Nel Museo di Storia Naturale, uno tra
i maggiori musei naturalistici italiani, sono ospitati 8 milioni
di esemplari, fra i quali reperti di straordinario valore scientifico
e naturalistico come gli erbari cinquecenteschi, le preziose
cere del '700, gli scheletri fossili di elefanti, le collezioni
di variopinte farfalle, i grandi cristalli di tormalina, i reperti
aztechi, le imponenti sculture lignee.
il Museo, attraverso i servizi educativi, progetta percorsi nuovi e alternativi
di visite e esperienze didattiche. Sono 130 le proposte attuali articolate per
fasce di utenza.
Nella
Sezione di Antropologia e Etnologia sono esposti reperti
che illustrano gli usi e i costumi dei popoli raccolti in importanti
spedizioni: James Cook in Polinesia
e in America Artica,
la raccolta di Fosco Maraini nell’isola di Hokkaido in Giappone. Intere
sale sono dedicate agli Indiani d’America, alla Lapponia, alla Siberia,
all’Indonesia. Le collezioni costituiscono un importante documento
delle culture dei popoli del mondo. Molte delle collezioni appartenevano
al Museo
Nazionale di Antropologia e Etnologia, fondato da Paolo Mantegazza nel 1869.
Nel 2010 ricorrono i 100 anni della morte di P. Mantegazza e la sezione di
Antropologia e Etnologia gli ha dedicato una mostra fotografica: "Obiettivo
uomo".
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 9 ottobre
2010, sala conferenze
della Sezione di Antropologia e Etnologia durante
le relazioni inaugurali della mostra "Obiettivo
uomo" dedicata all'antropologia
fotografica di Paolo Mantegazza. Sono intervenuti: Alberto Tesi
Rettore dell’Università degli Studi di Firenze, Giovanni Pratesi
Presidente del Museo di Storia Naturale di Firenze, Monica Zavattaro ideatrice,
curatrice della mostra e Responsabile
della Sezione di Antropologia e Etnologia
del Museo di Storia Naturale, Oriana Goti con
la relazione: "Paolo Mantegazza, la Società Fotografica Italiana
e la fotografia antropologica", Sandra Puccini con
la relazione: "L’India di Mantegazza. Alle origini dell’orientalismo
italiano", Claudio Pogliano con
la relazione: "Mantegazza e il secolo degli “alimenti nervosi” ".
A conclusione del pomeriggio: "Feste ed
ebbrezze", etnorinfresco nel cortile
del
Palazzo Nonfinito.