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Inganni
ad arte.
Meraviglie
del trompe-l’œil dall’antichità al
contemporaneo
16
10 2009
24 01 2010
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Nell'immagine, l'inizio del percorso espositivo dedicato
al "trompe-l'oeil" in Palazzo Strozzi, a Firenze. L'opera sulla
sinistra, "In fuga dalla critica" di Pere Borrell del Caso
(Puigcerdà 1835-Barcellona 1910), dipinta nel 1874, presa come
logo della mostra, è parte della scenografia della prima sezione
di "Inganni ad arte" insieme all'opera del 1985 di Duane Hanson
(Alexandria, Minn. 1925-Boca Raton, Fla. 1996) dal titolo "Donna
con bambino nel passeggino" creata con accessori a grandezza naturale.
Entrando nella sala volevo
fare una foto al ragazzo "In fuga dalla
critica", ho atteso un po', la signora non si è mossa,
così mi decido e vado per chiederle di spostarsi
un
po'... Solo così si è reso evidente l'"Inganno ad
arte" nel
percorso oltre che nelle opere pittoriche e scultoree... La donna è in
resina, policromata, naturale nella posa ed attuale negli abiti.
Inganni ad arte.
Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al
contemporaneo
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Nella stessa sezione, "Sulle orme di Zeusi e Parrasio"
(ispirata alla storia narrata da Plinio il Vecchio, del I secolo d.
C. su i due pittori greci: l'uno, Zeusi, così bravo a dipingere
naturalistici grappoli
d'uva che inducevano gli uccelli a beccarli e l'altro, Parrasio, che
ingannò l'esperto occhio di Zeusi, quando volle spostare la sua
tenda dipinta) troviamo un dipinto di Tiziano
Vecellio (Pieve di Cadore 1488/1490-Venezia 1576) che ci porta indietro,
tra il 1556 e il 1558, con il "Ritratto dell’arcivescovo Filippo
Archinto".
Il velo sul ritratto, nella sua semitrasparenza nasconde
e manifesta i lati più materialistici e quelli più spirituali
del soggetto e probabilmente fu
voluto
proprio dall'Arcivescovo
e committente. Tuttavia non è escluso che questo
virtusismo del Tiziano, concepito dall'inizio
con
l'opera e non sovrapposto al suo termine,
possa essere stata "l'occasione
offertagli
da Archinto per alludere in maniera raffinata e consapevole al confronto
con l'antichità".
(S.C. nel catalogo della mostra ed. Mandragora)
Nell'immagine, alcune opere realizzate in epoche storiche
diverse. A sinistra, "Tre uccelli appesi a un chiodo",
una natura morta di arte
romana
realizzata con
tecnica
ad
affresco
nel
I sec. d. C. con
effetti pittorici di resa tridimensionale. Al centro, "Pernice
appesa ad un chiodo", un dipinto su tela di Jan Baptist Weenix
tra il 1650 e il 1652 (anni in cui si colloca l'inizio
della rappresentazione di cacciagione appesa), è considerato
un capolavoro nel suo genere, per l'efficacia del trompe-l'oeil e per
la finezza nella rappresentazione del piumaggio. Sulla destra: "Spennato
a puntino" (Plucked Clean) dipinto su tela del 1882 di
William Michael Harnett, il primo di una serie di opere a soggetto
venatorio molto
realistiche e tendenti a stupire, nei soggetti e nelle tecniche impeccabili.
"Armadietto
spogliatorio" di
Henri Cadiou del 1970.
"Moran" di Carole A. Feuerman
(Hartford, Conn. 1945) 2008
"San Marco Evangelista" 1447-1448
circa di Andrea Mantegna (Isola di Carturo, Padova 1431-Mantova
1506)
Credit: U. Edelmann - Städel Museum/ARTOTHEK
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Inganni
ad arte offre un percorso
proponendo centinaia di opere di pittura, di scultura ed arti
applicate che storicamente
hanno reso "verosimigliante" la
rappresentazione artistica del reale, fino alla sua contraffazione:
far sembrare vero ciò che non lo è con una vasta
gamma di "effetti
speciali" racchiusi sotto la denominazione di "trompe-l'oeil".
Le sezioni sono 10, nella seconda ("Sulle orme di Zeusi e
Parrasio" era la prima), si sviluppa il tema della NATURA
MORTA O TROMPE-L’ŒIL (la natura morta come fedele rappresentazione
della natura reale
e campo ideale di sperimentazione del trompe-l’œil.
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III - MIRAGGI AMBIENTALI
(Arredi e oggetti propri di una familiare
esperienza visiva entro lo spazio confinato di un interno. Vani
che si “aprono” nelle pareti, librerie e armadietti
che vi stanno “accostati” con rari e seducenti oggetti
d’uso... ).
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IV - GIOCARE CON LE CARTE (gli oggetti cartacei
con la loro bidimensionalità con il trompe-l’œil
rendono una efficace rappresentazione illusiva...).
- V - L’INCANTO DELLA LETTURA (La carta non è solo
oggetto di rappresentazioni illusive, ma è protagonista
come nei testi con illustrazioni miniate, dipinte o incise fra ’400
e ’700. Pittura e illustrazione
miniata si avvalgono delle nuove conquiste prospettiche
del ’400 e le adattano al ...)
- VI - INGANNI A TRE DIMENSIONI: LA PLASTICA FRA REALISMO,
ARTIFICIO E
DIDATTICA (Le potenzialità nella scultura e i suoi limiti
al gioco di allusioni e illusioni. Sono esempi il verismo delle
terracotte policrome di Guido Mazzoni, il
barocco con la ritrattistica e i suoi “cloni” grotteschi,
la ceroplastica
che richiede conoscenze scientifiche
e maestria artistica se usata a fini didattici come nelle cere
anatomiche della Specola.
-
VII - MATERIE EN
TRAVESTI
L'aspetto dell’oggetto costituisce l’inganno
e mira a confondere l’osservatore sulla reale natura del
materiale costitutivo del prodotto artistico. Dalle
sculture di età romana si giunge al
campo delle arti applicate: fragili porcellane che sembrano
legno, paliotti d’altare in gesso
scagliola; pianelle di simil-cuoio scolpite nella
pietra, gli
abiti storici di carta colorata.
- VIII - LA FIGURA TRA SPAZIO ILLUSORIO E SPAZIO REALE
La pittura illusiva del soggetto di figura, le conquiste
prospettiche del '400...
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IX - AUTORITRATTO DI UN’ILLUSIONE
Fantasia ludica, scienza della percezione, virtuosismo tecnico:
sono i mezzi di cui si avvale il trompe-l’œil
per
stupirci con la “realtà” dell’illusorio,
al tempo stesso rendendoci consapevoli della precarietà e
ambiguità delle
apparenze e della conoscenza stessa. In questa sezione,
troviamo la pittura
che
rappresenta sé stessa.
Il fascino
dei dipinti del ’600 e ’700 come allegorie dell’ artificio
ingannevole fino al recente Cavalletto
di Michelangelo Pistoletto...
- X - “VISIONI” DI ESTERNI
Il trompe-l’œil
e l’illusionismo
architettonico. Si è fatto ricorso alla pittura e alla
tarsia, distribuendo lungo il percorso e raccogliendovi in
conclusione opere che aprono squarci parietali su lontane vedute
urbane o marine; “sfondati”, dai quali si affacciano
personaggi ammiccanti; eroi della mitologia pericolosamente in
bilico nei pannelli da soffitto aperti sul cielo dal
Tintoretto, anticipatori delle acrobazie del Barocco. Vedute
immaginarie, “visioni” appunto,
che invitano a
approfondire nella realtà, o meglio nella sua artistica
simulazione, gli spunti proposti da questa mostra. |
©www.zoomedia.it vanna innocenti 14 ottobre 2009
L'allestimento della mostra prevede l'attraversamento degli spazi con
porte-cornici, falsi pavimenti, vuole creare un senso di disorientamento
che insieme allle 150 opere, esempi d'inganni visivi, vuole dare stimoli
olfattivi, tattili, uditivi e gustativi. Un percorso
artistico scientifico è pensato per le famiglie e per i bambini;
ne è curatore Richard
Gregory, neuropsicologo e fondatore del primo centro scientifico interattivo
in Inghilterra. Nell’itinerario si propongono ologrammi e sperimentazioni
in una speciale sala interattiva.
Un ricco programma di iniziative collaterali si terrà lungo
tutto il periodo di apertura della mostra.
©www.zoomedia.it vanna innocenti
14 ottobre 2009 - Conferenza stampa
"Inganni
ad arte. Meraviglie del trompe-l’œil dall’antichità al
contemporaneo" è ideata
da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico
Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
e da Annamaria Giusti, Direttrice della Galleria d'Arte Moderna
di Palazzo Pitti. E' promossa ed organizzata
dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dalla Soprintendenza per il Patrimonio
Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della
città di Firenze e dall’Opificio
delle Pietre Dure di Firenze. Una
seconda tappa espositiva è prevista dal 17 febbraio 2010 al
Musée
du Luxembourg di Parigi. "Inganni ad arte" è posta
sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana,
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero
degli Affari Esteri e del Consolato Americano.