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innocenti - 7 giugno 2010
"Virtù d'amore.
Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino." Nell'immagine, sulla destra
un passaggio da una proiezione elaborata
dalle storie rappresentate nelle tavole dei ricchi arredi domestici del Rinascimento.
Una
panoramica
che amplia
il
punto
di
vista sulla vita coniugale di allora, sui ruoli nella coppia, sul ruolo femminile,
sulla condotta, anche in amore, raccomandati
come virtù e stimolati con esempi e con atteggiamenti tratti da esempi
biblici, storici e letterari (da autori anche “moderni” come Petrarca
e
Boccaccio). Le tavole, veri e propri capolavori, erano
parti di ricchi
manufatti
d'arredo per l'uso e la rappresentanza: cassoni, forzieri, spalliere e
deschi da parto. Gli esemplari provengono oggi
da numerosi musei fiorentini, italiani ed internazionali ma anche da collezioni
private come le rare tavole (dipinte, intagliate e intarsiate) provenienti da
forzieri
del
'400
visibili nella sezione "Pittura
domestica" della mostra allestita
nel Museo
Horne.
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innocenti - 7 giugno 2010
"Virtù d'amore.
Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino." Allestimento nella
Galleria dell'Accademia. Il percorso è organizzato
in quattro
sezioni: "La memoria dell'evento", "I
ruoli della
coppia", "Virtù e seduzione" e "L'orgoglio della casata" e
conta una quarantina di opere su tavola di fiorentina fattura quattrocentesca.
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innocenti - 7 giugno 2010
"Virtù d'amore.
Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino." Nell'immagine, un particolare
dalle "Storie di Lucrezia e di Virginia Romana del 1500 circa di Alessandro
di
Mariano Filipepi detto Botticelli (Firenze 1445-1510). Nella "metà degli
anni '70 del Quattrocento Sandro Botticelli e Filippino Lippi rivoluzionarono
i dipinti narrativi d'ambito domestico"; il cambiamento è osservabile nelle "tavole
a sviluppo orizzontale che adornavano le camere da letto toscane del xv secolo";
il nuovo genere vedeva i lavori su tavola incastonati nelle spalliere, termine
che descrive i pannelli lignei che rivestivano la parete sopra al cassone. I
rivestimenti potevano essere lignei, in stoffa e in cuoio e ricoprivano le pareti
fino ad altezza della spalla.
La mostra, ideata da
Elisabetta Nardinocchi, Claudio Paolini e Ludovica Sebregondi, è stata
curata dagli stessi con Franca Falletti e Daniela Parenti ed è promossa
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e
per il Polo Museale della città di Firenze
con la Galleria dell’Accademia, Firenze Musei e l’Ente Cassa
di Risparmio di Firenze. Orario esposizioni: alla Galleria dell’Accademia
in Via Ricasoli 58-60, apertura dal Martedì alla Domenica ore
8.15 - 18.50; Chiuso il lunedì. Dal 1 luglio al 30 settembre ogni
giovedì apertura della mostra dalle
19.00 alle 22.00 con ingresso gratuito
Apertura al Museo Horne, in Via de’Benci 6, dal Lunedì al Sabato
ore 9.00 fino alle 13.00. Chiuso Domenica e festivi.
Un percorso culturale cittadino è stato organizzato in occasione di "Virtù d'amore.
Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino." con i musei Accademia, Horne,
Bardini,
Bargello, Davanzati e Stibbert;
Un itinerario nei luoghi dove maggiormente si conservano le testimonianze più
cospicue
e significative di
questo
periodo storico descritto dalla presenza di tanti elementi di arredo
originali e, spesso, dall'ambientazione dell'epoca.
Mostre
concluse alla
Galleria dell'Accademia:
- Robert Mapplethorpe. La
perfezione nella forma
- Le forme del
corpo - Relazioni ideali nello spazio
Incontri
di studio e complemento della mostra "Robert Mapplethorpe"
- Giovanni da Milano -
Capolavori del gotico fra Lombardia e Toscana
- Meraviglie sonore - Strumenti
musicali del Barocco Italiano
- Lorenzo Monaco (Firenze
c. 1370 – c.1425)
- Dalla tradizione giottesca al Rinascimento