“Settecento
anni di storia del San Giovanni di Dio, un ospedale da non dimenticare”
L’ospedale San Giovanni di Dio, fondato alla
fine del Trecento col nome di Santa Maria dell’Umiltà, si
trova a Firenze in Borgo Ognissanti.
Attraverso i contributi di autorevoli studiosi,
il volume ne celebra il percorso sanitario e medico sociale, soffermandosi
anche sul patrimonio artistico custodito nell’antica struttura.
I saggi ripercorrono la formazione dell’ospedale legata alla famiglia
Vespucci e in seguito alla congregazione dei Fatebenfratelli, per individuare
poi il particolare rapporto che l’istituzione ospedaliera ha intessuto
con la città: quel suo peculiare inserirsi all’interno del
tessuto edilizio preesistente e quei caratteri architettonici che ne
hanno condizionato l’ampliamento settecentesco.
Sono poi prese
in esame diverse opere d’arte, molte delle quali mai studiate
prima, tra cui le opere devozionali conservate nell’antica chiesa.
Oltre alla storia dell’edificio, il volume dedica un importante
spazio a quei settori ed associazioni che, avendovi sede, hanno contribuito
ad accrescerne la fama. Viene così sottolineato il contributo
offerto dalla chirurgia del S. Giovanni di Dio al progresso della branca
in ambito italiano, quello della Sezione Avis fiorentina e il ruolo
svolto ruolo dal Centro di Documentazione per la valorizzazione dei
patrimoni storici delle aziende sanitarie dell’Area Vasta Centro".
Il volume è stato presentato il 3 dicembre
2012 nella Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del
Consiglio regionale Toscano.
Il volume, curato da Enrico Ghidetti ed Ester Diana, nelle
edizioni Polistampa, ha il merito
di ricordare quel che questa istituzione ha rappresentato nel corso dei
secoli per Firenze,
dal momento della sua fondazione, risalente al 1380, fino alla sua dismissione,
avvenuta nel 1982. Il Centro di documentazione per la storia dell’assistenza
e della sanità ha promosso la pubblicazione di questo volume. Ed
i curatori dell’opera, grazie a vari contributi, hanno celebrato
il percorso sanitario e medico-sociale dell’ex nosocomio, risultando
così un modo per “non
dimenticare” il San Giovanni di borgo Ognissanti.
Nell’antico San
Giovanni di Dio, vincolato in quanto palazzo storico, è possibile
svolgevi solo attività socio-sanitarie, come vuole il vincolo
legato alla famiglia
Vespucci, fondatrice dello Spedale.
La presentazione è avvenuta
con l'introduzione di Marco Carraresi, Consigliere Segretario dell’Ufficio
di Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana; hanno portato
i saluti: Luigi Marroni, Assessore al Diritto alla Salute
della
Regione Toscana; Paolo Morello Marchese, Direttore Generale
Azienda Sanitaria di Firenze; Antonio Panti, Presidente del Centro
di
Documentazione per la Storia dell’Assistenza e della
Sanità
sono intervenuti: Cristina Acidini, Soprintendente ai beni
Storici ed Artistici ed Etnoantropologici e per il Polo
Museale Fiorentino;
Cosimo Ceccuti, Fondazione Spadolini di Firenze; Giuseppina
Carla Romby, Università degli studi di Firenze.
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Indice Festa della Toscana
Nel 1786, il 30 novembre, la Toscana abolì
la pena di morte. Riportiamo il testo del primo documento ufficiale che
l'abrogò, l'editto
del granduca Pietro Leopoldo. Dal
2000, in Toscana, questo
avvenimento viene ricordato ogni anno con la "Festa
della Toscana" del 30 novembre.