedova. Nel 1716 tornò a Firenze. Alla morte
del fratello Gian Gastone, le toccò il compito di traghettare
il Granducato di Toscana dal governo
mediceo a quello franco-austriaco dei Lorena. Negli anni elaborò un
importante testamento con il quale disponeva, al momento della sua
morte, avvenuta il 18 febbraio 1743 a Palazzo Pitti, di non disperdere
il patrimonio artistico dalla Toscana.
Nel 266°della morte di Anna Maria Luisa de' Medici i
musei comunali e quello delle Cappelle Medicee erano visitabili ad
ingresso gratuito e, nella mattinata del 18 febbraio, il tradizionale Corteo
Storico
nel centro di Firenze è sfilato nelle strade cittadine
per lasciare il tradizionale omaggio floreale alla statua di Anna Maria
Luisa de Medici nel giardino adiacente alle Cappelle Medicee.
Nel Salone dei Cinquecento, nel pomeriggio è stata allestita
una mostra di modelli per foulard
curata da Mara Moscano con l'associazione "Amici
del foulard" di
Firenze; ancora nel Salone dei 500 è stato presentato il libro "Anna
Maria Luisa de' Medici. Elettrice Palatina - Atti delle celebrazioni
2005/2008 Palazzo
Vecchio" a
cura di Anita Valentini. Nel convegno nel Salone dei Cinquecento hanno
partecipato l'Assessore alle Tradizioni Popolari Eugenio Giani, la
Soprintendente
al Polo Museale fiorentino Cristina Acidini, la storica dell'arte
Anita Valentini e il presidente dell'associazione "Amici di Palazzo
Pitti" Marco
Chiarini.