a Palazzo Pitti
Carlo Dolci. 1616
- 1687
Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze fino al 15 novembre 2015
7 ottobre 2015 un incontro di lavoro su "La
tecnica pittorica di Carlo Dolci"

Particolare del dipinto: Pazienza del 1677 di Carlo Dolci (Firenze,
1616-1687) Olio su tela ovale prestito alla mostra allestita nella Galleria Palatina
di Palazzo Pitti dal Trinity Fine Art di Londra.
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Carlo Dolci Ritratto di Stefano della Bella (1631),
olio
su tela della collezione della Galleria Palatina di
Palazzo Pitti

Pazienza del
1677, data e sigla di Carlo Dolci.
Opera in
prestito alla mostra dal Trinity Fine Art
di Londra |
Si tratta della prima mostra monografica su Carlo Dolci,
il pittore fiorentino molto amato dalla famiglia Medici che gli commissionò una
grandissima quantità di opere d'arte, molte delle quali, sono
ancora presenti nella collezione della Galleria Palatina.
La gran quantità di studi e le numerose indagini che hanno dato fondamento
alla mostra sono state stimolate nel tempo in seguito alla mostra antologica
sull’arte
del Seicento nel capoluogo toscano che fu curata da Mina Gregori e da
Piero Bigongiari e che fu allestita
nel 1986 nelle sale di Palazzo Strozzi.
Fu quella, un'iniziativa “storica” dedicata alla pittura fiorentina
nell'età barocca,
un argomento allora "oscuro e trascurato da parte della critica dell'arte
italiana". Gli studi e le indagine che ne sono seguiti, rivolti ad artisti
fiorentini operanti in quel secolo, hanno fatto si che oggi siano state pubblicate
numerose monografie e realizzate esposizioni rivolte ai singoli maestri, tra
le quali si ricorda quella dedicata a Francesco Furini (2007-2008).
Carlo Dolci fu indiscusso protagonista di quel periodo, artista osannato
dai critici e dai biografi del suo tempo per le realizzazioni di opere
d'arte uniche nel loro genere, eseguite con impeccabile diligenza e
con un rigore descrittivo che alcuni definiscono “iperrealista”.
Il Dolci si distinse per l'alta qualità di l’esecuzione
di dipinti e di definizione delle figure, "spesso raccolte in
pose
estatiche e quasi baciate da un’avvolgente luce lunare che rende gli
incarnati simili
alla più pura porcellana".
Uno stile attraente reso anche tramite una cura quasi maniacale dei
dettagli: le stoffe soffici e quasi palpabili delle vesti, gli splendidi
e dettagliati gioielli che, le parole del suo biografo Filippo Baldinucci,
così descrive “imitati in modo sì stupendo
(e vero), che, per molto che si toccasse e ritoccasse la tela per assicurarsi
che essi fosser dipinti l’occhio ne rimaneva in dubbio”.
Per questa iniziativa in omaggio a questo grande maestro vengono esposte
quasi cento opere, dipinti e disegni, scelte perchè esprimono
la qualità e l'alto livello raggiunto dall’artista nelle sue creazioni.
Completano il percorso
anche dipinti e sculture di altri artisti fiorentini del suo tempo o di poco
precedenti e un piccolo ma interessante nucleo di pitture riferibili ai suoi
allievi che tramandarono il linguaggio stilistico di Dolci fino al Settecento. |
L'esposizione, dedicata a Mina Gregori, oltre alle
importanti opere conservate nei più importanti musei di Firenze, offre
prestiti di collezioni pubbliche e private come il British Museum a Londra,
il
Musée du Louvre
a Parigi, gli Staatliche Museen a Berlino, il Nationalmuseum a Stoccolma, il
Cleveland Museum
of Art a Cleveland, l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, il Fitzwilliam
Museum a Cambridge, l’Ashmolean Museum a Oxford, la Burghley House a Stamford,
il
Musée des Beaux-Arts a Brest, la Collezione Thyssen Bornemisza a Madrid
e la Royal Collection inglese che, per l’occasione, ha prestato
la Salomè con la testa del Battista, mai esposta in Italia.
Per la
mostra sono stati realizzati
33 restauri, tra completi e revisioni, di
dipinti del Dolci provenienti dal territorio fiorentino,
della Galleria Palatina e da altri musei del capoluogo toscano. L’Opificio
delle Pietre Dure ha curato inoltre il restauro e le approfondite
indagini tecniche sul Sogno di San Giovannino
Ritratto di Giovanni Jacopucci, 1674, di Carlo
Dolci (Firenze, 1616-1687), matita nera, rossa e azzurra su carta bianca,
proveniente dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.

Vaso di fiori e bacile del 1662 di Carlo Dolci
(Firenze, 1616-1687). Olio su tela proveniente
dalla Galleria degli Uffizi.

Allestimento delle grandi tavole dipinte nella Sala Bianca
di Palazzo Pitti durante la mostra: Carlo
Dolci (Firenze, 1616-1687)

Nell'immagine, nella Sala delle Statue di Palazzo Pitti, si vede
un momento della conferenza di presentazione di Carlo Dolci. 1616-1687.
A presentarla,
da destra nella foto, Anna Bisceglia, Matteo Ceriana, AngeloTartuferi e
Sandro Bellesi. La mostra è stata dedicata
a Mina Gregori così come il catalogo edito da Sillabe che accoglie anche un
gran numero di scritti
di
studiosi esperti della pittura fiorentina del Seicento. Hanno curato la mostra
Sandro Bellesi e Anna Bisceglia. L'iniziativa è stata
promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del
Turismo con il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali
e del Turismo della Toscana, la Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale
della città di Firenze, la Galleria
Palatina, gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti e Firenze Musei.
Un approfondimento sulla unicità e sulla conoscenza
della particolarissima
tecnica pittorica di Dolci, risultata dagli studi e dalle ricerche durante i
restauri, si terrà il 7 ottobre al Teatro del Rondò di
Bacco di Palazzo Pitti nell'incontro di lavoro: "La
tecnica pittorica di Carlo Dolci".
Altre informazioni su eventi e mostre a palazzo Pitti e nel giardino di Boboli:
- indice
- Firenze Capitale 1865
- 2015. I doni e le collezioni del Re
- Carlo
Dolci 1616-1687
- Jacopo
Ligozzi" pittore universalissimo" (Verona 1549 c. - Firenze
1627)
- Una
volta nella vita.Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze - "Giappone Terra
d'incanti"
- Lusso ed eleganza. La porcellana francese a Palazzo Pitti e la manifattura Ginori (1800-1830)
- presentazioni
- nella
Sala Bianca: "Restituzioni
2011. Tesori d'arte ritrovati" - Caravaggio - L'arma
per l'Arte - Archivi
della Moda del '900
- nella
Galleria d'Arte Moderna: Luci
sul '900. Il centenario della Galleria
Arte Moderna d Palazzo Pitti 1914-2014 - "Da
Boldini a De Pisis. Firenze accoglie
i capolavori di Ferrara" - "Dagli
splendori di corte al lusso borghese. L’Opificio delle Pietre
Dure nell’Italia unita" - "Dalle
icone a Malevich" - "Ruggito" - "L’altra
faccia dell’anima. Ritratti di Giovanni Fattori" - "Musica
in scena" - "Arte
e manifattura di corte a Firenze"
- nella Galleria
Palatina: "La
Bella" di Tiziano restaurata.
- nella Galleria del Costume: Il catalogo della
mostra: "Omaggio al Maestro Piero Tosi. L’arte dei costumi di scena
dalla Donazione Tirelli - "Arazzi
d'autore"
- nel Museo degli Argenti: "Lapislazzuli.
Magia del Blu " - "Vinum
Nostrum" - "Pregio
e bellezza.Cammei e intagli dei Medici" - "Memorie
dell'Antico nell'arte del Novecento" - "I
Medici e le scienze"
- eventi nel Giardino
di Boboli:
(eventi
a Boboli della sezione giardini) -
"Prospettive
vegetali" nel giardino di Boboli - Da
Petra a Shawbak. Archeologia di una frontiera - Il
giardino antico da Babilonia a Roma
Archivio 2007 e
mostre passate - La
Meridiana di Palazzo Pitti