a Palazzo Pitti
"Una volta nella vita.
Tesori
dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze"
Mostra aperta fino al 27 aprile 2014 nella sala Bianca
di Palazzo Pitti
Immagini in
Flichr
Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle
biblioteche di Firenze ha l'obiettivo di richiamare
l’attenzione
dei visitatori su documenti manoscritti, libri e disegni provenienti
da 33 istituzioni culturali fiorentine ed offrire un'occasione per conoscere,
apprezzando da vicino una significativa selezione di 133 esemplari unici.
Nell'immagine si osservano alcune rarità prestate alla mostra dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana: una raccolta di testi cristiani,
manoscritti su foglie legate
di palma, dell'India Meridionale del XVII sec.; un codice cartaceo del
XVI sec. con scritti della Commedia e 56 disegni per la sua illustrazione,
di cui circa la metà commissionati a Giovanni Stradano; il Codex
Florentinus del sec. VI, la più imponente compilazione
giuridica dell'antichità, nota anche come Digesta, Codex Pisanus
e Pandectae;
il Trattato
di architettura,
ingegneria ed arte militare del sec. XV di Francesco di Giorgio Martini,
in precedenza attribuito a Leon Battista Alberti e poi, definitivamente,
a Leonardo da Vinci.
Nelle nicchie dove si espongono pergamene,
documenti e libri, i "Tesori dagli archivi
e dalle biblioteche di Firenze", che raccontano 25 secoli
di storia, vediamo, nella teca dell'immagine, i fogli e i disegni
conservati nell'Archivio Storico del Comune di Firenze; nella
documentazione esposta del VI Centenario della nascita di Dante Alighieri
troviamo anche la documentazione del ritrovamento delle ossa del poeta,
avvenuto il 27 maggio
1865, durante la demolizione delle mura di una parte della cappella, in prossimità
nel suo sepolcro a Ravenna. un po' più in alto è esposta anche una rappresentazione
grafica del Teatro Politeama di Guglielmo Galanti. Così si chiamava
il teatro, inaugurato nel 1862, che dal 1929 fu chiamato Teatro Comunale
Vittorio
Emanuele
II.
Dall'Archivio di Stato di Firenze giungono importanti attestazioni: il "Testamento
di Folco Portinari"
del 15 gennaio 1287; la Legge Criminale o Leopoldina del
30 novembre 1786 con la quale, tra l'altro, si abolì la pena di
morte per la prima volta
in Europa; la pergamena del 1465 della concessione
del re di Francia, Luigi XI, a Piero de' Medici di inserire i gigli di
Francia
nello stemma mediceo; il Libro di Montaperti. Nell'immagine
subito sopra si riconosce
il "Diploma dell'imperatore Carlo V ad Alessandro de' Medici"
che sancì il ritorno dei Medici al termine dell'assedio a
Firenze del 26 ottobre 1530, Ancora dall'Archivio di Stato, si può leggere
l'atto notarile del 15 aprile 1452 dove fu registrata la "Nascita
di Leonardo" (immagine
subito sotto).
Dall'Archivio di Casa Buonarroti di Firenze viene prestato il foglio con
gli "schizzi
di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione" di Michelangelo.
Fogli come questo, che facevano
parte dei quaderni
di appunti del Buonarroti si riferiscono a varie sue fabbriche, ne sono conservati
in gran numero nell’archivio della sua Casa. Si scopre così che
Michelangelo mentre esaminava i marmi nelle cave, tracciava rapidi schizzi
con indicazioni
e misure precise ad uso degli scalpellini, con tutti gli elementi chiarificatori
su quali blocchi gli necessitassero per le sue opere.
Un percorso mostra temporale pieno di richiami e curiosità nei documenti
e tra uno spazio e l'altro ma ordinato: ogni spazio raccoglie i prestiti
e le descrizioni del
singolo archivio. Nell'immagine, con la Soprintendente Cristina
Acidini in primo piano, siamo immersi nello
spazio dedicato ai documenti dell'Archivio dell'Opera di Santa
Croce: la Lettera del Vasari,
il Verbale
della traslazione delle spoglie di Galileo Galilei, del 12 marzo 1736,
il disegno di Pio Fedi che descrive il Monumento sepolcrale di Giovan
Battista Niccolini. L' ideazione
e la
cura dell'iniziativa è dello storico
Marco Ferri, autore anche del catalogo edito da Sillabe. L'iniziativa è
sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
ed è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e del Turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della
Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico
ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze,
la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze Musei e l’Ente Cassa
di Risparmio di Firenze in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica
della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il settore Biblioteche,
Archivi, Istituti Culturali della Regione Toscana.
"Una volta nella
vita. Tesori
dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze"' dal
1° di
aprile 2014 accoglie in mostra anche l'atteso “Codice
Rustici” proveniente
dalla Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Firenze.
Il "Codice"
manoscritto del XV secolo ricco di disegni acquerellati e descrizioni,
fu realizzato tra il 1448 e il 1453 da Marco di Bartolomeo Rustici. Del
Codice ne sarà pubblicata
una nuova edizione critica in fac-simile per farne dono a Papa
Francesco I, in occasione della sua venuta a
Firenze nel
novembre 2015 per il Convegno
Ecclesiale Nazionale.
"Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze"' è visitabile
dal Martedì alla Domenica
dalle ore 8.15 alle 18.50; la biglietteria chiude alle 18.05. Chiuso il
lunedì.