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Firenze

Presentazioni all'Istituto degli Innocenti - Firenze

"4 Novembre 1966. L'alluvione a Firenze"

Gli intervenuti alla  presentazione di "4 Novembre 1966. L'alluvione a Firenze"
©www.zoomedia.it vanna innocenti 2 novembre 2006 - Salone Brunelleschi dell'Istituto degli Innocenti, Firenze, durante la presentazione di "4 Novembre 1966. L'alluvione a Firenze"

"4 Novembre 1966. L'alluvione a Firenze".
Un volume sui tragici eventi dell'alluvione di 40 anni fa che colpì Firenze. Con questo volume l'Istituto degli Innocenti partecipa alle iniziative che la città di Firenze dedica all'anniversario di quel terribile evento per conservare la memoria della distruzione che toccò anche lo storico Spedale dei fanciulli e per ricordare il generoso aiuto che tutto il mondo seppe offrire per tornare alla normalità.

"4 Novembre 1966. L'alluvione di Firenze", è un libro che testimonia quei tragici momenti, è un omaggio ai fiorentini e a tutti coloro, dalle autorità agli "angeli del fango", che col loro impegno contribuirono a risollevare Firenze, ridonandole la sua antica bellezza.
All'incontro di presentazione sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, la presidente dell'Istituto degli Innocenti,
Alessandra Maggi e Antonietta Risolo, editore (ed. Ibiskos).
Gli autori sono i giornalisti Silvia Messeri e Sandro Pintus.
Il libro contiene una cronaca fotografica con 90 immagini originali, alcune delle quali inedite. Il 4 novembre ed i giorni che seguirono vennero "fermati" da fotogiornalisti degli anni '60 (New Press Photo, Red Giorgetti e Torrini Fotogiornalismo) che lavoravano per i maggiori quotidiani e agenzie (Ansa, La Nazione, Paese Sera, L'Unità).
Le immagini sono accompagnate da testimonianze eccellenti di persone
che intervennero per salvare Firenze dalla distruzione e portarono la
solidarietà internazionale. Tra queste il senatore USA, Ted Kennedy,
Umberto Baldini, all'epoca direttore del gabinetto Restauri della Soprintendenza, Annamaria Petrioli Tofani (già direttrice degli Uffizi), i coniugi Susanne e Helmut Kortan (Accademia di Belle Arti di Vienna), Alfio Del Serra (restauratore della Venere del Botticelli e altre opere di Leonardo, Giotto e così via) e tutti i ragazzi che, innamorati di Firenze e della sua arte, accorsero da ogni angolo del mondo per strappare, in una corsa contro il tempo, le opere d'arte alla rovina totale.
Il volume è introdutto da note dell'onorevole Enrico Ferri e del Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini con una prefazione dello storico Enrico Nistri.
Il libro riporta ciò che nessuno potrà mai dimenticare. Alle ore 5,30
di quel giorno l'Arno, gonfio di acqua scura e fangosa, tracimò dalle spallette invadendo strade, vicoli, cortili, case, botteghe artigiane, negozi, cantine, uffici, musei, chiese, biblioteche. Il livello, in certe zone, toccò gli 11 metri. Mischiandosi a detriti e nafta, il fiume inondò la città e travolse quel che trovava sul proprio cammino. Conseguenze e danni enormi sia per la popolazione che per il patrimonio artistico ed architettonico.
Lungo tutto il corso dell'Arno le campagne circostanti restarono allagate per giorni ed i comuni minori isolati e gravemente danneggiati. Grazie all'aiuto di volontari arrivati da tutta Italia e dall'estero, le opere d'arte furono in molti casi salvate e recuperate e Firenze tornò alla normalità in un lasso di tempo relativamente breve, viste le circostanze. Fu qualcosa di epocale. Il tragico
evento divenne rara occasione d'incontro e scambio fra esperti e specialisti, che fecero di Firenze un centro mondiale del restauro.
Fu probabilmente il primo caso di globalizzazione in cui Arte e Storia furono visti come patrimonio dell'Umanità, superando confini e Nazioni.

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Pagina pubblicata il 3-11-2006 - Aggiornato il 01-Mar-2017