© www.zoomedia.it - vanna innocenti
- 9 giugno 2008
Sala della mostra: "Giovanni da Milano
Capolavori del gotico fra Lombardia e Toscana"
Giovanni da Milano
Capolavori del gotico fra Lombardia e Toscana
10 giugno - 2 novembre 2008 a Firenze, Galleria dell'Accademia
Vedi anche la presentazione nella Galleria degli Uffizi
e Firenze nel Trecento.
La tempesta e la storia
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- vanna innocenti - 9 giugno 2008
"Giovanni da Milano - Capolavori del gotico fra Lombardia e Toscana"
Un particolare della tecnica minuziosa adottata da Giovanni da Milano
La Galleria dell’Accademia
di Firenze rende omaggio al pittore “straniero”,
Giovanni da Milano, protagonista attivo a Firenze e in Toscana
alla metà del
Trecento, negli anni della
peste nera del 1348 che decimò la popolazione di tutta l'Europa.
Giovanni da Milano (Caversaio, Como, documentato a Firenze e a Roma
dal 1346 al 1369) iniziò la
propria attività in Lombardia, allora dominio dei
potenti Visconti, nel clima colto di quella corte dove soggiornarono
fra gli altri: Giotto, (intorno
al 1335) e Francesco Petrarca (1353).
Giovanni da Milano sviluppò una personalissima modalità espressiva
nell'elaborazione della maestria giottesca e delle influenze gotiche
di provenienza
transalpina.
Il pittore
nel 1346 è a Firenze, figura fra i maestri stranieri presenti
in città, e vi produce i suoi maggiori capolavori,
fra i quali il polittico per la chiesa di Ognissanti, gli affreschi
della Cappella
Guidalotti-Rinuccini nella chiesa di Santa Croce, la Pietà firmata
e datata 1365 della Galleria dell’Accademia.
La mostra monografica su Giovanni da Milano aspira a
ricostruire
il percorso artistico del maestro, ne presenta circa circa
25 opere e ne fa cononoscere le straordinarie doti
di pittore.
Alcuni dei
polittici dispersi fra diverse collezioni si offrono in
mostra ricomposti per quanto è possibile ed è presente,
l'unico ancora integro, il Polittico del
Museo Civico di
Prato.
La
mostra “gemella” degli Uffizi inoltre
illustra i riflessi dell’attività di Giovanni da
Milano a Firenze, con le influenze e le profonde
differenze, reciprocamente rilevanti fra il pittore lombardo
e i maestri fiorentini del periodo.
Mostra promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
dalla Direzione Regionale per i Beni Culturalie Paesaggistici
della Toscana, dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della città di
Firenze, dalla Galleria dell’Accademia
di Firenze, da Firenze Musei, dall'Opificio delle Pietre Dure, dalla
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico
per le
province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Pavia Sondrio Varese
e dall' Ente Cassa di Risparmio di Firenze. A cura di Daniela
Parenti e la direzione e il coordinamento di Franca Falletti,
direttrice della Galleria dell'Accademia.
Apertura dal martedì alla domenica, ore 8,15 - 18,50.
Chiuso il lunedì
Dal 1 luglio al 30 settembre ogni martedì e mercoledì apertura
prolungata del museo e della mostra fino alle 22.00;
il giovedì apertura straordinaria della mostra dalle 19.00 alle
22.00 con ingresso gratuito. La biglietteria chiude alle 18.05