©www.zoomedia.it vanna innocenti
17 novembre 2008
"Guadagnarsi il pane - luoghi e tempi
del lavoro in Toscana fra '800 e '900"
La Mostra è aperta
a Firenze, nel palazzo Cerretani
in piazza Unità Italiana, dal
18 novembre fino al 3 dicembre 2008 nell'ambito della Festa
della Toscana 2008:
" Costruire
lavoro". La "Boscaiola" è un'immagine del 1930 proveniente dagli
Archivi
Alinari. Rappresenta la persistenza delle durissime condizioni di lavoro in un
periodo abbastanza recente. L’evoluzione
del lavoro non è descrivibile in periodi troppo circoscritti.
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"Guadagnarsi il pane - luoghi e tempi
del lavoro in Toscana fra '800 e '900"
La sezioni di immagini
su questa parete documenta il lavoro tra le due guerre.
I lavori alla stazione centrale
di Firenze nel 1938, la bonifica e trasformazione
fondiaria, vicino ad Orbetello,
della
Tenuta
di
San Donato per la platea di
fondazione della diga nel 1933, la ricreazione in
spiaggia alle
colonie di
Calambrone nel 1935...
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"Guadagnarsi il pane - luoghi e tempi
del lavoro in Toscana fra '800 e '900"
in 72 fotografie provenienti in gran parte dall’Archivio Alinari la
mostra curata
da Valentino Baldacci. Nell'immagine, il curatore sulla sinistra dell'immagine
al
termine dell'illustrazione della
mostra, con il soprintendente Bruno Santi.
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"Guadagnarsi il pane - luoghi e tempi
del lavoro in Toscana fra '800 e '900"
"Chiusi della Verna. La mondatura delle castagne secche" intorno al 1930
La mostra è visitabile dalle ore 14.00 alle ore
17.00 dal lunedì al
venerdì gratuitamente.
Le
72 fotografie illustrano
l’evoluzione
del lavoro in Toscana dalla metà dell’Ottocento fino quasi
ai nostri giorni. Il percorso espositivo è supportato da testi descrittivi
dei cambiamenti avvenuti in questi 150 anni, sia nell’attività produttiva
sia nelle diverse tipologie di attività lavorative presenti in toscana.
Il racconto del lavoro agricolo, la
mezzadria:
con i paesaggi, i campi collinari organizzati per la coltura mista, la
dura fatica del lavoro quotidiano, l’ingiustizia della colonìa,
che toglieva al contadino la metà del suo raccolto per “nutrire” una
classe di proprietari a
reddito sicuro.
In
evidenza
anche gli arcaici mondi della montagna: i carbonai, il “regno” della castagna,
il trasporto del ghiaccio, la raccolta della legna da ardere.
Le situazioni di lavoro
ai margini delle
aree ancora paludose della Toscana, per una soprravvivenza
nelle zone semilacustri, con la pesca o la raccolta del falasco.
Le forme di lavoro che
testimoniano la non ancora completa separazione tra campagna e città,
fra lavoro agricolo e lavoro artigianale.
Il lavoro edile: i muratori risposero alla domanda
di costruzioni dovuta all’espansione
delle città. Il lavoro in
miniera, che si innesta su una tradizione Toscana millenaria,
dall’epoca
etrusca una delle aree minerarie più importanti
di Europa. Il lavoro
nel decollo industriale tra Ottocento e Novecento in Toscana:
prima lavorazioni ancora artigianali, con una
forte presenza
femminile.
Poi lo sviluppo industriale
nei primi anni del '900, negli stabilimenti industriali dove la divisione
del lavoro...
fino al lavoro in mensa... ma non nei call center.
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2008