"I colori perduti dell'antichità -
I Marmi di Ascoli Satriano"
Museo Archeologico di Firenze - Piazza Santissima Annunziata
fino
al 19 aprile 2009
©www.zoomedia.it
- vanna innocenti 10 febbraio 2009
"I colori perduti dell'antichità. I marmi
di Ascoli Satriano". Nell'immagine il "podanipter" dipinto, in
mostra e in confronto
diretto
con il
sarcofago delle Amazzoni. Il bacile, realizzato in marmo alabastrino, è un
contenitore di forma arcaica d'uso cerimoniale che
di solito viene
ritrovato
"nei più sontuosi complessi tombali < barbarici > in Italia
meridionale e in
area balcanica". Il decoro dell'interno rappresenta la scena del trasporto
delle armi forgiate da Efesto per Achille su richiesta della madre Teti.
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Nell'immagine un particolare del "podanipter" con i resti di colore
del dipinto originale; sfumature di verdi, di rossi e azzurro mostrano
le tre
Nereidi
che cavalcano tre
mostri
marini.
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I marmi
policromi di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, probabilmente sono stati
trafugati nei saccheggi della seconda metà del '900 da una antica tomba;
tutti i capolavori in mostra si pensa siano parte di uno stesso corredo funerario.
Nell'immagine un'altra opera unica nel suo genere: il sostegno di mensa (trapezophoros)
con due grifoni ad ali spiegate che sbranano una cerva; sul marmo alabastrino
residuano i colori di quella
pittura a
tempera antica, in uso fra gli antichi abitanti della Magna
Grecia e poi dell'Etruria, deperibile e delicata che nel passare del tempo diviene
sempre più tenue, ombreggiata e sfumata.
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"I colori perduti dell'antichità. I marmi
di Ascoli Satriano". Allestimento della
mostra
nel Museo Archeologico di Firenze. I marmi, del IV secolo a. C., sono una rara
documentazione della pittura antica e
fanno
parte
del
gruppo di opere restituite recentemente dal Getty Museum di Boston all'Italia.
Dopo il loro rientro sono stati in mostra in dal 21
Dicembre
2007
al
23
Marzo
2008
in "Nostoi.
Capolavori
ritrovati." al Palazzo del Quirinalee.
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Allestimento nelle sale del II piano del museo Archeologico di Firenze
del Sarcofago
delle
Amazzoni, opera probabilmente di maestranze tarantine, in confronto diretto
con i marmi policromi di Ascoli Satriano. Tutti i manufatti presentati sono opere
di
pregio realizzate
con
lo stesso materiale
e
con pitture affini, per
tecnica, periodo
e
temi
raffigurati. La mostra è completata dalle presenza delle opere: un cratere
a
calice
con
tracce di colore rosso e impronta circolare di una corona funeraria in foglie
in
lamina
d'oro;
alcune forme da mensa
per versare ed una coppia di piccole mensole a volute.
La mostra è organizzata
dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana - Museo Archeologico
Nazionale di Firenze, in collaborazione
con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e con la
Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali.
La mostra sarà visitabile presso il Museo Archeologico Nazionale
di Firenze.