Eventi
nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti
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"La Bella" di
Tiziano restaurata
"quella donna che ha la veste azzurra", "La Bella",
è il ritratto di una giovane ornata di gioie e dall'abito
principesco azzurro, uno
dei dipinti più conosciuti realizzati da Tiziano Vecellio.
Il dipinto restaurato nei Laboratori
della Fortezza dell'Opificio
delle Pietre Dure è ora in mostra alla Galleria
Palatina fino
al 10 luglio 2011.
Tracce storiche de 'La Bella'.
L'opera in origine "si trovava nel Ducato
di Urbino. Fu acquistata intorno al 1536-38 dal Duca Francesco Maria
I
Della Rovere;
nel 1624
risultava inventariata nel Palazzo di Casteldurante tra i dipinti ducali
e, morto Francesco Maria II Della Rovere, ultimo della nobile casata,
nel 1631 fu trasferita a Firenze insieme a tutta l'eredità della
figlia Vittoria, promessa sposa di Ferdinando II de' Medici.
'La Bella'
passò nel 1694 in eredità al cardinale Francesco Maria
e, dopo la sua morte nel 1711, al Granduca Cosimo III. Registrata
a Palazzo Pitti nel corso del Settecento, fu inserita nella Galleria
Palatina sin dagli albori della sua formazione, alla fine del XVIII
secolo.
Le razzie dell'esercito di Napoleone la condussero a Parigi
insieme ad altri 61 capolavori di Palazzo Pitti. Là nel 1804
fu sottoposta a un intervento di foderatura. E già in quell'occasione
la superficie pittorica dovette essere pulita e poi pesantemente
integrata con ridipinture, nonché ricoperta da uno spesso
strato di vernice per uniformarne l'apparenza."
Il quadro, "tra i più pastosi e vibranti" di Tiziano,
esempio di "equilibrio
virtuosistico tra la personalità e
la persona, tra la luce dell'intelletto e la sostanza della carne",
con l'attuale intervento diagnostico e di restauro ha potuto ritrovare
i colori originali di Tiziano, sottostanti, quasi integri, ai successivi
e pesanti
strati
aggiunti nel tempo.
Nelle immagini del dipinto, a sinistra dall'alto, si può osservare
la nuova brillantezza del colore: degli azzurri,
delle sfumature dell'abito, delle ombre del volto, dei ritrovati particolari
e delle differenze tra zone in fase del restauro. |
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©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 11 aprile 2011
Nell'immagine, "La Bella", nell'allestimento della mostra
artistico documentaria organizzata in
occasione del suo rientro nella Galleria Palatina, dopo quasi tre anni di
studi e restauri. Si tratta di una esposizione dedicata al
dipinto
e ai temi di approfondimento ad esso collegati. E' stata curata
da Fausta Navarro ed allestita da Mauro Linari.
La mostra offre il confronto diretto
de 'La Bella' con il dipinto 'Donna con la pelliccia',
del Tiziano (a sinistra nell'immagine), eccezionalmente concesso dal Kunsthistorisches
Museum di Vienna. Le due opere hanno tra loro forti legami: il volto è della
stessa modella e sono stati recentemente
evidenziati, tramite radiografia,
strati di pittura sottostanti che fanno intravedere l'immagine della Bella.
A destra, si vedono le tracce evidenziate graficamente nell'immagine
radiografica della "Donna con la pelliccia".
Nelle immagini, da destra, il
Ritratto di Francesco Maria I Della Rovere (Galleria degli Uffizi)
dipinto da Tiziano Vecellio negli stessi anni della Bella e ora in
mostra nella Palatina. A
sinistra, il disegno preparatorio a penna ed inchiostro marrone scuro, proveniente
dal
GDSU, uno dei primi progetti realizzati da Tiziano per il dipinto di Della
Rovere. Descritta
con corsetto alla tedesca, si può identificare
l'armatura di questo disegno con quella che fu reclamata
indietro da Francesco Maria, in una lettera del 17 luglio 1536, a
Tiziano che l'aveva avuta come modello per progettare il suo ritratto.

©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 11 aprile 2011
"La Bella" di Tiziano restaurata. Nel contesto della mostra
anche la tavola che raffigura il Ducato di Urbino inserita nel "Theatrum
orbis terrarum", primo esempio di atlante sistematico,
compilato dal cartografo fiammingo, Abraham Ortelius (Anversa 1528-Venezia
1601) e pubblicato in italiano dal 1608. Nella carta, sulla destra, è inserito
un
cartiglio con
la dedica a Francesco Maria II Della Rovere.

©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 11 aprile 2011
Ma chi è la Bella? Donna vera o donna ideale?
''Molte e varie sono
state le proposte di identificazione da parte della critica antica e moderna,
ma si tende a credere, specie in
area anglo-sassone, che il quadro non sia un vero ritratto, bensì un'immagine
di bellezza femminile idealizzata, già presente in quegli anni dalla
tradizione veneta della raffigurazione delle 'Belle donne', alla quale il
genio di Tiziano seppe conferire una forma espressiva nuova'', così spiega
la Soprintendente Cristina Acidini. Nell'immagine, un particolare dalla pagina,
n° 145 di "Altre donne di Venetia mentre si fanno biondi i capelli" nel
libro primo di Cesare Vecellio, dalla Biblioteca
Nazionale Centrale di Firenze, intitolato "De gli abiti antichi et moderni
di diverse parti del mondo, libri due fatti da Cesare Vecellio e con discorsi
da lui dichiarati", un trattato sui costumi delle donne nei diversi luoghi
e nelle varie epoche.

©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 11 aprile
2011
Dal Museo del Bargello di Firenze,
un campione di damasco azzurro senza rovescio proveniente dai Fondi Carrand
e Franchetti.
Il campione, ottenuto da due pezzi cuciti insieme, è formato da
7200 fili, con un telaio montato a 900 maglioni, caratteristiche che ne
definiscono
la provenienza dai migliori centri di produzione italiana degli anni intorno
al 1500. I disegni riprendono gli elementi della tradizione tessile
quattrocentesca e precedono quella del Cinquecento inoltrato, come quello
indossato
nel dipinto da "La Bella".
©www.zoomedia.it - vanna innocenti - 11 aprile 2011
Nell'immagine, si vede un momento della conferenza stampa in occasione del
ritorno de "La Bella" in Galleria Palatina. Da destra, al tavolo,
il direttore dell'Opificio
delle Pietre Dure di
Firenze, Marco Ciatti, il direttore
della Galleria Palatina e Giardino
di Boboli, Alessandro Cecchi,
la soprintendente
Cristina Acidini, l'esecutrice del restauro, Patrizia Riitano (vedi
"Madonna
del Cardellino e la sua ricollocazione
agli Uffizi). Il restauro ha riguardato la parte pittorica e quella
dei supporti: tela e legno; dopo le indagini scientifiche preliminari, è stata
eseguita la pulitura con alleggerimento della complessa stratificazione
di vernici e
velature non originali ed eliminate una serie di ridipinture. Sono state
eseguite: la revisione del telaio, la stuccatura, la reintegrazione delle
piccole lacune e la verniciatura finale. Il catalogo, con lo stesso titolo
della mostra, nella collana: "Problemi di conservazione e restauro" è edito
da Edifir.

Altre informazioni su eventi e mostre a palazzo Pitti e nel giardino di Boboli:
- indice
- Jacopo
Ligozzi" pittore universalissimo" (Verona 1549 c. - Firenze
1627)
- Una volta nella vita.Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze
- Lusso ed eleganza. La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori (1800-1830)
- "Giappone Terra
d'incanti"
- presentazioni
- nella
sala Bianca: "Restituzioni
2011. Tesori d'arte ritrovati" - Caravaggio - L'arma
per l'Arte - Archivi
della Moda del '900
- nella
Galleria d'Arte Moderna: Luci
sul '900. Il centenario della Galleria
Arte Moderna d Palazzo Pitti 1914-2014 - "Da
Boldini a De Pisis. Firenze accoglie
i capolavori di Ferrara" - "Dagli
splendori di corte al lusso borghese. L’Opificio delle Pietre
Dure nell’Italia unita" - "Dalle
icone a Malevich" - "Ruggito" - "L’altra
faccia dell’anima. Ritratti di Giovanni Fattori" - "Musica
in scena" - "Arte
e manifattura di corte a Firenze"
- nella Galleria
Palatina: "La
Bella" di Tiziano restaurata.
- nella Galleria del Costume: Il catalogo della
mostra: "Omaggio al Maestro Piero Tosi. L’arte dei costumi di scena
dalla Donazione Tirelli - "Arazzi
d'autore"
- nel Museo degli Argenti: "Vinum
Nostrum" - "Pregio
e bellezza.Cammei e intagli dei Medici" - "Memorie
dell'Antico nell'arte del Novecento" - "I
Medici e le scienze"
- eventi nel Giardino
di Boboli:
(eventi
a Boboli della sezione giardini) -
"Prospettive
vegetali" nel giardino di Boboli - Da
Petra a Shawbak. Archeologia di una frontiera - Il
giardino antico da Babilonia a Roma
Archivio 2007 e
mostre passate - La
Meridiana di Palazzo Pitti