a Palazzo Pitti
Jacopo Ligozzi"
pittore universalissimo" (Verona 1549 c. - Firenze 1627)
Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze 27 maggio - 28 settembre 2014"
Una
sezione di immagini in
Flichr sulle mostre in Palazzo Pitti
Nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze è aperta la mostra
monografica dedicata a Jacopo Ligozzi. Nell'immagine si vedono alcune sue
opere d'arte naturalistiche (Agave Americana, Pancratium Maritimum, Atropa
Mandragora e Tulipa Gesneriana) del
selezionato gruppo
esposto nella Sala Bianca di Palazzo Pitti; un
numero maggiore di disegni botanici del poliedrico
Jacopo Ligozzi " pittore universalissimo" è visitabile
nella sezione
della mostra allestita nella Sala Detti del Gabinetto
Disegni e Stampe degli Uffizi. Jacopo Ligozzi " pittore
universalissimo" è la quinta esposizione del programma
d'iniziative Firenze 2014. Un anno ad Arte.
"Un artista del Rinascimento maturo che merita la qualifica di “universale”,
o che almeno ha fatto di tutto per meritarla, è Jacopo Ligozzi, al
quale vien finalmente dedicata una mostra monografica che ne presenta – oltre
alle splendide e icastiche tavole naturalistiche, per le quali è maggiormente
noto – l’attività di pittore, di illustratore e di fornitore
di modelli per arti decorative" (Cristina Acidini, presentazione
al catalogo della mostra. Edizioni Sillabe).
Nato a Verona
nel 1549 circa e discendente da una famiglia di ricamatori d'origine milanese,
figlio del pittore Giovanni Ermanno, Ligozzi svolse una
iniziale attività a Trento, Verona e Venezia, spostandosi poi a Firenze
dove nel 1575 è documentata la sua presenza presso la corte granducale
di Francesco I e dove rimase stabilmente fino alla morte, nel 1627, impiantandovi
una solida bottega.
Alle indagini ed agli studi precedenti, nei più specifici
settori della sua vita artistica si aggiungono oggi
risultati di nuove ricerche condotte e una serie di referti
documentari che consentono di ricostruire approfonditamente la vita di
Jacopo; grazie poi alla presenza nelle
collezioni di
Palazzo Pitti e nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, del nucleo maggiore
di sue opere si è arrivati alla necessità di
illustrare per la prima volta in modo organico l’arco
di attività del pittore, mettendo in evidenza i diversi ambiti nei quali
si trovò ad operare e la sua poliedrica e versatile fisionomia all’interno
del panorama fiorentino. L'annotazione autografa, dell'immagine subito sopra,
è
ripresa dal registro dell'Accademia del Disegno delle Belle Arti del 1594. Ligozzi,
nuovo Provveditore
del'Accademia,
ne registra ufficialmente le consegne. Il documeto con l'annotazione è stato
prestato
alla
mostra
dall'Archivio di Stato" di Firenze.
L'esposizione offre un gruppo di un centinaio di opere, anche con importanti
prestiti internazionali: dal Metropolitan Museum di New York, dal British
Museum
di Londra, dall'Albertina
di Vienna oltre che dal Musée du Louvre.
Il percorso è organizzato
in più sezioni tematiche. Nella prima sezione Jacopo è attivo
presso la corte medicea, dove fu
apprezzato come disegnatore di naturalia, attraverso
la raffinata
produzione di
disegni acquerellati o lumeggiati in oro, illustrati in mostra da una
scelta di fogli provenienti dal nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe
degli Uffizi.
Ebbe poi successo anche come ritrattista: in mostra in particolare
il bel ritratto femminile di Virginia de' Medici oggi agli Uffizi e lo splendido
Ritratto di Margherita Gonzaga del Museo Nacional di Lisbona. L'artista fu anche
sapiente regista di insiemi decorativi come nel caso delle pitture, oggi perdute,
che ornavano lo zoccolo e le finestre della Tribuna degli Uffizi, ordinategli
da Francesco I nel 1584, e di quelli, perduti anch’essi, della grotta di
Teti nella villa di Pratolino.
Jacopo fu anche pittore
di storia: in occasione dell’allestimento dei grandi dipinti su lavagna
sulle pareti del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, per gli apparati
in occasione delle nozze di Ferdinando I e Cristina di Lorena documentati in
mostra dallo studio preparatorio conservato oggi al British Museum di Londra.
Ligozzi si distinse infine come sapiente e delicatissimo
progettista di abiti e ricami per tessuti, nonché di manufatti in pietre
dure: lo testimoniano in mostra i disegni per ricami, i piani in
commesso marmoreo eseguiti su suo disegno dall’Opificio mediceo.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema delle ‘allegorie
morali’ che Jacopo affrontò in molte occasioni, e che costituiscono
uno dei punti di maggiore interesse e di approfondimento della sua produzione;
sarà significativa in tal senso la presenza di opere quali l’Allegoria
della Redenzione di Madrid, l’Allegoria dell’Amore che
difende la
Virtù contro l’Ignoranza e il Pregiudizio commissionata probabilmente
da Francesco I (collezione Baroni, Londra), o ancora l’Avarizia (Metropolitan
Museum, New York). L'artista, profondamente religioso, dedicò inoltre
grande attenzione ai temi della 'Vanitas'(caducità della vita
del mondo)
raffigurando soggetti di straordinaria originalità e impatto emotivo:
impressionanti i due ritratti di ignari giovani (collezione privata) che raffigurano
sul verso due orride nature morte con i loro crani in decomposizione.
La seconda sezione della mostra prende in esame la produzione
religiosa, alla quale il pittore si dedicò fin dagli anni del servizio
presso la corte medicea e che intensificò sempre più, dopo
la sua caduta in disgrazia, negli anni Novanta. Le grandi pale d’altare
eseguite per chiese fiorentine, dalla SS. Annunziata, a Santa Maria Novella,
Ognissanti
e Santa Croce, nonché per le chiese dell’Aretino, per Lucca
e San Gimignano, testimoniano la sua originale adesione alle istanze di pittura
devota e riformata che improntavano la cultura figurativa fiorentina tra
la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo: in mostra il San Girolamo
sorretto dall’angelo proveniente dalla chiesa di San Giovannino degli Scolopi,
il Martirio dei Quattro Santi Coronati di Ravenna, il San Giacinto
in adorazione della Vergine col Bambino da Palazzo Mansi (Lucca).
Nell'immagine un momento dell'anteprima della
mostra Jacopo Ligozzi "pittore universalissimo" nella
Sala delle Statue di Palazzo Pitti. L'iniziativaè promossa
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della
Toscana, dalla
Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e
per il Polo Museale della città di Firenze, dalla Galleria Palatina
- Palazzo Pitti, Firenze, dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi,
Firenze Musei, da Ente Cassa di Risparmio di Firenze. È stata
curata da Alessandro Cecchi,Direttore della Galleria Palatina di Palazzo
Pitti, da Lucilla Conigliello e da Marzia Faietti con
la collaborazione di Anna Bisceglia, Maria Elena De Luca e Giorgio Marini
"Jacopo
Ligozzi" pittore universalissimo" (Verona 1549 c. - Firenze 1627)'
è visitabile
dal Martedì alla Domenica
dalle ore 8.15 alle 18.50; la biglietteria chiude alle 18.05. Chiuso il
lunedì.
Zoomedia.it
Altre informazioni su eventi e mostre a palazzo Pitti e nel giardino di Boboli:
- indice
- Jacopo
Ligozzi" pittore universalissimo" (Verona 1549 c. - Firenze
1627)
- Una volta nella vita.Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze
- Lusso ed eleganza. La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori (1800-1830)
- "Giappone Terra
d'incanti"
- presentazioni
- nella
sala Bianca: "Restituzioni
2011. Tesori d'arte ritrovati" - Caravaggio - L'arma
per l'Arte - Archivi
della Moda del '900
- nella
Galleria d'Arte Moderna: Luci
sul '900. Il centenario della Galleria
Arte Moderna d Palazzo Pitti 1914-2014 - "Da
Boldini a De Pisis. Firenze accoglie
i capolavori di Ferrara" - "Dagli
splendori di corte al lusso borghese. L’Opificio delle Pietre
Dure nell’Italia unita" - "Dalle
icone a Malevich" - "Ruggito" - "L’altra
faccia dell’anima. Ritratti di Giovanni Fattori" - "Musica
in scena" - "Arte
e manifattura di corte a Firenze"
- nella Galleria
Palatina: "La
Bella" di Tiziano restaurata.
- nella Galleria del Costume: Il catalogo della
mostra: "Omaggio al Maestro Piero Tosi. L’arte dei costumi di scena
dalla Donazione Tirelli - "Arazzi
d'autore"
- nel Museo degli Argenti: "Vinum
Nostrum" - "Pregio
e bellezza.Cammei e intagli dei Medici" - "Memorie
dell'Antico nell'arte del Novecento" - "I
Medici e le scienze"
- eventi nel Giardino
di Boboli:
(eventi
a Boboli della sezione giardini) -
"Prospettive
vegetali" nel giardino di Boboli - Da
Petra a Shawbak. Archeologia di una frontiera - Il
giardino antico da Babilonia a Roma
Archivio 2007 e
mostre passate - La
Meridiana di Palazzo Pitti