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Firenze

MARIA MADDALENA DE’ PAZZI
SANTA DELL’"AMORE NON AMATO”

Conferenza stampa
©www.zoomedia.it vanna innocenti 18 05 2007
Introduzione alla vita della Santa Maria Maddalena de' Pazzi del Rettore del Seminario Arcivescovile monsignor Stefano Manetti nella conferenza stampa d'apetura della mostra.

Franco Pacini descrive il percorso della mostra
©www.zoomedia.it vanna innocenti 2007
Franco Pacini, il curatore della mostra, ne descrive il percorso dinanzi a due dipinti di Francesco Curradi, entrambi conservati a Careggi nel Monastero di Santa Maria Maddalena de' Pazzi e legati alla vita della Santa.

Posegue fino al 20 luglio 2007 al Seminario Arcivescovile di Firenze la mostra iconografica Maria Maddalena de’ Pazzi. Santa dell’ “Amore non amato”con ingresso gratuito nei giorni martedì/venerdì in orario 10/12.30 – 16/18.30 e sabato e festivi in orario 10/13.

La mostra fa parte delle celebrazioni per il IV centenario della morte di Maria Maddalena de’ Pazzi avvenuta il 25 maggio 1607.
Santa Maria Maddalena de’ Pazzi (1566-1607) è stata l'ultima figura femminile religiosa fiorentina a essere stata canonizzata dalla Chiesa Cattolica di Roma in epoca moderna. La Santa è conosciuta universalmente per le sue particolari esperienze mistiche. "I fenomeni straordinari da lei vissuti furono di varia natura: a volte si trattava di ascolto orante della Parola di Dio vissuto ed espresso in forme molteplici e, in genere, profondamente legata ai testi liturgici del giorno; altre volte vere e proprie visioni o esperienze interiori più o meno accompagnate da interruzioni o sospensioni dello stato abituale di coscienza, altre ancora venivano registrati più abituali dialoghi spirituali con le consorelle, o forme di drammatizzazione, per concludere con la dettatura di lettere riguardanti soprattutto la riforma della Chiesa."

A Firenze e in Italia, legata alla figura di Maria Maddalena de’ Pazzi, al suo messaggio etico e religioso, al suo impegno per il rinnovamento della dottrina della Chiesa nel modello di Cristo Gesù e all’originalità della sua esperienza di grande mistica carmelitana, venne realizzata per la prima volta, una raccolta iconografica di notevole interesse storico-artistico.

L’esposizione propone la conoscenza dell’eredità spirituale di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi organizzata seguendo il filo biografico: Caterina-Maddalena adolescente, matura, la sua esperienza di fede, tramite la rappresentazione iconografica realizzata da importanti artisti del suo tempo e delle epoche successive.

In mostra vi sono 28 dipinti antichi dei secoli XVII e XVIII, 2 legni dipinti e 14 reliquie della Santa (tra cui un paio di scarpine, una cuffia, il guanciale su cui morì e vari oggetti di culto). La maggior parte delle opere proviene dal Monastero delle Suore Carmelitane di Careggi, eccezion fatta per 5 olii su tela rispettivamente di Livio Mehus (Museo dell’Opera del Duomo di Firenze), di Francesco Conti (Abbazia di San Miniato al Monte, Firenze), di Andrea Sacchi (Galleria degli Uffizi, Firenze) e di tre privati fiorentini.

L'iniziativa è stata curata dello storico dell’arte Piero Pacini, studioso della materia, coadiuvato da Giovanni Leoncini dell’Università degli Studi di Firenze. Allestimento Eventi Pagliai - Catalogo Polistampa.

Particolare di un angelo
©www.zoomedia.it vanna innocenti 2007
Particolare dell'affresco: "Cristo confortato dagli angeli dopo le tentazioni nel deserto" restaurato di Bernardino Poccetti nel refettorio antico del Monastero degli Angeli, adesso aula magna del Seminario Arcivescovile fiorentino, spazio di allestimento della mostra: Maria Maddalena de’ Pazzi. Santa dell’“Amore non amato”.

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Pagina pubblicata il 29-06-2007 - Aggiornato il 25-Mar-2019