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SEMPER
© www.zoomedia.it vanna innocenti 23 05 2009
La decorazione alle pareti della Cappella dei Magi con l'anello e il
motto mediceo: Semper.
Motto che ha
accompagnato la vita e le opere dei Medici dalle origini con
Cosimo il Vecchio al papa Clemente VII.
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Particolare dell'opera di Remo Salvadori, il motivo della forma del
"cerchio",
ripreso
dall'anello mediceo, accoglie i visitatori
nel Cortile dei Muli di Palazzo Medici Riccardi
SEMPER é la mostra di arte contemporanea
negli storici ambienti
di Palazzo Medici Riccardi in via Cavour a Firenze, inaugurata in
chiusura del Genio Fiorentino 2009 che rimarrà aperta fino
al 19 luglio. Le opere di Marco Bagnoli, Domenico Bianchi e Remo Salvadori
in mostra costituiscono
un attuale percorso artistico che in "Semper" è
posto in parallelo con le storiche opere d'arte della dimora dei medici
e in
particolare con i luoghi cari a Clemente
VII; le opere e i luoghi, l'arte e la storia, sono stati le fonti d'ispirazione,
di studio e di ambientazione della nuova produzione artistica proposta
in Semper.
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2009 |
"Giulio de’ Medici (1473-1534)
fu un celebre umanista, diplomatico, cultore delle arti: per sua
volontà vennero realizzate
opere come la Sacrestia Nuova di San Lorenzo
o l’Ercole e Caco in piazza della Signoria. Da arcivescovo
decise i lavori del Buonarroti in San Lorenzo, il riassetto
di Palazzo Medici con la chiusura della loggia d’angolo da
parte dello stesso Michelangelo e le collocazioni del Mercurio
di Giovan Francesco Rustici e dell'Orfeo del Bandinelli: simboli
umanistici
di armonia di governo e di persuasione poetica. Divenuto papa,
l’attenzione
per la propria città non diminuì, incentrandosi da
una parte sulla Sacrestia Nuova e la Biblioteca Laurenziana di
Michelangelo in San Lorenzo e dall’altra sulla commissione ‘politica’ dell’ Ercole
e Caco per Piazza della Signoria, ancora affidato al Bandinelli.
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Non sorprende allora la grande affezione di Clemente VII per
il Palazzo di famiglia, al quale volle restituire la dignità intellettuale
e filosofica di un tempo, commisurandola altresì con la
lezione della Roma imperiale incarnata dalla sontuosa reinterpretazione
del Laocoonte antico, a opera del suo artista favorito Baccio Bandinelli
per il secondo cortile di Palazzo Medici.
Ora tre artisti contemporanei
rinnovano l’offerta dell’arte nel luogo
simbolo del mecenatismo e del potere fiorentino. Domenico Bianchi con la
sua Panchina in marmo policromo occupa il centro dello spazio
nel cortile del palazzo
dove Clemente VII volle l’Orfeo del Bandinelli. Nel giardino dove
Giulio de’ Medici aveva fatto collocare il Mercurio di Giovan Francesco
Rustici e un drammatico Laocoonte del Bandinelli, Marco Bagnoli colma il
vuoto fisico
della loro assenza con due sculture: Sonovasoro e Invaso. |
Il primo è una colonna di circa sei metri di
altezza a base quadrata; questo svettante fusto di colore ferroso
sostiene in cima un vaso di alabastro. Un secondo vaso di alabastro
si trova appoggiato sul pollone di un glicine centenario. Infine,
Remo Salvadori, nel Cortile dei Muli trasporta i visitatori nella
dimensione araldica della mostra con l’anello non dissimile
a quello che sempre ha accompagnato le vicende dei Medici. Una
forma base che viene ripetuta infinite volte occupando lo spazio
per mostrare
la natura delle geometrie pure, quali il cerchio.
Una selezione di opere dei tre artisti sarà allestita anche nelle stanze
d’esposizione e nella Cappella di Benozzo Gozzoli: una rassegna dei lavori
più ispirati di questi maestri italiani." |
Indice Genio Fiorentino - Indice
eventi in Palazzo Medici Riccardi
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