
"Bacco" - Caravaggio (Michelangelo
Merisi) anni 1597 -1598 - Galleria degli Uffizi,
Firenze. L'opera, si ritiene commissionata dal cardinal Del Monte
per donarla a Ferdinando I de' Medici in occasione della celebrazione
delle nozze del
figlio Cosimo II. E' recentemente confermata l'immagine di
Caravaggio nel riflesso sulla superficie del vino della boccia.
Una specie di istantanea dello stesso Caravaggio mentre
dipinge. In mostra
fino al 17 ottobre 2010 nel percorso artistico: "Caravaggio
e caravaggeschi a Firenze" nell'ambito del quarto
centenario della morte del Caravaggio.
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Brevi cenni biografici su
Caravaggio (Michelangelo Merisi - 1571-1610)
(In occasione delle mostre
fiorentine dedicate alle celebrazioni del IV centenario della morte
dell'artista.)
La giovinezza: 1571 - 1595
- Michelangelo Merisi nacque intorno al 1571
da Fermo Merisi e Lucia Aratori a Caravaggio,
nel Bergamasco.
- Caravaggio,
dal 1584, compie la sua formazione a Milano,
presso Simone Peterzano (allievo di Tiziano)
- dopo il 1588, alla scadenza il contratto con
il suo maestro, si trasferisce a Venezia dove conoscerà
l'opera di grandi maestri del colore:
Giorgione, Tiziano e Tintoretto.
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Gli anni romani
- Nel 1592 giunge a Roma dove visse
e operò fino al 1606.
- Attorno al 1595, entra nella famiglia
e nella residenza del cardinale Francesco Maria del Monte che
lo sollevò dalla iniziale condizione di incertezza e gli permise di affermarsi
nel difficile
contesto del mondo artistico romano.
Apprezzato come autore di quadri ‘da
stanza’ di
raffinata sintesi stilistica e di complessa formulazione allegorica,
al termine degli anni novanta cominciò ad
accentuare le valenze luministiche e i contrasti chiaroscurali che lo
condussero alla sua piena affermazione.
- Nel 1599, ottenne il prestigioso incarico dei
laterali Contarelli in S. Luigi dei Francesi, pietre miliari della sua
dirompente creatività. Le opere ebbero un immediato successo
e avviarono uno straordinario processo di emulazione.
- Negli anni successivi
egli divenne tra i più richiesti
pittori della città capitolina ricevendo commissioni pubbliche
per le chiese di S. Maria del Popolo (cappella Cerasi),
S. Maria in Vallicella (la ‘Deposizione’ ora in Vaticano),
S. Agostino (‘Madonna dei pellegrini’), S. Maria della
Scala (‘Morte della Vergine’, poi rifiutata),
la basilica di S. Pietro (‘Madonna del serpe’, rimossa
e acquistata dal card. Borghese) e commissioni private di grandi
collezionisti (Giustiniani, Mattei, Costa, Barberini, Massimo, Borghese…).
- In quegli anni, a causa del suo temperamento litigioso,
fu coinvolto in risse e vicende giudiziarie,
fino all’omicidio commesso in una rissa da gioco, del maggio
1606.
- Costretto alla fuga (gli fu comminato il bando capitale),
riparò prima nei feudi laziali dei Colonna e poi a Napoli,
dove realizzò alcuni
dei suoi capolavori (tra cui le “Sette opere di misericordia” e
la “Flagellazione”).
- Giunto a Malta (1607-1608),
riuscì a
entrare nell’Ordine Gerosolimitano come cavaliere di
obbedienza; lì eseguì la “Decollazione
del Battista” e altri quadri, ma cadde in disgrazia
(sembra per un affronto a un cavaliere di giustizia) e di conseguenza
lasciò segretamente l’isola.
- Durante la permanenza
in Sicilia, nonostante la condizione di fuggiasco
che lo costringeva a continui spostamenti, eseguì straordinari
e drammatici dipinti a Siracusa, Messina e Palermo.
- Tornato
a Napoli nel 1609, forse per avvicinarsi a
Roma mentre influenti personaggi preparavano la remissione
del bando capitale, venne ferito gravemente ma poté eseguire
le sue ultime opere.
- Mosso da imminenti prospettive di ricevere
la grazia, nel luglio 1610
sbarcò a Palo, sulle coste laziali
e, dopo essere stato trattenuto nella fortezza, giunse stremato
a Port’Ercole (Monte Argentario,
provincia di Grosseto), dove morì (18
luglio).