Sigillo
della Pace a Daisaku Ikeda

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Salone dei Cinquecento e immagini dei partecipanti in piazza Signoria
durante
la cerimonia di consegna del Sigillo della Pace a Daisaku
Ikeda
La motivazione
del " Sigillo della Pace " a Daisaku
Ikeda
Il discorso
di ringraziamento letto da Hiromasa Ikeda.
Daisaku Ikeda
Daisaku Ikeda, filosofo e saggista, da 32 anni è alla guida della Soka
Gakkai Internazionale, una delle più grandi e attive organizzazioni buddiste
del mondo con oltre 12 milioni di aderenti in 190 Paesi.
Nato a Tokyo il 2 gennaio
1928, Ikeda sperimenta gli orrori di una nazione in guerra e della devastazione
atomica. La consapevolezza maturata durante il conflitto mondiale lo porta a
scegliere il pacifismo prima e il Buddismo poi come elementi fondamentali per
la realizzazione di una società armoniosa e senza guerre.
A diciannove
anni, nel 1947, conosce Josei Toda e diventa membro della Soka Gakkai. Tra
i due nasce un forte sodalizio spirituale e umano.
Dopo la scomparsa
di Toda,
il 3 maggio 1960, Daisaku Ikeda diviene il terzo presidente della Soka Gakkai
e nel 1975 fonda la Soka Gakkai Internazionale.
Con l’obiettivo di diffondere pace e dialogo fra i popoli, Ikeda ha costruito
una rete di amicizia in tutto il mondo. Nel 1968 promuove la normalizzazione
delle relazioni diplomatiche tra Cina e Giappone e nel 1974 visita per la prima
volta sia la Cina che l'Unione Sovietica. In seguito ha incontrato capi di stato
ed esponenti culturali di rilievo, da Nelson Mandela a Fidel Castro, da Henry
Kissinger a Michail Gorbaciov, da Zhou En Lai a Corazon Aquino, al di là di
ogni schieramento politico e ideologico, come lui stesso riassume:
«
Lavorare
per la pace contro qualsiasi forma di violenza e contribuire al benessere dell'umanità attraverso
la diffusione di una cultura e di una educazione umanistica».
Dal
1983, il 26 gennaio di ogni anno – in occasione del giorno commemorativo
della Soka Gakkai Internazionale – Daisaku Ikeda pubblica una proposta
di pace che invia sia alle Nazioni Unite che a personalità di tutto
il mondo. Gli scritti prendono in esame i problemi che l’umanità si
trova ad affrontare, mettendo in risalto possibili soluzioni.
PREMI e RICONOSCIMENTI
Ikeda ha tenuto conferenze nei più prestigiosi atenei del mondo e, in
virtù delle sue attività in nome della pace e della cultura, ha
ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Fra i tanti, il Premio per la
pace delle Nazioni Unite (1983), il premio umanitario dell'Alto commissariato
per i rifugiati (1989), la Medaglia di Grande Ufficiale delle Arti e Lettere
del Ministero della Cultura Francese (1992), la Croce Onoraria delle Scienze
e delle Arti del Ministero dell'Educazione Austriaco (1992).
Ad oggi ha ricevuto inoltre 227 lauree honoris causa da prestigiose università di
tutto il mondo e numerose cittadinanze onorarie tra cui in Italia, le città di
Palermo e Torino.
Tra i premi in Italia si ricordano: il Fiorino d’Oro dal Comune di Firenze
nel 1992 e l'Anello dottorale dall'Università di Bologna Alma Mater nel
1994. Infine il 30 gennaio 2006, l'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito
della Repubblica Italiana – consegnato a personalità di rilievo
del mondo letterario, artistico, sociale e umanitario - conferitogli dal Presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
PUBBLICAZIONI
Daisaku Ikeda ha scritto numerosi libri, tradotti in più lingue. Tra questi
i “Dialoghi”, frutto di incontri con personalità di rilievo
del mondo culturale, sociale, politico ed economico.
Si ricordano tra i tanti:
- Campanello d’allarme per il XXI secolo, Bompiani, 1985 (con Aurelio Peccei)
- Scegliere la pace, Esperia edizioni, 1996 (con Johan Galtung)
- L’uomo deve scegliere, Bompiani, 1988 (con Arnold Toynbee)
- Le nostre vie si incontrano all’orizzonte, Sperling & Kupfer, 2000
(con Michail Gorbaciov, Premio Nobel per la Pace 1990)
- Civiltà globale. Un dialogo tra Islam e Buddismo, Sperling & Kupfer,
2004 (con Majid Tehranian)
- L' essenza dell'uomo. Dove si incontrano etica medicina e spiritualità,
Sperling & Kupfer, 2004
(con René Simard e Guy Bourgeault)
- Dialoghi sulla Pace, Sperling & Kupfer, 2006 ( con Joseph Rotblat, Premio
Nobel per la Pace 1995)
SOKA GAKKAI e SOKA GAKKAI INTERNAZIONALEGiappone, 1930:
Tsunesaburo Makiguchi, direttore di una scuola elementare, e Josei Toda,
giovane insegnante,
fondano la “Società educativa per la creazione di valore”,
la Soka Kyoiku Gakkai. Lo scopo è quello di diffondere idee
innovative maturate in ambito pedagogico, alle quali Makiguchi aveva
dedicato anni
di lavoro e riflessione.
Precedentemente, nel 1928, entrambi si erano convertiti al Buddismo
di Nichiren Daishonin. Da associazione con l’obiettivo di promuovere
una riforma dell'educazione scolastica, nel tempo la Soka Kyoiku Gakkai
sposta l'attenzione sullo studio e la propagazione degli insegnamenti
di Nichiren Daishonin, diventando una vera e propria organizzazione
religiosa che nel 1942 conta circa 3.000 membri.
Con l'inizio della seconda guerra mondiale, il governo militarista
avvia una politica fortemente repressiva. In nome della pace e della
sicurezza
nazionale tutte le religioni sono costrette a unificarsi sotto l'egida
dello Shintoismo, che diventa religione di stato. Makiguchi rifiuta
il decreto governativo e nel 1943, con l'accusa di blasfemia, viene
arrestato
con Toda e altri leader dell'organizzazione. Per Makiguchi, già anziano
e di salute malferma, gli stenti della prigionia sono fatali: muore in
carcere il 18 novembre 1944 all'età di 73 anni.
Il 3 luglio del 1945 Josei Toda viene rilasciato dal carcere. Nonostante
la salute compromessa decide di ricostruire l'organizzazione che un
anno dopo prende il nome di Soka Gakkai (Società per la creazione di
valore). Toda è convinto che la missione dell'organizzazione
non debba fermarsi solo all'educazione ma debba aprire la strada all'applicazione
concreta del Buddismo come modello di vita e di azione per la gente
comune.
Il 3 maggio 1951 Josei Toda diventa il secondo presidente della Soka
Gakkai, sotto la sua guida l’organizzazione crescerà rapidamente
fino a contare alla sua morte più di 750.000 famiglie in Giappone.
In piena guerra fredda, nel 1957, Toda pronuncia una storica dichiarazione
contro le armi nucleari, da allora le iniziative per la pace costituiscono
una delle attività principali della Soka Gakkai. Il 2 aprile
1958 Toda muore.
Due anni dopo, il 3 maggio 1960, il suo discepolo, Daisaku Ikeda, diventa
il terzo presidente della Soka Gakkai, sotto la sua guida, nell'arco
di quindici anni, l’organizzazione si sviluppa in tutto il mondo.
Nel 1968, Ikeda fonda una serie di istituzioni (tra cui la Soka University,
l'associazione concertistica “Min-On” e il Museo Fuji)
finalizzate a promuovere ideali di pace, cultura ed educazione. Dagli
anni '70 le
iniziative di pace sono promosse in tutto il mondo.
Nel gennaio 1975, Ikeda fonda la Soka Gakkai Internazionale (SGI) che
raggruppa le varie organizzazioni nel mondo. Oggi i membri della Soka
Gakkai Internazionale sono 13 milioni. L'obiettivo dell’organizzazione è quello
di creare una società pacifica che valorizzi la vita di ogni
persona, basandosi sull'insegnamento propagato da Nichiren Daishonin
e attraverso
la diffusione della cultura del Buddismo.
ISTITUTO BUDDISTA ITALIANO SOKA GAKKAI
L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai riunisce coloro che in
Italia seguono e praticano il Buddismo insegnato dal monaco giapponese
Nichiren Daishonin. L’Istituto aderisce alla Soka Gakkai Internazionale,
un’organizzazione non-governativa dell’ONU (ONG), una delle
più grandi e attive organizzazioni buddiste del mondo, con circa
12 milioni di aderenti in 190 Paesi del mondo. L’Istituto Buddista
Italiano Soka Gakkai è un ente religioso che ha ottenuto personalità giuridica
con decreto del Presidente della Repubblica del 20 novembre 2000.
La
sede centrale è a Firenze (in via di bellagio 2/E), altre sedi
sono a Bari, Bologna, Cagliari, Civitanova Marche (AN), Genova, Grosseto,
Livorno, Milano, Palermo, Roma, Salerno, Thiene (Vicenza) e Torino.
Gli
aderenti all’Istituto in Italia sono attualmente 43.000.
Le finalità dell’Istituto sono:
• far conoscere e diffondere i principi universali di benevolenza e compassione
verso tutti gli esseri viventi, propri del Buddismo;
• far conoscere e diffondere il Buddismo di Nichiren Daishonin, per il
quale ciascun essere umano può conseguire l’Illuminazione nella
presente esistenza;
• favorire l’approfondimento e la comprensione della fede nei suoi
appartenenti, attraverso lo studio e la conoscenza degli insegnamenti di Nichiren
Daishonin;
• promuovere la pratica buddista di Nichiren Daishonin, tramite la recitazione
del Gongyo (lettura di alcuni capitoli del Sutra del loto) e del Daimoku (recitazione
della frase Nam-myoho-renge-kyo) per accedere all’Illuminazione e far emergere
la Buddità;
• promuovere le iniziative educative, culturali e umanitarie più opportune
per la realizzazione dei valori della pace nel mondo, dell’aiuto e del
sostegno verso tutti gli esseri viventi, e per la creazione di una società più giusta
e orientata da valori umanitari.
ATTIVITA’ SOCIALI
L’Istituto svolge la sua attività sociale soprattutto nell’ambito
della tutela dei diritti umani. In qualità di organizzazione non-governativa
partecipa in via continuativa alle riunioni tra la Commissione per i Diritti
Umani della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comitato Interministeriale
per i Diritti dell’Uomo del Ministero degli Affari Esteri e le organizzazioni
ONG operanti nel campo dei Diritti Umani.
L’obiettivo è quello
di organizzare programmi che promuovano l’educazione e la sensibilizzazione
dell’opinione pubblica su temi quali il rispetto della vita e la tutela
dei diritti umani. Rientra in questa logica la collaborazione con il Consiglio
Italiano per i Rifugiati (CIR) che ha portato alla realizzazione della mostra
fotografica “Bambini in guerra nella ex-Jugoslavia” e ad un’attività di
volontariato per l’assistenza e il sostegno ai profughi.
Nel corso degli
anni la Soka Gakkai Internazionale ha promosso numerose iniziative basate
su tre obiettivi fondamentali: pace, cultura ed educazione. In linea
con questi obiettivi, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai organizza
e promuove iniziative a carattere educativo a sostegno dei diritti umani.
In
particolare: le mostre I Diritti Umani nel Mondo Contemporaneo e Città dei Diritti Umani; la raccolta di firme per una moratoria
della pena di morte; una serie di conferenze ed incontri, presso alcune
delle maggiori Università italiane, sui temi del pacifismo,
del dialogo e della nonviolenza, tra cui si ricorda quelle con Johan
Galtung.
La mostra I Diritti Umani nel Mondo Contemporaneo, nata da un incontro
tra Nelson Mandela e Daisaku Ikeda, è stata esposta in 10 città italiane
per un totale di 170.000 visitatori, di cui il 70% giovani in età scolare.
L’Istituto in Italia ha aderito all’appello mondiale per
una moratoria contro la pena di morte, promosso dalla Comunità di
Sant’Egidio, raccogliendo oltre 700.000 firme.