Donatello e una "casa" del Rinascimento
Capolavori dal Jacquemart Andrè"
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Donatello, Martirio di san Sebastiano, 1445-1450, placchetta
in mostra
fino al 24 luglio 2007 nel palazzo Medici Riccardi con
"Donatello e una casa del Rinascimento" - Firenze
La mostra allestita in Palazzo
Medici Riccardi, via Cavour 1, “Donatello
e una "casa" del
Rinascimento - Capolavori dal Jacquemart Andrè" da
avvio al Genio Fiorentino 2007 e rimarrà aperta fino al 24 luglio.
Il percorso della mostra, curato da Cristina
Giannini (il suo contributo) e Nicolas Sainte Fare Garnot, offre un
selezionato numero di opere d'arte provenienti
dal
museo Jacquemart - André di Parigi; il museo parigino che trova
la sua origine nella collezione
accresciuta
nel XIX secolo e conservata nella propria dimora dai coniugi Èdouard
André e Nélie Jacquemart, appassionati di arte. La collezione
italiana del museo e soprattutto della scultura del Rinascimento italiano
si deve in particolare a Nélie Jacquemart.
Breve descrizione dell' esposizione,
Il percorso espositivo si apre con l'autoritratto di Nelie
Andrè, pittrice
e collezionista che, dopo la morte del marito Edouard, continuò a
raccogliere opere d’arte italiana e, alla sua morte, donò la
propria residenza con le collezioni e gli arredi all'Institut de France;
La prima sala ospita inoltre, pannelli in italiano e in inglese che illustrano
la storia dei mecenati e delle loro raccolte, la composizione del loro
museo e un'opera “simbolo” della loro passione per l’arte
toscana del Rinascimento, il San Paolo di Jacopo Sansovino.
L'itinerario presenta poi un nucleo di capolavori fiorentini
conservati al Jacquemart-Andrè, che non erano più rientrati
a Firenze: la placchetta con il Martirio di San Sebastiano di Donatello,
due pannelli di cassoni eseguiti nella Bottega del Verrocchio e un
nucleo di placchette in bronzo eseguite nel gusto di Donatello
dai più importanti bronzisti di quel periodo.
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Pietro Bembo (1470-1547 fu nominato cardinale nel 1538) in mozzetta,
metà del
XVI
secolo,
medaglia
attribuita
da
alcuni
a
Benvenuto Cellini.
In
mostra è collocata in prossimità di una parete riflettente,
così da leggere la
raffigurazione
del
verso
della
medaglia:
La fonte Ippocrene, sul monte Elicona che sgorga sotto gli zoccoli
di Pegaso.
Si prosegue in
una saletta con la "galleria di ritratti" in bronzo, con medaglie
di Pisanello, di Matteo de' Pasti, di Bertoldo.
L'ultima sala
presenta i bronzi raccolti dagli Andrè:
le statuette riprodotte sullo stile del Giambologna, del Pollaiolo, di
Michelangelo e oggetti d'uso
quotidiano
come i mortai, i cofanetti, le lampade ad
olio,
i reggicandela, le campanelle
e i calamai.
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Ritratto di Michelangelo, particolare in ombra del volto con della testa
inclinata, del busto di Daniele da Volterra (Volterra 1509-Roma 1566) "Lamico
di Michelangelo"
bronzo; lacca nera, fusione a cera persa.
Eventi in Palazzo Medici
Riccardi
- Donatello e una casa del Rinascimento
- Il suo contributo di Cristina Giannini